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10/10/2016 06:30:00

Il nuovo assessore a Marsala. Le vie d'uscita del sindaco

Ci risiamo. Dopo le dimissioni di Lucia Cerniglia, il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, è alle prese con la scelta di un nuovo assessore nella sua giunta.

In poco più di un anno di amministrazione il sindaco per la terza volta deve modificare la squadra di partenza.
Ci ha impiegato un mese, subito dopo l’elezione, a rimpiazzare Enzo Sturiano, che aveva scelto di farsi eleggere presidente del consiglio comunale. Chi ha preso il suo posto, Antonino Barraco, si è poi dimesso. Il sindaco ha allora nominato Rino Passalacqua. Adesso Lucia Cerniglia ha lasciato il suo posto in giunta, la scorsa settimana.

Le dimissioni sono frutto delle questioni interne al Psi. Cerniglia è stata riconfermata segretario del Partito e non può essere contemporaneamente amministratore, dice lo statuto socialista. Su questo punto è simile a quello del Pd. Solo che il sindaco Di Girolamo continua ad essere segretario, e non ha ancora rassegnato le dimissioni convocando il congresso.
I socialisti in queste settimana sono molto indaffarati a capire chi sono e cosa vogliono. Un giorno rivendicano il posto in giunta, dicono che deve fare l’assessore un consigliere comunale. Chi? Uno dei quattro, come Ignazio Chianetta, eletto sostenendo Massimo Grillo, autore del primo salto della quaglia di questa consiliatura. Un altro giorno, i socialisti, dicono che non vogliono alcun assessorato, che vogliono agire liberi dalle catene di avere un membro in giunta. E’ un partito che ne dice e si contraddice. Che in provincia di Trapani ha nel deputato regionale Nino Oddo il leader. Quello che tiene tutti insieme a suon di consulenze e collaborazioni assegnate dall’alto del suo ruolo di deputato questore.
Il punto, non è però il Psi. Ho detto cosa pensavo dei socialisti, e della politica del salto della quaglia in precedenza.

Il punto è capire cosa vuol fare "da grande" il sindaco Alberto Di Girolamo.
Le dimissioni di Lucia Cerniglia offrono al sindaco di segnare una linea da questo primo confuso anno di amministrazione e di rapporti con la politica.
Ha diverse vie davanti a sè il sindaco.
Potrebbe nominare un socialista, o una personalità nota ai socialisti, per garantirsi un po’ di tranquillità politica, dare continuità a quanto fatto fin’ora. Con una giunta composta un po’ da tecnici (Rino Passalacqua e Clara Ruggieri), un po’ da persone appartenenti a gruppi politici ma che vengono spacciati per tecnici (Anna Maria Angileri, Agostino Licari, Salvatore Accardi). Con il risultato di lasciare, in ogni caso, sempre qualcuno scontento. Oggi Sturiano che rivendica ancora un assessorato, e che è in rotta con il Pd per la questione delle tessere non date ai suoi, domani il Pd stesso che vorrebbe qualcuno di apparato in giunta, anzichè i soliti Angileri e Licari. Domani ancora Letizia Arcara e Oreste Alagna che formano ancora il gruppo Cittadini non sudditi.
Oppure potrebbe rafforzare un ragionamento di lottizzazione delle cariche assessoriali. Per evitare questioni con i socialisti, i Democratici per Marsala di Sturiano, i “Sudditi e non cittadini” o come altro si chiamano, il sindaco potrebbe azzerare tutto e fare una giunta politica. Nominare per ogni personaggio che apre bocca in consiglio comunale un assessore. E così si tira a campare per un altro po’.
La terza via, quella più rivoluzionaria, sarebbe di nominare una squadra di persone senza etichette politiche. Tutti tecnici, tutti del gruppo che lo ha sostenuto in campagna elettorale e infischiarsene di cosa succede in consiglio comunale. E cominciare a pensare che il consiglio comunale serve a poco al momento, che in questa fase storica per i Comuni, che non hanno risorse a disposizione, che non hanno potere decisionale su quasi nulla, e la dimostrazione è il Piano sui rifiuti, avere una maggioranza in consiglio comunale è quasi inutile. Perchè se si va a casa si va a casa tutti.

In ogni caso, qualunque sarà la scelta, bisogna considerare cosa è mancato in questo anno e qualche mese nell’amministrazione Di Girolamo. La fiducia. Di Girolamo, l’ho detto in diverse occasioni, in certi aspetti ha operato con il fare del notaio, del commissario straordinario, dell’amministratore di condominio, mancando di quello spirito innovativo e coraggioso che ci si aspetta dai “progressisti”. E questo perchè non ha avuto alle sue spalle una squadra di cui si potesse fidare. Non c’è stata. Un po’ perchè è stato lui stesso guardingo e accentratore, un po’ perchè le dinamiche politiche pre elettorali che hanno portato alla composizione di questa giunta non sono congeniali per una squadra libera da condizionamenti esterni.
Ora il sindaco può aprire una fase nuova,
o continuare su questa linea. L’assessorato che si andrà a riempire, però, è di quelli più complicati al momento. A Sport, Turismo e Spettacoli non sono riservate grandi somme nei bilanci. E la città è sempre attenta su questo fronte. Il sindaco, con Cerniglia assessore, poi, non ha dimostrato dimestichezza nel rapporto con artisti e nel promuovere iniziative. Ecco che soprattutto in questo settore Di Girolamo ha bisogno di qualcuno di fiducia, in grado di inventare e di tirar fuori qualcosa per risollevare il panorama culturale marsalese.

 

Francesco Appari



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