sostanze stupefacenti, in concorso.
Si tratta di Mario Bono, 33enne, disoccupato con precedenti penali e di polizia, e Rosario Luciano Cognata, 18enne incensurato, entrambi di Campobello.
I militari, dopo aver accertato che una insolita affluenza di persone presso l’abitazione di Bono avrebbe potuto essere correlata all’attività di spaccio al dettaglio, si sono appostati nei pressi dell’immobile ed all’arrivo di una persona estranea alla casa, probabile acquirente, hanno fatto irruzione al suo interno.
Sorpresi dall’ingresso dei Carabinieri, Bono e Cognata (in quel momento a casa dell’amico) hanno subito lanciato una scatoletta metallica sotto il frigorifero, nel vano tentativo di non farla trovare ai militari, che hanno però notato il movimento sospetto, recuperato il contenitore e rinvenuto al suo interno un panetto di hashish da 50 grammi circa.
Oltre alla droga, nel corso della perquisizione domiciliare sono stati trovati e sottoposti a sequestro altri oggetti indizianti, che dimostrerebbero come l’hashish rinvenuto non fosse destinato al consumo personale, ma piuttosto alla vendita. Tra essi un bilancino elettronico di precisione, un coltello imbrattato della sostanza stupefacente e vari fogli frastagliati di cellophane e carta alluminio, verosimilmente adoperati per confezionare le singole dosi.
Inoltre, dentro le tasche di Cognata i militari hanno rinvenuto la somma contante di 860 Euro in banconote di piccolo taglio, sulla cui provenienza il diciottenne non ha saputo fornire giustificazioni plausibili, e che è stata pertanto ritenuta provento dell’attività illecita e quindi sottoposta a sequestro. Sempre indosso a Cognata è stata trovata una lista manoscritta che riporta il nome di 16 soggetti, tra i quali alcuni già noti consumatori di droghe, di massima tutti campobellesi, con a fianco a ciascuno delle cifre in Euro (dai 10 fino ai 180 Euro): probabile segno che i “clienti” potevano acquistare l’hashish anche a credito.
Dopo la dichiarazione in stato di arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Marsala, i due campobellesi sono stati ristretti nelle camere di sicurezza dei Carabinieri per poi essere presentati alla direttissima innanzi al Tribunale Monocratico di Castelvetrano, che ha convalidato gli arresti e - in attesa di giudizio finale e sentenza - disposto l’obbligo di firma a carico di Cognata e gli arresti domiciliari a carico di Bono, poiché già gravato da un analogo reato commesso nel 2008.