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25/11/2020 07:22:00

Una panchina rossa davanti al Tempio di Segesta 

Le panchine rosse come il simbolo del posto occupato da una donna portata via dalla violenza. Per la Giornata internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, ogni 25 novembre, di panchine rosse ne vengono collocate nei posti più significativi. In una piazza, davanti ad una scuola, nei giardini pubblici, in un centro commerciale. La scelta di un sito archeologico, come quello del Parco Archeologico di Segesta, ci sembra essere una novità assoluta.

L’idea di una panchina rossa color del sangue contrapposta alla fissità millenaria di un Tempio che viene dl passato, la troviamo geniale. Come a voler dire che la violenza sulle donne ha origine nella notte dei tempi. Che il femminicidio dei giorni nostri fa parte di un retaggio culturale difficile da sradicare, , nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, periodicamente messe in atto. Che si tratti di fenomeno cruento, diffuso e condannato anche nella Roma antica, lo hanno confermato diversi studi. Come quello di una archeologa che, analizzando un sterminato corpus di epigrafi latine ritrovate nei territori imperiali, ha ricostruito una serie di casi di femminicidio dell’Urbe antica. L’idea di utilizzare il sito archeologico del Parco di Segesta, di cui Salemi e’ parte, e’ stata della presidente della Fidapa di Salemi Anna Rapallo Pilocane.

Non conosce tregua l’attività’ pubblica della Presidente Fidapa. Occorre renderle merito. Dopo le quattro giornate dedicate alla tamponatura per il covid19 ( oltre 1.500 cittadini hanno risposto con una percentuale tra le più alte in provincia, dimostrando che , quando vogliono, i salemitani sono dotati di alto senso civico), eccola nuovamente con questa sua iniziativa, prontamente accolta dall’archeologa Rossella Giglio.

Basti pensare che prima ancora che venisse istituzionalizzato nel 2017, Il progetto "La panchina Rossa", su iniziativa del movimento degli Stati Generali delle Donne, già nel 2014 Anna Pilocane con la sua Associazione aderiva al progetto lanciato dall'associazione Acmos di Torino. Fu allora che l’artista Karim Cherif dipinse la prima panchina di rosso, con due grandi occhi.

“Uniti si può fermare la violenza, perché nessuna donna è sola”, dice Anna, e prosegue dicendo che “ anche il Parco Archeologico di Segesta accende un faro sul problema della Violenza sulle Donne, aderendo al percorso di sensibilizzazione e di informazione promosso dagli Stati Generali delle Donne denominato. Un percorso iniziato già nel 2014. E’ da quell’anno che la FIDAPA-BPW Sezione di SALEMI lo sta portando avanti. Dopo una prima installazione nel Comune di Salemi la Fidapa ha ritenuto opportuno continuare il percorso chiedendo di poterlo fare nel Parco Archeologico di Segesta che abbraccia anche il territorio di Salemi. Immediata la risposta affermativa della Direttrice dott.ssa Rossella Giglio, che si è mostrata molto sensibile al problema.

Nella giornata di oggi 25 novembre, in collaborazione con l'amministrazione di Salemi e con lo Sportello Antiviolenza "Diana", verrà deposta una corona di fiori sulla Panchina Rossa già installata dalla Fidapa a Salemi sul piazzale “Peppino Impastato”, in memoria di tutte le Donne vittime di femminicidio. Sarà, quella di oggi, purtroppo, una cerimonia ristretta, senza il tradizionale corteo, per evitare assembramenti.
Ricordiamo infine il 1522, numero telefonico nazionale, in funzione H24 a cui ci si può rivolgere per abusi subiti. Mentre a livello territoriale e’ in funzione lo sportello Antiviolenza "Diana" tel. 333 6132127.
"Sono fermamente convinta”, conclude Anna Rapallo Pilocane, “ che la violenza di genere o di qualsiasi altra natura debba essere combattuta con la conoscenza. Con l’installazione della Panchina Rossa cercheremo di stimolare le giovani generazioni ad una presa di coscienza che solo la cultura può regalare con l’educazione al rispetto, al riconoscimento ed al superamento di comportamenti sessisti, all'accettazione dell'altro in tutte le sue forme”.

Franco Ciro Lo Re