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17/08/2022 20:00:00

Tavolini selvaggi a Trapani, botta e risposta tra un cittadino e gli assessori Patti e D'Alì 

E' polemica a Trapani sull'utilizzo del suolo pubblico del centro storico che fanno bar, ristoranti e pub. Un nostro lettore, Leo, che vive in centro città, ritiene che l'uso dei tavolini in strada venga fatto in modo selvaggio e si chiede se tutto ciò avvenga con le giuste autorizzazioni e con il pagamento delle dovute tasse per usufruire di spazi pubblici per le attività commerciali. Al lettore replicano gli assessori  del Comune di Trapani Andreana Patti e Rosalia d'Alì. 

"Da mesi a Trapani assistiamo ad un espandersi senza criterio dei tavolini dei vari pub e bar che oramai hanno sostituito i negozi e gli artigiani del centro storico - scrive il lettore -. Basta dare uno sguardo a piazza Locatelli, alla Via Torrearsa, alla piazza Garibaldi, o alla Via Ammiraglio Staiti. Le migliaia di metri quadrati di suolo pubblico che sono utilizzati, dovrebbero portare un grande introito di TOSAP alle casse del Comune di Trapani, ma qualche dubbio esiste.  Ci sono alcuni locali che hanno totalmente invaso piazze e strade. Sono autorizzate? Hanno il parere della Soprintendenza visto che le panche di legno sono proprio sotto alcuni monumenti? La campagna elettorale regionale fa si che ad oggi nessun controllo e nessuna infrazione è stata elevata".

"A meno che questi locali sono tutti autorizzati ed allora il trasformare tutto il centro storico in una "bettola all'aria aperta" è un volere dell'amministrazione Tranchida - conclude Leo - che interpreta la cultura ed il vivere dei residenti del centro storico di Trapani, come una cosa che disturba la campagna elettorale regionale per i suoi adepti".

"Leggiamo con stupore la lettera di un residente del centro storico che sembra ‘aver colto’ l’occasione della movida trapanese per spargere congetture di tipo elettorale e ipotizzare disservizi a beneficio di ‘qualcuno’ - replicano gli Assessori Andreana Patti e Rosalia d’Ali’ - . Questo stesso residente, paragona il centro storico di Trapani a una ‘bettola all’aria aperta’ di cui gli amministratori sarebbero i reali protagonisti. Più volte questa Amministrazione si è confrontata con le parti cercando sempre di contemperare gli interessi in gioco assicurando da un lato agli imprenditori azioni per la ripresa post Covid (compresi i maggiori spazi per il distanziamento) e definendo di oltre 300 i posti riservati ai residenti. È di tutta evidenza che le autorizzazioni - senza dubbi con la riscossione della tosap - si rilasciano munite dei pareri stabiliti per legge e applicando una sanzione quando utilizzata in difformità".

"I controlli, compresi quelli riguardanti le emissioni acustiche, verranno intensificati anche sulla scorta di segnalazioni che giungeranno al Comune - continuano i due assessori -. È anche in esame l’ipotesi di inasprire l’ammontare delle sanzioni per le occupazioni illegittime, più propriamente di competenza del consiglio comunale. Non si comprende, ancora, per quale motivo gli esercenti dei bar e pub siano apostrofati come imprenditori di serie B rispetto ad artigiani e ‘negozi’; spesso si tratta di giovani imprenditori che non vorremmo se ne andassero via dalla Sicilia, con il dovere di sostenerli nel rispetto delle leggi e dei regolamenti. Rispediamo - dunque - concludono gli assessori Patti e d'Alì - al mittente le illazioni dello scrivente per il quale, probabilmente, è davvero iniziata la campagna elettorale".

 



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