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12/12/2011 05:16:20

Processo all'imprenditore Scimemi. "Contributi ottenuti con fatture false e costi gonfiati"

Lo ha detto il colonnello della Guardia di Finanza Rocco Lo Pane, deponendo a Marsala nel processo per truffa all'Unione Europea, "Angelo Salvatore + 12". "Quasi sempre mancava quella quota di denaro che invece doveva essere investita dal privato a fronte dell'elargizione dei contributi pubblici" ha specificato l'ufficiale, rispondendo alle domande del pubblico ministero, Dino Petralia. Il processo scaturisce dall'operazione delle Fiamme Gialle denominata "Energia pulita" che il 22 Ottobre del 2007 sfocò nell'emissione di otto misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata alla truffa all'Unione Europea.

Agli arresti domiciliari finirono i salemitani Antonino Salemi e Salvatore Renda, Giuseppe De Cesare Sala di Gibellina, Paolo Nassano, di Ameglia, in provincia di La Spezia. Obbligo di dimora per il siracusano Sebastiano Cocola, Anna Mari Johansen di Milano, Salvatore Angelo, di Imola, ed un altro salemitano, Antonino Bendici.

Nell´ambito dell´operazione, coordinata dalla procura di Marsala, furono sequestrate quattro aziende, automezzi, conti correnti e denaro liquido per oltre 500mila euro ´´direttamente riconducibili dicono dalla Guardia di Finanza agli ingiusti profitti derivanti dall´attivita´ fraudolenta´´. In primo luogo sono state sottoposte a sequestro le aziende realizzate con le provvidenze comunitarie fraudolentemente ottenute, nonche´ le aziende endemicamente strumentali alla realizzazione della truffa.

Il  sodalizio criminale secondo la Procura era ´´dedito all´indebita percezione di finanziamenti comunitari utilizzati per la costruzione di impianti industriali aventi come oggetto sociale la trasformazione ed il recupero di scarti di macellazione, carcasse di animali, rifiuti vegetali ed ospedalieri, il tutto per la produzione di ´´biomassa´´ riutilizzabile per la produzione di energia´´. Le indagini, che riguardano il periodo 2005 - 2007 , hanno visto l´impiego di un pool specificatamente costituito che ha utilizzato tutti i sistemi d´indagine previsti ´´per giungere alla completa individuazione di tutti i componenti dell´organizzazione´´.

Le accuse variano dall´associazione per delinquere alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, alla ricettazione, falsita´ in autocertificazione, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emissione di fatture per operazioni inesistenti e occultamento edistruzione scritture contabili.

Tra le aziende sequestrate la  ´´Energia Pulita S.r.l.´´ di Salemi (Trapani) del valore di 25 milioni di euro; ´´Heron S.r.l.´´, di Modica (Ragusa) del valore di 4,8 milioni di euro; ´´SGM S.r.l.´´ di Roma, del valore di 5 milioni di euro; ´´GM S.r.l.´´ di Salemi (Trapani), del valore di 10.000 euro.

La truffa p era architettata in maniera ingegnosa e difficilmente individuabile, tanto da garantire la costruzione di due complessi industriali di notevoli dimensioni utilizzando, contrariamente a quanto previsto dalle specifiche norme in materia, unicamente le risorse messe a disposizione dall´Unione Europea. Una truffa che, a conti fatti, computando i finanziamenti ottenuti e la fatture false prodotte, supera i 20 milioni di euro.

Un ruolo di spicco in tutta la vicenda, come accertato dagli investigatori, e´ stato ricoperto da Antonino Scimemi , ´´deus ex machina´´ e secondo la Guardia di Finanza,  ideatore dell´intera truffa, strettamente coadiuvato da Giuseppe De Cesare Sala (rappresentante legale della ´´Energia Pulita S.r.l.´´) e Sebastiano Cocola (amministratore della ´´Heron S.r.l.´´). Il suo scopo, il fine ultimo del piano da lui congenato, era quello di realizzare due impianti industriali di ingenti dimensioni, operanti nel campo della produzione di energia derivante da biomasse, attingendo esclusivamente ed unicamente da provvigioni economiche comunitarie, senza investire alcuna risorsa propria. Ma per fare questo, Scimemi aveva bisogno necessariamente di una serie di persone compiacenti, i quali, inseriti strategicamente nelle compagini societarie di aziende satellite - vere e proprie cartiere - avevano lo scopo di ´´spianargli la strada´´, producendo la documentazione fiscale necessaria a giustificare le spese rappresentate alla banca concessionaria del finanziamento.

Ecco quindi il ruolo chiave di Salvatore Renda (amministratore della ´´G.M. S.r.l.´´), Paolo Nassano (amministratore della ´´Age S.r.l.´´ e socio occulto della ´´Age Limited´´), Johansen Ann Mari (amministratore della ´´Age Limited´´), Angelo Salvatore (amministratore della ´´F&B Costruzioni´´) e Antonino Bendici (amministratore della ´´Tecnologie Meridionali Plastiche S.r.l.´´). La connection di aziende riconducibili a diverso titolo allo Scimemi fondava la sua struttura a orologeria su due capisaldi: il primo, rappresentato dal cospicuo numero di persone giuridiche coinvolte nell´intera vicenda (ben 16) e soprattutto il secondo, individuabile nella loro localizzazione, che interessa il territorio siciliano, laziale, lombardo, intra-nazionale (Repubblica di San Marino), comunitario (Gran Bretagna e Malta) e perfino extra comunitario (Repubblica di Panama e Isole Vergini Inglesi).

Come accertato dalle Fiamme Gialle, le due societa´ reperivano i beni e i servizi necessari per la loro costruzione ed espansione presso una serie di aziende ´´compiacenti´´, precedentemente enucleate, tra le quali aveva un ruolo di spicco la ´´Age Limited´´ con sede in Malta. Sostanzialmente la ´´Age Limited´´ forniva i beni e i servizi richiesti dalla ´´Energia Pulita S.r.l.´´ e dalla ´´Heron S.r.l´´, ma li corredava di documentazione fiscale attestante un controvalore eccessivamente maggiorato rispetto al reale, nonche´ di fatture per prestazioni d´opera o consegna di beni in realta´ mai avvenuti. L´intera documentazione veniva quindi trasmessa dalle due societa´ facenti riferimento allo Scimemi, unitamente a verosimili dichiarazioni di stato avanzamento lavori, alla Banca concessionaria del finanziamento comunitario, al fine di comprovare le spese necessarie allo svincolo delle quote del finanziamento.

La Banca concessionaria, una volta analizzato dal punto di vista formale l´intero carteggio pervenutogli, erogava le quote di finanziamento alla ´´Energia Pulita S.r.l´´ e alla ´´Heron S.r.l.´´ le quali utilizzavano tali somme per pagare le fatture precedentemente ricevute dalla ´´Age Limited´´. La ´´Age Limited´´, a sua volta, utilizzava i fondi ricevuti per il pagamento di fatture (anche queste, in tutto o in parte mendaci) emesse da societa´ dalle quali aveva ricevuto prestazioni di servizi o beni materiali, aventi sede nelle Isole Vergini Inglesi (´´Bowey Holding Limited´´) o nella Repubblica di Panama (´´Nordheim International Inc.´´ e ´´Gaphill Holding S.A.´´).

Le societa´ di diritto estero, nella piena utilizzabilita´ gestionale di ´´persone contigue a Scimemi´´ avevano la disponibilita´ di conti correnti bancari accesi presso istituti di credito aventi sede in San Marino. Da questi conti, venivano effettuati, a diverso titolo, trasferimenti di fondi nei confronti della ´´SGM S.r.l´´ e della ´´GM S.r.l´´, societa´ di diritto nazionale, anch´esse dirette ed amministrate da persone di fiducia dello Scimemi.

Queste ultime societa´, infine, in qualita´ di soci della ´´Energia Pulita S.r.l.´´ e della ´´Heron S.r.l.´´, con la specifica di apporto di capitale proprio, effettuavano il versamento delle somme nei bilanci delle consociate, al fine di poter consentire un aumento del capitale sociale delle societa´, condizione, questa, tra le ´´sine qua non´´ per il corretto avanzamento della pratica di ottenimento di provvidenze pubbliche. Un percorso circolare, quindi, che metteva le societa´ gestite dallo Scimemi, la ´´Energia Pulita S.r.l.´´ e la ´´Heron S.r.l.´´, in grado di poter beneficiare dei contributi comunitari pressoche´ a ´´costo 0´´, attraverso l´articolata interposizione di societa´ di comodo e la necessariamente connessa produzione di fatture per operazioni inesistenti, il tutto apparentemente (per lo meno agli occhi del cittadino comune) in maniera lecita, all´interno di ordinarie e comuni operazioni commerciali.