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26/06/2013 05:40:20

Processo Rostagno. Dubbi su Di Cori, nuova testimonianza per Chicca Roveri

 Alla sbarra per l'omicidio del giornalista ci sono: Vincenzo Virga, capomafia di Trapani e Vito Mazzara, che dell'organizzazione criminale Cosa Nostra era uno dei killer scelti. Oggi verranno ascoltati il maresciallo della Guardia di Finanza  Sorrentino, il tecnico dell'Enel Lo Schiavo e altri testimoni che la scorsa settimana non hanno potuto deporre per le continue interruzioni dovute al black out elettrico. Nel corso dell'ultima udienza sono stati sentiti i due agenti dei servizi segreti Aisi e Aise, citati dalla difesa. Secondo gli avvocati Vito e Salvatore Galluffo che li hanno citati, dovevano poter dare spiegazioni dei fascicoli aperti dai servizi sul caso Rostagno e sul traffico di armi verso la Somalia che partiva dalla base trapanese dell'organizzazione Gladio.   Di tutto questo e dell'omicidio Rostagno i servizi non hanno nulla. Lo si è appreso perchè nonostate il segreto imposto dalla corte, parte della testimonianza dei due agenti è stata trasmessa in onda da Radio Radicale. Unica cosa nuova rispetto a quello finora emerso durante il processo è una nota degli apparati di sicurezza che riguarda Francesco Cardella e la criminalità organizzata. Fatto che comunque influirà poco visto che Cardella è morto due anni fa in Nicaragua. La Corte presieduta da Angelo Pellino dovrà sciogliere la riserva sulle richieste fatte dalle parti. La difesa di Mazzara ha chiesto di sentire il Generale Falco Accame su Gladio, il giornalista del "Fatto Quotidiano" Peter Gomez sui viaggi in Somalia di Giuseppe Cammisa, ex ospite della Saman,   e la poliziotta Maria Teresa Conforti  sulle confidenze ricevute da Gianni Di Malta difformi a quelle riferite nel processo.   L'avvocato Miceli, difensore di parte civile di Maddalena Rostagno e Chicca Roveri, ha chiesto alla Corte di poter citare l'ex ministro Claudio Martelli, Valdo Spini e Claudio Imperatori, tutti componenti del direttivo nazionale del Psi negli anni '90 e con cui il giornalista Sergio Di Cori, quando ha testimoniato, ha detto di aver parlato della famosa videocassetta di Rostagno. Altra richiesta riguarda la ricitazione di Chicca Roveri per verificare la conoscenza con Di Cori e la citazione del giornalista Enrico Deaglio, perchè, sempre relativamente a quanto testimoniato dal Di Cori, lui parlò dell'omicidio Rostagno con Giusepppe D'Avanzo e Deaglio. Di Cori - secondo l'avv. Carmelo Miceli - è un personaggio "mitologico". "Uno che conosce la vera storia sulla fine di Mauro Rostagno, come quella di Pier Paolo Pasolini. Dice di essere stato amico di Rostagno, solo che di questa amicizia nessuno ne è a conoscenza. Per questo abbiamo chiesto alla Corte la citazioni di alcuni testi per chiarire questa vicenda. Vogliamo capire e verificare se ci sono riscontri oggettivi   - continua l'avv. Miceli - quando dichiara che già nell'89 aveva fatto delle denunce in merito al traffico di armi. La prima denuncia, ha detto, fu fatta al Comitato dei Provibiri del Partito Socialista e l'altra al XII Commissariato di Roma. Tutto quanto finora detto da Sergio Di Cori non ha mai avuto riscontro. Non c'è alcuno elemento che collega la vicenda americana del Parretti a quella di Mauro Rostagno e per questo riteniamo giusto approfondire le cose dette". Unica riserva sciolta dalla Corte la settimana scorsa riguarda la nuova audizione di Chicca Roveri, fissata il prossimo 17 luglio.



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