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05/05/2016 06:25:00

Castelvetrano. Ritrovato il cane Fosco. Petizione contro il responsabile del canile

“Fuori gli incompetenti dai canili”. Quando gli animalisti dell’Enpa avevano lanciato questa petizione, non si aspettavano certo un risultato così esplosivo. Al momento in cui scriviamo, hanno infatti firmato quasi 2000 persone.
La richiesta che viene fatta al sindaco della città è di trasferire ad un altro settore il responsabile del canile municipale, dottor Giacomo Triolo che, soprattutto da quando nel 2014 la struttura è stata riaperta, non avrebbe svolto il suo ruolo con competenza e coscienza.
Ad indignare associazioni animaliste e semplici cittadini sarebbe stata l’ennesima retata fatta senza pianificazione, a discapito di otto cani mansueti (la cui indole docile è stata poi certificata dal veterinario dell’Asp) fatti passare per aggressivi, due dei quali per altro rimessi in passato sul territorio dallo stesso canile , dopo microchippatura e sterilizzazione.

Il responsabile del canile non è nuovo ad operazioni “creative”, come per esempio quella del giugno 2015, quando accalappiò due cani (anche questi docili) rei di gironzolare nella piazza-salotto buono della città, e li abbandonò in aperta campagna. Si trattava della vicenda di Peppa e Fosco, alla quale si era interessato anche Tp24. Peppa era stata ritrovata dopo un paio di giorni, mentre vagava in mezzo alle macchine di una strada provinciale a più di dieci chilometri dalla città. E Fosco, un meticcio di maremmano, è stato ritrovato soltanto qualche giorno fa, dopo quasi un anno di ricerche continue.
“Lo abbiamo trovato nel centro di un comune belicino – annunciano Chiara Messina e Valentina Oddo, volontarie dell’Enpa Castelvetrano – Era da sempre abituato a stare in mezzo alla gente. Una volta abbandonato in campagna, avrà camminato per un bel po’ di chilometri. Non ci siamo mai arrese, lo cercavamo da 10 mesi e finalmente lo abbiamo trovato. Per la sua sicurezza vogliamo evitare di dire in quale cittadina si trovi. A noi basta sapere che sia accudito da persone sensibili, con le quali siamo in contatto”.

“Queste firme – ha sottolineato invece Elena Martorana, presidente dell’Enpa Castelvetrano – non sono contro il dottor Triolo. Nessuno pretende che debba perdere il suo posto di lavoro. Ma, come scriviamo nel testo della petizione, visto che è una persona competente in campo agrario, potrebbe occuparsi di un altro servizio comunale, in modo che a dirigere il canile possa essere un altro responsabile competente nel settore. Porteremo le firme in Comune, nella speranza che venga data una risposta a così tante persone che si aspettano buon senso e attenzione per chi non ha voce”.

Questo il testo della petizione:

“A Castelvetrano (Trapani, Sicilia) il canile sanitario comunale è gestito attualmente da un agronomo, il dottor Giacomo Triolo.
Per “liberare” dai cani la piazza del centro, ha abbandonato Peppa e Fosco in un’assolata campagna lontana dalla città: “Ho preso i cani e invece di trasferirli in un posto vicino – aveva affermato nel giugno del 2015 - rischiando l’indomani di ritrovarmeli nuovamente nel sistema delle piazze, li ho portati più lontano, fuori da Castelvetrano”.
Ha catturato animali già rimessi nel territorio con chip comunale e sterilizzati (cani di quartiere), tutti assolutamente docili, che nemmeno facevano parte di un branco, affermando che si trattava di cani aggressivi.
Ha lasciato spesso il canile incustodito per intere domeniche e sabati pomeriggio. Cani feriti bisognosi di cure giornaliere e cuccioli che avrebbero dovuto mangiare due volte al giorno, sono stati lasciati soli per più di 30 ore. Affinché si intervenisse, nel gennaio 2016, i volontari sono stati costretti a chiamare i Carabinieri.
Ad una signora che aveva chiamato per una cagnolina di quartiere che stava male, ha detto “Non si preoccupi, non ha nulla, è solo in calore”. L’indomani mattina la cagnolina è morta. Della vicenda ne ha parlato anche Rai 2 in Cronache Animali già nel 2014, ma l'agronomo ha continuato a rimanere al suo posto.
E’ difficile che risponda al telefono quando c’è da intervenire, soprattutto quando le emergenze si verificano nei giorni festivi o nelle ore serali, pur avendo un obbligo di reperibilità h24.
Spesso smista i cani nei box senza criterio. E’ anche accaduto che un cagnolino di piccola stazza sia stato infilato nello stesso box con un cane dominante. Quello più piccolo è stato sbranato durante la notte.
NOI CHIEDIAMO CHE NON SI OCCUPI PIU' DEL CANILE
Firmiamo affinché i nostri amministratori prendano i provvedimenti necessari affinché questo ruolo possa finalmente essere svolto da una figura all'altezza del suo compito.
Il dottor Giacomo Triolo, sarà anche una persona competente nel campo dell’agraria, ma con il suo comportamento ha dimostrato troppe volte di non essere tagliato per svolgere il ruolo di direttore responsabile di un canile sanitario. Potrebbe occuparsi di un altro servizio comunale.
Insegnanti preparati nelle scuole, medici capaci negli ospedali, ma anche persone competenti a dirigere i canili comunali. Non siamo contro il responsabile del canile, ma per un canile responsabile.


Egidio Morici