Linda Licari, consigliere comunale a Marsala, del gruppo Cambiamo Marsala, che si è anche costituito in movimento.
Sì. Coordinatore è Fabio Genna, e ci sono altre persone che ci hanno sostenuto e credono nei portavoce in consiglio comunale.
Lista voluta da Alberto Di Girolamo, come va il sindaco?
Lavora tantissimo, è instancabile. Anche gli assessori non so quante ore al giorno dedicano alla città, non so se questa cosa arriva alla gente.
Secondo lei?
Magari qualcuno spesso si lamenta, sui social o qualche consigliere.
Aldo Rodriquez, dei 5 Stelle ad esempio.
Fa diverse interrogazioni, ha dato molto lavoro agli uffici.
E lei quante interrogazioni ha fatto? Poche, perchè è in maggioranza.
Se ho qualcosa da chiedere lo faccio direttamente agli assessori, anche noi ci battiamo e critichiamo i nostri assessori.
Lei è anche presidente di commissione alle politiche sociali.
E' un gran lavoro. Non ci sono tempi né orari, il telefono squilla ad ogni ora. Dobbiamo dare risposte ad una fascia di popolazione che non vuole sentire tante chiacchiere e vuole risposte immediate.
Una delle patate bollenti è quella della Casa di Venere, il centro antiviolenza di Marsala che non ha più una sede. Ora la polemica degli ultimi giorni è che sono state anche escluse dal comitato per l'8 Marzo.
Mi è dispiaciuta questa cosa. Tra le donne a volte si crea un po' di rivalità, di invidia.
Tra l'altro da tempo lamentano che sono l'unico centro con le carte in regola a Marsala, mentre ce ne sono altri non accreditati, però non hanno una sede. Come la risolviamo questa situazione?
L'assessore sta lavorando in tal senso. Spero che ci sia un regolamento paritario per tutti.
La sua collega consigliera, Rosanna Genna, fece tante lamentele sull'assegno civico e sui locali di Sappusi in cui il medico visitava le persone in posti non proprio adatti.
E' il medico del lavoro che ha il Comune, assunto con un bando fatto dalle vecchie amministrazioni e controlla tutti i lavoratori. Spero che la cosa venga chiarita al più presto. L'assegno civico è di 250 euro al mese per 10 ore lavorative a settimana. Ore che si sono concentrate in due giorni per evitare di far spendere soldi alle persone che magari arrivano dalla periferia. Già è poco il compenso. Spero che i prossimi bandi saranno migliori.
A Marsala c'è tanta povertà. Lei magari lo sapeva da prima di diventare consigliere comunale, e ora che idea s'è fatta? Che risposte si danno alle persone che chiedono aiuto?
Io non pensavo fosse così drammatica la situazione. Quando si sta dall'altra parte, dietro la tastiera, sui social, è facile criticare, la prima io che ho criticato consiglieri e amministratori. Ma appena si tocca la realtà dei fatti è difficile perchè arriva il direttore di ragioneria e dice “i soldi sono questi, e basta”. Dobbiamo però batterci.
Daniele Nuccio aveva proposto di fare un tour dei quartieri popolari. Lo farete?
Lo facciamo il giro nei quartieri. Siamo andati anche a Natale, l'amministrazione con i musicisti sono andati nei quartieri popolari per portare un po' di musica e dire che ci siamo, per i bambini.
Che situazione c'è nei quartieri popolari?
Pessima. Siamo con pochi alloggi popolari. Molta gente non ha un tetto fisso, si trova a dover passare da una casa all'altra perchè magari non ha i soldi per pagare l'affitto e si trovano sfrattati. L'elenco per le case popolari è lunghissimo. Tanta gente viene a chiedere, anche ragazze madri.
Linda Licari è alla sua prima esperienza in consiglio comunale. Eletta col premio di maggioranza, ha preso 380 voti. E fino a dicembre ha rinunciato al gettone di presenza. Perchè l'ha fatto?
In quel periodo, dopo la bocciatura della Tasi, si erano bloccati alcuni servizi, come scuolabus e mense, e per dare un segnale , da mamma, mi sentivo questo peso. Mi chiedevo perchè dovevo percepire il gettone. Non credo che la politica non debba essere pagata, chi ci mette impegno trascura le famiglie e interessi personali. Del mio gruppo abbiamo rinunciato io e Nuccio.
Avete tenuto fuori Arturo Galfano da questa scelta.
Sono scelte personali.
Succede, però, che il sindaco rinuncia alla sua indennità fino a dicembre (adesso continua a prenderne metà) e il vice sindaco Agostino Licari dice che si mette in aspettativa per fare l'assessore a tempo pieno, ma appena si è deciso di rinunciare allo stipendio allora non si è più messo in aspettativa. E poi c'è il presidente del consiglio comunale, Enzo Sturiano, che non ha mai rinunciato a una lira della sua indennità che è pari a quella del vice sindaco. La domanda, a una politica che ha rinunciato al suo gettone, è: non era meglio che il sindaco facesse un provvedimento in cui tagliava la sua indennità, ad esempio del 30%, e i tagli cadevano a cascata sugli assessori, sul presidente del consiglio comunale, sui consiglieri? Così, per come è adesso, diventa difficile da capire e dà spazio all'ipocrisia.
Avrei apprezzato se il sindaco avesse fatto un provvedimento generale per tutti. Ma ci sarebbero state critiche e resistenze.
Chi ha fatto resistenze?
Non saprei dire. Sono voci di corridoio, non mi sento di fare nomi.
Dalla torre chi buttiamo, Antonio Vinci o Enzo Sturiano?
Non so.
Com'è Sturiano?
Mi auguro che sia più collaborativo.
Collabora poco?
C'è qualcosa che non va in questi giorni.
Collabora più con l'opposizione che con la maggioranza?
Dovrebbe essere super partes. Deve rappresentare anche gli interessi della la maggioranza.
Non è ottima la sintonia con Sturiano.
Abbiamo esperienze di vita diverse. Storie diverse.
Lui è un politico navigato, lei no.
Ecco, forse è così. Io sono nuova.
Sturiano per Linda Licari fa parte della casta allora.
Non so, non credo. E' vicino anche a persone con difficoltà. Io sono nuova nella politica, sono arrivata adesso e ci sto mettendo l'anima. Spesso i nuovi sono visti come quelli che vogliono prendere spazio.
Vuole rubare spazio a Sturiano e ai “vecchi”, Licari?
Voglio rassicurare tutti che io ho il mio lavoro, la mia famiglia, e non voglio prendere spazio.
E di Antonio Vinci e del Pd che ci dice? Loro sono pure navigati.
Nel Pd ci sono i vecchi e i nuovi.
Quando la prenderete, voi di Cambiamo Marsala, la tessera del Pd?
Non siamo interessati al momento.
Sturiano l'ha richiesta. C'è una domanda in corso.
Non si è capito, dovrebbe chiarirsi questa situazione, anche per noi, che siamo una costola della maggioranza.
Però voi mai col Pd.
Mai dire mai. La situazione al momento non è così invitante. Ancora devono chiarirsi tra loro e capire chi entra e chi esce. Anche a livello nazionale c'è molta confusione.
Progettiamo Marsala, il gruppo di opposizione, ha criticato molto il sindaco Di Girolamo dicendo che la sua azione è stata finora debole sulla questione morale. Fa il parallelismo con la situazione di Castelvetrano e Giambalvo, e dice che il sindaco non è stato politicamente forte sui casi Cimiotta e Cordaro. Lei come la vede?
E' più facile parlare stando dall'altra parte, nell'opposizione. Il sindaco si è espresso sulla situazione di Cimiotta e Cordaro.
Su Cimiotta ha detto di aspettare il giudizio. La vostra posizione invece qual è?
Anche noi aspettiamo la conclusione del processo. Paragonarla alla situazione di Castelvetrano mi sembra forzata, le dichiarazioni di Giambalvo erano gravissime.
E su Cordaro che aveva detto?
Ha parlato di questione morale.
Potrebbe essere imbarazzante imbarazzante il fatto che si trova in commissione bilancio, con il consuocero Michele Licata che deve milioni di euro alla città?
Ma l'indagato è il figlio.
Progettiamo Marsala dice anche che il sindaco non si è espresso chiaramente sulle trivelle. Il 17 aprile ci sarà il referendum. E dice anche che è stizzoso, che non rispetta l'opposizione. Le risulta?
Il sindaco non fa solo fotografie. L'impegno è costante. Sul referendum darà una sua posizione. Lui è equilibrato, è pacato. Se prima non si studia tutte le carte non si espone. E' facile dire siamo tutti contro le trivelle, come è successo in consiglio comunale.
Sul caso Cimiotta, anche lì, c'è chi dice che potrebbe dimettersi da presidente della commissione Bilancio. Lei è d'accordo?
Sì, lui si è già sospeso dal Pd. Per la presidenza potrebbe dare un segnale e fare un passo indietro.
Vuole fare un appello a Vito Cimiotta?
E' un ragazzo responsabile e saprà prendere le dovute decisioni. Credo che si aspetterà il primo grado per tirare un po' le conclusioni.
Ma gli consiglia di fare un passo indietro.
Sì, anche per zittire un po' di critiche.
Massimo Grillo, candidato sindaco sconfitto da Alberto Di Girolamo a giugno, vuole incontrare il sindaco per parlare di “patto per il lavoro”. Il sindaco dribbla l'invito, e dice che non c'è bisogno. Lei che ne pensa?
Ancora non ci siamo riuniti per parlare di questa proposta. Comunque ho notato un'apertura da parte del sindaco. Inizialmente era più chiuso, poi si è aperto un po' alla possibilità di un incontro.
Secondo lei, però, il sindaco deve incontrare Grillo?
Non ho apprezzato che sia stato fatto questa richiesta pubblicamente, con clamore. Antonio Angileri è venuto qualche volta a parlare con diversi assessori per progetti in diversi ambiti, però senza dare nell'occhio.
Allora che dice, Licari, li facciamo incontrare?
Dico un'altra cosa. Visto che Sturiano si è detto d'accordo a questo incontro, perchè non lo organizza lui. Tra l'altro Sturiano e Grillo si incontravano già da prima. Se vuole farsi porta voce di questo incontro, e vuole organizzarlo, può farlo.