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04/04/2017 06:00:00

Elezioni 2017. Tranchida oggi si dimette da Sindaco di Erice. Trapani, si muove Fazio

 Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice, si è dimesso da sindaco della città. La sua ultima Giunta proprio oggi. Tranchida è pronto ad affrontare la campagna elettorale per le regionali, una campagna difficile e con un numero ridotto di deputati, da 90 scenderanno a 70. Finisce così il suo secondo mandato da sindaco di Erice,  anche se è già candidato come consigliere comunale alle prossime amministrative in appoggio alla sua candidata sindaco, Daniela Toscano.

Gli ultimi mesi del governo ericino saranno portati avanti dalla vicesindaco Toscano, è quasi un passaggio di consegne. 

A Trapani anche Mimmo Fazio muove le mosse per la sua candidatura e già in settimana, giovedì 6 aprile, è fissata la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura. Fazio incontrerà i giornalisti presso la sua segreteria e darà il via ufficialmente alla campagna elettorale per poi inaugurare nel pomeriggio di sabato 8 aprile alle ore 18 i locali del suo comitato sito in via Virgilio, 56.

Sarà un testa a testa la campagna elettorale a Trapani tra il senatore Antonio d’Alì, Forza Italia, e l’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio. I due sono entrambi molto quotati in città e non sarà una campagna elettorale di facile vittoria.

Se D'Alì conta sull'appoggio di Nino Oddo e pare anche di Paolo Ruggirello, Mimmo Fazio ha l'appoggio di Giacomo Tranchida, che ha preso parola con lui sul palco in occasione di uno spettacolo di Vespertino. E' imbarazzante la situazione del Pd, allora, che ha ufficialmente un candidato, Pietro Savona, ma ha un pezzo di partito che vota D'Alì e un pezzo che vota Fazio... 

 


 

 Cambia la legge elettorale per cui chi raggiungerà il 40% pieno al primo turno, e  se non ci saranno altri candidati che arrivino allo stesso risultato, sarà proclamato Sindaco.

E’ una guerra su lame taglienti, tra d’Alì e Fazio non corre buon sangue e i due cercheranno di sfidarsi all’ultimo voto.

Intanto è Sicilia Futura che attraverso Giacomo Scala, segretario organizzativo regionale, fa sapere che non intende appoggiare la candidatura di d’Alì. Sicilia Futura, dice Scala, non ha ancora scelto e lo farà la dirigenza, vero è che Mario Buscaino, ex sindaco di Trapani, ha già dato il suo appoggio a d’Alì ma il partito lo blocca e parla di iniziativa a titolo personale.

“Nessuno è autorizzato ad utilizzare Sicilia Futura in un progetto che non condividiamo e che respingiamo”. Queste le parole di Scala.
 
L’avvocato Giuseppe Marascia , il candidato trapanese del movimento A misura d’Uomo ha individuato un altro assessore in caso di vittoria.
Si tratta del senatore Fabrizio Bocchino, attualmente senatore in carica in Sinistra Italiana, che avrà la delega alla comunicazione. “Fabrizio Bocchino garantisce – spiega Giuseppe Marascia – quelle qualità umane e curriculari indispensabili per guidare la nostra città verso una rivoluzione culturale: trapanese di Borgo Madonna, diploma allo scientifico “Fardella”, laurea in fisica a Palermo con 110/110 e lode, un lavoro di ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) – Osservatorio astronomico di Palermo, dove si occupa di ricerche riguardanti le esplosioni di supernove, autore di numerose pubblicazioni scientifiche”.

Boccchino si aggiunge agli altri assessorigià indicati tra cui Anna Maria Campo e l’architetto Roberto Rao.

Il co-coordinatore del movimento, Natale Salvo, che è   anche candidato al consiglio comunale parla di scelta strategica per l’assessore alla comunicazione. Dice Salvo: “Noi non vogliamo che i nostri concittadini continuino a restare “sudditi” della politica, del bisogno, dell’ignoranza ma desideriamo che si realizzi l’articolo 1 della Costituzione italiana che abbiamo difeso dall’attacco scagliato da parte del Partito “Democratico” lo scorso 4 dicembre: la sovranità appartiene al Popolo”.
“Però – conclude Natale Salvo - la “sovranità del Popolo” si realizza solo se il Popolo è informato (ed a Trapani manca un “Addetto Stampa” in violazione di una Legge che ne prevede l’obbligo d’assunzione), se esiste una comunicazione fra Amministrazione e Cittadini (ed a Trapani non trova concreta funzionalità l’Ufficio Relazioni al Pubblico, ufficio cui è assegnato un solo impiegato comunale, e pure emarginato e depotenziato, che dovrebbe invece assolvere a tale compito), se esiste, infine, una vera e propria formazione della coscienza dei concittadini ai propri poteri di partecipazione al processo democratico e a quello amministrativo (con strumenti quali i Forum sulla costruzione del Bilancio Comunale, ad esempio)”.

In cammino anche il Movimento Cinque Stelle che vuole istituire un fondo per salvare la Fardelliana, biblioteca trapanese.

Da dopo la chiusura delle province, infatti, il Comune di Trapani è stato costretto a farsi carico di tutte le spese dell’Ente, in attesa di un intervento regionale che non è mai arrivato, nonostante i tanti proclami e promesse dei deputati regionali
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Il capogruppo dei Cinque Stelle all’ARS, SergioTancredi, ha presentato una interrogazione con la quale chiede l’istituzione di un fondo, a carico del bilancio regionale, attraverso il quale erogare stabilmente alle “biblioteche di interesse regionale”, come la Fardelliana, i fondi necessari ad evitare chiusure e i rischi di dispersione, di depauperamento e di danni irreversibili al patrimonio in esse custodite.