Quantcast
×
 
 
15/11/2010 19:00:00

Castellammare, bonifica discariche abusive: rimossi oltre duemila chili di amianto

L’ufficio tecnico comunale, tramite il dirigente del settore Lavori Pubblici, ingegner Simone Cusumano ed il direttore dei lavori, architetto Marcello Monacò, hanno effettuato un sopralluogo in varie zone del paese e stimato tipologie e quantità di rifiuti da rimuovere nelle discariche abusive. In particolare, con una spesa di circa undicimila euro, sono stati rimossi 2540 chilogrammi di amianto e 57 metri cubi di sfabbricidi nel territorio comunale. Bonificate dagli sfabbricidi le seguenti aree: area bevaio Merla in prossimità della strada provinciale 2, strada comunale per la spiaggia Plaja, strada comunale Gagliardetta, strada comunale Fraginesi (in prossimità della chiesa Trappeto), strada comunale bivio Sarmuci, strada comunale bevaio Pioppo, strada comunale San Paolo della Croce. Nelle stesse aree, ed anche nel terreno comunale dove si trova ubicato il serbatoio idrico di porta Fraginesi e lungo la strada comunale Gemma D’Oro, sono stati raccolti e smaltiti rifiuti contenenti amianto. «Le discariche abusive rappresentano un serio problema sia dal punto di vista igienico-ambientale che per lo smaltimento -spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Marilena Barbara-. Oltre a rifiuti come sfabbricidi, vetro, fogliame e materiale ferroso, vengono abbandonati rifiuti pericolosi, come lastre e coperture in eternit, contenenti amianto. L’amministrazione, perciò, ha ritenuto urgente redigere un progetto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti pericolosi, ed affidarlo a ditte specializzate ed autorizzate come previsto dalla normativa vigente, poiché si tratta di procedure differenti dal normale servizio. Verranno effettuati controlli più severi poiché non è più tollerabile che i cittadini si ritengano autorizzati ad abbandonare di tutto nel territorio comunale creando pericolose discariche abusive e causando gravi danni all’Ambiente, ma anche alle casse comunali che vengono gravate dai costi non indifferenti della raccolta e smaltimento di sfabbricidi ed amianto».