Quantcast
×
 
 
04/04/2015 12:55:00

Marsala, gli apostoli zittiti durante la processione. Una farsa che si poteva evitare

Durante la tradizionale processione del Giovedì Santo a Marsala é successo che le figure degli apostoli hanno recitato il Padre Nostro, e sono stati ripresi dal rappresentante della Confraternita che organizza la manifestazione. Anche il parroco di Sant'Anna, don Tommaso Lombardo, é intervenuto, invitando i recitanti a lasciare il corteo e andare i riprendere i propri abiti alla Chiesa. Il tutto é avvenuto sotto le telecamere e i telefonini video.
Il vescovo, monsignor Domenico Mogavero, con una precisazione postata su Fb, ha chiarito che la recitazione del Padre Nostro durante la rappresentazione della passione di Cristo non c'entra, e che così é stato concordato un paio di anni fa in seno alla Confraternita. Ha difeso quindi l'operato del rappresentante della Confraternita e l'intervento del parroco.
I fatti, con le polemiche successive, la rabbia degli "apostoli", il chiarimento del vescovo sono molto marsalesi, e entrano nel tradizionale costume cortilesco.
La processione del Giovedì Santo affonda le sue radici nei secoli, già si organizzava, in modi diversi, dal XVII secolo. E' un misto di fede e marsalesità, di intimo e di barocco, di sostanza e di apparenza. I viddrani che si spostano eleganti dalla campagna in città, come per un matrimonio o per un funerale, al ritorno per giorni hanno da raccontare quante volte hanno visto cadere il Signore. Nel volerlo vedere tante volte cadere, e poi farsene un vanto numerico, c'é la voglia di mostrarsi abili assieme alla commozione per lo storico evento, in un sentimento complesso di afflato mistico e pratica volonterosa.
Se la disposizione di non recitare il padre nostro, é stata preventivamente comunicata ai recitanti, vuol dire che l' hanno trasgredita, e, partecipando al corteo, non avrebbero dovuto recitarla. D'altra parte, il rappresentante della Confraternita avrebbe potuto essere meno rude nel riprendere la trasgressione, ed anche il parroco avrebbe dovuto usare più diplomazia. Tutto infatti avveniva sotto gli occhi di abbondante pubblico, che certo non avrebbe rilevato l'infrazione alla regola della giusta rappresentazione. Quello che, invece, il pubblico ha notato é stata una specie di lite, tra gli "apostoli", il rappresentante della confraternita, pure lui nel suo abito di rito, ed il parroco. Nel caso particolare, due parti contro una: da una parte la Confraternita e il parroco, dall'altra parte gli "apostoli".
Insomma, uno spettacolo più penoso non avrebbe potuto essere dato in pasto alla gente e alle telecamere ed ai video telefonini. Anche questo resta fra gli aneddoti della processione.
Una volta é avvenuto un altro fatto increscioso. Nella rappresentazione, il Cristo veniva strattonato malamente dal centurione con la corda. Cadeva sotto la croce allora malamente. "E vacci piano!" si rivolgeva al rude centurione, che non si dava per inteso. Rialzatosi a stento sotto il peso della croce, dopo breve tratto di nuovo il centurione lo faceva cadere con un energico strattone della corda. "E vacci piano!", dopo più casi, non é bastato più a Nostro Signore, che uscì dalla tasca un coltello avventandosi contro il cattivo centurione.
Fede e laicità, sentimenti umani e sentimenti religiosi, una fusione spirituale inscindibile che danno il senso senza senso della vita fisica e metafisica.
Anche papa Francesco, tornado sull'aereo dalle Filippine, mesi fa, ha osservato che se qualcuno gli offendeva la madre, gli avrebbe dato un papagno (pugno).

Leonardo Agate
leonardoagate1@gmail.com



Native | 2024-04-25 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Aprile dolce Vinitaly - Cantine Bianchi

La partecipazione a un evento come il Vinitaly porta con sé rischi e opportunità, un doppio binario che Cantine Bianchi ha scelto di abbracciare partecipando alla 56^ edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati, vetrina di...