Rostagno, la Corte vuole risentire i due agenti dei servizi segreti. Citato l'Ammiraglio Falco Accame

Dell'omicidio del giornalista - ucciso nei pressi della Comunità Saman a Valderice, il 26 settembre del 1988 - sono imputati i boss di Cosa Nostra, Vincenzo Virga e Vito Mazzara, accusati di essere il mandante e l'esecutore materiale. Alla 55^ udienza che si svolgerà nell'Aula Giovanni Falcone il prossimo 17 luglio, tornerà a testiomoniare Chicca Roveri ex moglie di Rostagno. La settimana scorsa la Corte d'Assise, presieduta da Angelo Pellino ha deciso di sentire altri testimoni, tra cui l'Ammiraglio ed ex parlamentare Falco Accame, ex presidente della commissione Difesa della Camera. Il militare dovrà rispondere sulle dichiarazioni rese dal teste, ex agente di Gladio Antonino Arconte.

I giudici hanno deciso di risentire i due agenti dei servizi segreti che dovranno chiarire alcuni punti sulle attività fuori dall'Italia del socio e fondatore di Saman Francesco Cardella, e dei viaggi all'estero di Giuseppe Cammisa, suo collaboratore. Tra i testimoni citati per le prossime udienze anche alcuni ospiti della comunità terapeutica gestita da Rostagno e Cardella. Non saranno citati, invece, Claudio Martelli e gli altri componenti del direttivo del partito socialista dei primi anni novanta, che dovevano testimoniare secondo la difesa di parte civile, sui racconti del giornalista Di Cori. Altro testimone, ascoltato mercoledì scorso, è stato Antonio Scalabrino, proprietario di un'abitazione vicina al luogo dove fu ucciso Rostagno. L'uomo, mai ascoltato prima dagli inquirenti, ha detto di aver chiamato i carabinieri subito dopo aver udito gli spari.