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09/12/2020 06:00:00

Coronavirus, 2602 positivi nel Trapanese. Più di 600 casi a Marsala. Tampone per chi arriva da altre Regioni

18,00 - Ecco i dati aggiornati di oggi, mercoledì 9 Dicembnre 2020, per quanto riguarda i casi di coronavirus in provincia di Trapani.

Spicca il dato di Marsala, che supera quota 600. E, in proporzione al numero di abitanti, preoccupa il dato del piccolo centro di Petrosino, con 46 casi in totale.

I dati nelle città trapanesi: Alcamo 318, Buseto Palizzolo 7, Calatafimi Segesta 14 Campobello di Mazara 34, Castellammare del Golfo 83, Castelvetrano 223, Custonaci 29, Erice 106, Favignana 3, Gibellina 12, Marsala 602, Mazara del Vallo 377, Paceco 41, Pantelleria 8, Partanna 45, Poggioreale 0, Salaparuta 4, Salemi 38, Santa Ninfa 4, Trapani 531, Valderice 52, Vita 2, San Vito Lo Capo 23, Petrosino 46.

Il totale è di 2602 positivi. Deceduti: 81. Guariti: 2226.

In terapia intensiva ci sono 19 persone. Nei reparti Covid, invece, 86 persone sono lì ricoverate.

Ieri sono stati fatti 734 tamponi parziali, e 381 tamponi "normali".

 

6,00 - Sono 159 i nuovi contagi in provincia di Trapani secondo l'ultimo bollettino del ministero della Salute. Dopo il calo di lunedì aumentano i nuovi positivi in Sicilia. Sono 1.148, ma in aumento sono anche i tamponi: ne sono stati effettuati 9.966. Sale anche il tasso di positività all'11,51% mentre lunedì era 10,9%.

Altra festa clandestina scoperta ad Alcamo -  in violazione delle norme anti-covid 15 ragazzi, tutti senza mascherina, a bere, ascoltare musica, e giocare a carte. L'hanno scoperta nel fine settimana i Carabinieri di Alcamo che hanno interrotto la festa organizzata in una abitazione privata. All’interno, i Carabinieri della locale Stazione, hanno accertato la presenza di quindici giovani - tra i 19 e i 22 anni- intenti ad ascoltare musica, bere alcolici e giocare a carte, senza mascherine e senza osservare alcun tipo di distanziamento sociale. Dopo aver identificato tutti i presenti, i militari dell’Arma hanno proceduto a sanzionarli amministrativamente per la violazione delle norme anti Covid in vigore, per un totale di 6000,00 euro.

I dati siciliani - Attualmente in Sicilia ci sono 39.555 positivi di cui 1374 ricoverati in ospedale, 199 in terapia intensiva (-6 anche se 15 ingressi in più in un solo giorno), 37.982 in isolamento domiciliare. Salgono anche i guariti che adesso sono 32.171 ma, purtroppo, crescono anche i decessi. Nelle ultime 24 ore sono 36 le vittime, che in totale salgono a 1829. Dall'inizio della pandemia, in Sicilia le persone contagiate sono state 73.555. Questo il report dei contagi nelle province: Agrigento 46, Caltanissetta 49, Catania 440, Enna 58, Messina 105, Palermo 214, Ragusa 45, Siracusa 32, Trapani 159.

Totò Cuffaro ricoverato all'ospedale Cervello - Sono peggiorate nelle ultime ore le condizioni dell'ex presidente della Regione Totò Cuffaro e ora è ricoverato all'ospedale Cervello a causa del Covid.  Era stato lo stesso Cuffaro a comunicare che era risultato positivo al Covid: "Cari amici, mi duole comunicarvi che attualmente mi ritrovo costretto in casa, a causa del temuto Covid che ha colpito anche me e mia moglie - aveva scritto - Le mie condizioni sono pressoché buone e volevo tranquillizzare tutti gli amici che quotidianamente mi contattano per chiedermi come stia. Il Covid è un male che si insinua in maniera silente, quindi, vi prego di fare attenzione ed evitare di trascurare le regole di precauzione imposte". Ieri, il peggioramento e il ricovero.

Obbligo dei tamponi per chi arriva in Sicilia - L'ordinanza che sta mettendo a punto Musumeci e che dovrebbe essere pronta oggi, prevede che i Siciliani che ritorneranno a casa per le festività natalizie, si pensa attorno ai 60/70 mila, abbiano l'esito del tampone fatto almeno tre giorno prima della partenza, almeno questo è il suggerimento che si dà. Nel caso in cui non ci sia il tampone questo verrà fatto in aeroporto o al porto. La Regione suggerisce a chi si metterà in viaggio tra venerdì prossimo e il 21 dicembre di effettuare il test prima del viaggio. Se così, una volta all'arrivo in Sicilia eviterà le code nei punti di controllo che verranno istituiti nei porti e negli aeroporti. Il piano tamponi è stato messo a punto dal commissario Covid Renato Costa e dal neo responsabile del servizio Screening Francesco Cascio che hanno fatto dei controlli nei porti di Palermo e Termini Imerese. Negli aeroporti, invece, ci saranno due postazioni dedicate ai controlli e chi sbarca dovrà fare un test rapido se non in possesso dell'esito del test effettuato preventivamente prima della partenza. Saranno 120 i medici u tutta la Regione che si occuperanno dei test nei porti e negli aeroporti. Inoltre l'ordinanza di Musumeci suggerirà a coloro che arriveranno in auto in treno di recarsi ai Drive in per i test, che saranno aperti, da venerdì 11 fino al 21 dicembre, giorno e notte. 

I dati italiani - A livello nazionale scende invece il tasso di positività: 9,9% in netto calo rispetto a lunedì (era del 12,3%). Sono 149.232 i test per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, in aumento di oltre 38mila rispetto al giorno precedente e sono stati riscontrati 14.842 nuovi casi. In aumento invece i morti rispetto alla giornata di lunedì: 634 ( erano 528 lunedì), per un totale di 61.240 dall’inizio dell’epidemia. Sono 192 i nuovi pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia nelle ultime 24 ore (-37 unità), portando il totale delle persone in rianimazione a 3.345. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 443 in meno, per un totale di 30.081 pazienti. 

L'epidemiologo Rezza: "La situazione migliora ma molto lentamente" - Gli "ingressi in terapia intensiva mostrano una certa stabilità. Sostanzialmente alla dimiuzione dell'Rt ha fatto seguito una diminuzione di nuovi casi e di ospedalizzazioni, ma restano ancora elevati gli ingressi in terapia intensiva e decessi. Quindi bisogna lavorare ancora molto perchè basta poco a invertire il trend". A fotografare l'andamento dell'epidemia da Covid in Italia è il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica organizzata al dicastero. 

"C'è una tendenza a una lieve diminuzione ma non particolarmente veloce o accentuata", rileva Rezza. Ma, sottolinea, "rimane elevato il numero dei decessi". Le vittime sono 634 in 24 ore, lunedì 528. "Il numero di positivi che ci sono ancora ogni giorno ci dice che dobbiamo continuare e implementare le misure prese perchè appena si allentano le misure la curva risale: è successo dopo l'estate con la riapertura di molte attività e c'è voluto un pò di tempo per frenare la corsa del virus; se allentassimo le misure in questo momento, con un'incidenza ancora molto elevata, decisamente faremmo un errore", rileva ancora l'epidemiologo.

Altri quattro medici morti a causa del Covid - Sono 4 i camici bianchi la cui morte è stata comunicata oggi dai presidenti degli Ordini. Tre di loro erano medici di famiglia. Salgono così a 237 i nomi che saranno ricordati sul memoriale della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). "Siamo tornati ai tempi di marzo - commenta il presidente Fnomceo Filippo Anelli - dobbiamo capire il perché di quella che è una vera e propria strage, specie nell'ambito della Medicina generale".

"Solo comprendendo le cause di queste morti, che nella seconda ondata francamente non ci aspettavamo - sottolinea Anelli - potremo prevenire altri decessi e rendere onore ai colleghi scomparsi. Per questo abbiamo proposto, in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, un monitoraggio sul territorio".

Ad Avellino è scomparso ieri il dottor Sergio Pascale, dirigente sindacale Cimop e già Consigliere dell'Ordine dei Medici. Nella vita professionale era primario del reparto di Rianimazione della Clinica Malzoni di Avellino. È deceduto in una struttura sanitaria di Salerno, dove era stato ricoverato lo scorso 25 novembre, dopo che le sue condizioni di salute erano peggiorate in seguito alla scoperta della sua positività al Sars-Cov-2: aveva 69 anni. "Siamo addolorati" afferma il presidente Cao nazionale e dell'Ordine di Avellino Raffaele Iandolo. "Anche Aosta ha il suo lutto. Pippo Miceli. Medico di Medicina Generale deceduto stanotte dopo venti giorni di lotta", comunica il presidente dell'Ordine dei Medici della Valle D'Aosta, Roberto Rosset. "Una brutta notizia anche da Vercelli: è morto un altro medico di famiglia, il dottor Franco Barillà", risponde Piergiorgio Fossale, presidente uscente dell'Omceo piemontese, che esprime "tristezza e senso di impotenza". "È deceduto di Covid un iscritto all'Ordine di Pavia, Giuseppe Minchiotti, 61 anni - aggiunge il presidente Claudio Lisi - anche lui era medico di medicina generale".cOROMA

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