L’occasione è la 45ª Giornata mondiale della pace che, quest’anno, si celebra sul tema “Educare i giovani alla giustizia e alla pace”, scelto da Papa Benedetto XVI. A concelebrare con Mogavero saranno i sacerdoti don Pietro Pisciotta (parrocchia San Giovanni Battista) e don Antonino Aguanno (parrocchia Madonna di Fatima). «Il tema di quest’anno - spiega monsignor Mogavero - si rivolge ai responsabili delle nazioni perché istituzioni, leggi ed ambienti di vita offrano alle nuove generazioni opportunità di piena realizzazione e lavoro per costruire la civiltà dell’amore. L’attenzione del Santo Padre mira a coinvolgere le giovani generazioni perché esprimano in maniera libera e responsabile una partecipazione e un contributo alla costruzione di un mondo nuovo, nella giustizia e nella pace». Fin dal tempo di Giovanni Paolo II la Chiesa ha accolto i giovani come segno di una promettente primavera e propone loro Gesù come modello di amore che rende nuove tutte le cose. Il Vescovo arriva domenica nella comunità di Campobello di Mazara dopo i fatti di cronaca che hanno portato anche all’arresto del sindaco. «Benedetto XVI - scrive il Vescovo nell’editoriale del quindicinale diocesano “Condividere” in distribuzione da sabato 31 nelle parrocchie - ricorda che per essere veramente operatori di pace, dobbiamo educarci alla compassione, alla solidarietà, alla collaborazione, alla fraternità, perché la pace per tutti nasce dalla giustizia di ciascuno e nessuno può eludere questo impegno essenziale di promuovere la giustizia, secondo le proprie competenze e responsabilità. Le autorevoli parole del Papa ci aiutano ad affrontare il senso di disperante abbattimento determinato da recenti provvedimenti della magistratura che rilevano la presenza ancora invadente della mafia nel nostro territorio e ci ricordano che finché c’è mafia non ci potrà essere pace».