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03/03/2013 05:23:09

Riflessioni del dopo voto/1: i parlamentari a Cinque Stelle sono quello che sono, ma sono persone buone...

Veniamo a noi. Da martedì scorso, il giorno dopo le elezioni, lo sport preferito di molti giornalisti è la corsa al parlamentare grillino. Il divertimento consiste nello stanare il neo eletto attivista, raccontare la sua eccentricità - c’è quello che va in giro in pigiama, l’altro dall’aria schizzata - e metterlo in difficoltà rispetto all’abc della democrazia parlamentare. Ma che barbari, questi grillini, non sanno la differenza tra Camera e Senato, come si forma un governo. Roba così. Con tutti gli sfottò che ne conseguono, ammiccamenti e risolini di circostanza. Non sanno nulla, ma che vergogna.
L’esercizio del giudizio sulle competenze del neo parlamentare a cinque stelle si fa soprattutto a sinistra. Perchè a sinistra si è sempre convinti che ciascun movimento di protesta possa essere in qualche modo riconducibile al recinto (la morale è sempre quella: “i compagni che hanno sbagliato”...). E poi il masochismo di sinistra non li rende appagati dall’ennesima sconfitta (a proposito: Bersani ha perso, ma Vendola è stato alla fine quello che lo trascinato a fondo, numeri alla mano). Danno patenti di antimafiosità, moralità, intelligenza, con la solita spocchia, che da Marsala al resto d’Italia li condanna ad essere sempre un modello caricaturale di quella che altrove è una sinistra moderna.
Ma veniamo ai nostri, ai grillini. Tutti a prenderli in giro, dunque. L’altra sera un tale, eletto senatore con il Movimento Cinque Stelle in Campania, è stato preso per i fondelli su Radio 24, a La Zanzara, il programma di Cruciani: non sapeva come si elegge il capo dello Stato. Si è preso un bel po’ di sfottò. Lui ha incassato con imbarazzo, poi non ce l’ha fatta ed è uscito naturale: non so come si vota il capo dello Stato? Lo studierò, cosa volete. E ha aggiunto: ma perchè mi prendete in giro? Non lo sapete che qui in Campania, dalle mie parti, da anni migliaia di persone muoiono per colpa del traffico dei rifiuti tossici? Ma lo sapete che nessuno finora ha mai fatto nulla? Io di questo mi occupo. Se volete, parliamo di questo. 

Chi si diverte in questi giorni a prendere in giro l’ignoranza, certa spocchia, l’ingenuità dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle non ha capito ancora l’enorme portata di quello che è accaduto con il voto. Per la prima volta entra in Parlamento, davvero, il paese normale, con i suoi limiti e i suoi difetti, il suo pressapochismo. Ma si tratta di persone che hanno voglia di impegnarsi, cosa che altri non hanno. E pazienza se non sanno come funziona il Parlamento. Non lo sa l’italiano medio. Ma non lo sa il politico medio, in Italia. Fuori dalla stretta cerchia di politici che vediamo in tv discettare di temi alti, la fauna politica italiana - qui nel territorio ne abbiamo ampia dimostrazione - è crassa e ignorante. Abbiamo avuto deputati che non sapevano neanche dove fosse il Darfur. Altri che una parola d’italiano non la dicono neanche sotto tortura.
Non prendete in giro i neo parlamentari grillini. Quelli, siamo noi. E guardate l’alternativa: Giulia Adamo che compra un vassoio o una coppa o quel che diavolo è con i soldi pubblici; la pensione da 100.000 euro di Cristaldi; David Costa impiegato del gruppo del Pdl in Regione fino a pochi giorni fa. Faccio volutamente esempi locali perchè bisogna guardarsi intorno, prima di guardare al Paese.
Se questa è l’alternativa, io preferisco i parlamentari a cinque stelle. Sono persone buone. E non è una vergogna dirlo. Magari un giorno diventeranno anche capaci, vedremo.
Qui comincia una seconda parte del ragionamento. Che continua domani.

Giacomo Di Girolamo