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16/12/2020 06:00:00

Coronavirus, aumentano i contagi nel trapanese (2147) e nell'Isola. Lockdown o zona rossa per Natale?

17.00 - Aumentano, di nuovo, i positivi al Covid 19 in provincia di Trapani. Nelle ultime 24 ore si è registrato un nuovo decesso, che porta il totale dei morti a 94 dall'inizio della pandemia.

Gli attuali positivi sono 2147 nel territorio. La città con più contagi è Trapani, 502 positivi, seguono Mazara, 449, e Marsala, 305 (che riduce considerevolmente il conto degli attuali positivi). Le altre città: 258 ad Alcamo, 179 a Castelvetrano, 95 ad Erice, 39 a Castellammare del Golfo, 52 a Valderice, 49 a Partanna, 40 a Salemi, 33 a Paceco, 29 a Campobello di Mazara, 23 a Custonaci, 22 a Petrosino, 20 a San Vito Lo Capo, 16 a Gibellina, 13 a Calatafimi Segesta, 8 a Pantelleria, 7 a Buseto Palizzolo, 4 a Santa Ninfa, 2 a Favignana, 2 a Vita, 0 a Salaparuta, 0 a Poggioreale.

Sono 13 i ricoverati in terapia intensiva della provincia di Trapani, 110 quelli del territorio in terapia non intensiva. Dall'inizio dell'emergenza sono state contagiate e poi sono guarite 3105 persone. Il dato di oggi (parziale) dei tamponi è di 289, e 221 test per la ricerca dell’antigene.

 

6,00 - Aumentano di nuovo i positivi nel trapanese, sono 2126 quelli registrati ieri. I nuovi contagi al netto di guarigioni e decessi sono 113. I guariti totali sono 3034, i decessi dall'inizio dell'epidemia sono, invece, 93. Tra le città Trapani torna ad essere la città con più positivi, sono 508 (lunedì erano 489).

Ecco i positivi nelle città della provincia - Alcamo 246, Buseto Palizzolo 8, Calatafimi Segesta 13, Campobello di Mazara 29, Castellammare del Golfo 39, Castelvetrano 176, Custonaci 23, Erice 93, Favignana 1, Gibellina 15, Marsala 325, Mazara del Vallo 426, Paceco 32, Pantelleria 8, Partanna 48, Poggioreale 0, Salaparuta 0, Salemi 40 Santa Ninfa 4, Trapani 508, Valderice 51, Vita 2, San Vito Lo Capo 18, Petrosino 21.

Per quanto riguarda i ricoveri, 14 sono le persone ricoverate in terapia intensiva, 111 le persone del territorio ricoverate nei reparti covid ordinari. I tamponi molecolari effettuati (dato parziale) sono 332, i tamponi per la ricerca dell’antigene sono 295.

Trapani, sette uomini d'equipaggio della moto nave "Lampedusa" - Sette membri dell'equipaggio della nave "Lampedusa" sono risultati positivi al tampone rapido effettuato a Trapani. All'alba di ieri un ufficiale in servizio sulla nave ha accusato alcuni sintomi ed uno stato febbrile, la Caronte&Tourist Isole Minori ha immediatamente attivato le procedure in materia di prevenzione e contrasto al coronavirus, fatto effettuare subito il tampone rapido che ha dato esito positivo. A quel punto la Società di navigazione ha contattato il laboratorio mobile di riferimento a Trapani e fatto sottoporre a tampone il resto dell’equipaggio, scoprendo altri sei casi di positività ed è stato quindi necessario far sbarcare tutti i membri. La nave non ha potuto effettuare la prevista corsa “a recupero” prevista oggi, e dovrà presumibilmente restare ferma per qualche giorno per le previste rigide procedure di sanificazione e riarmo.

I dati in Sicilia - Sono 1.087 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 9.086 tamponi eseguiti. Dopo due giorni tornano a superare quota mille. I decessi sono 31, che portano il totale a 2.030. Con i nuovi casi sono a 35.969 gli attuali positivi, con un aumento di 128 casi rispetto a ieri. Di questi sono ricoverati 1.410 siciliani, 16 in meno rispetto al dato complessivo di ieri; 1225 dei quali in regime ordinario 12 in meno rispetto a ieri; 185 in terapia intensiva 4 in meno rispetto a ieri. I guariti sono 928.

Controlli anti Covid, Musumeci  in aeroporto di Palermo - Sopralluogo del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nell'area dei controlli anti Covid all'aeroporto di Palermo. Il governatore, accompagnato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, ha voluto verificare personalmente la situazione e ringraziare il personale sanitario impegnato nelle operazioni. Con l'entrata in vigore dell'ordinanza voluta dal governo Musumeci, per evitare il contagio del Coronavirus, chi arriva in Sicilia deve registrarsi sul portale siciliacoronavirus.it e sottoporsi al tampone rapido (se non già in possesso dell'esito negativo del test molecolare). Al momento sono oltre 20 mila i cittadini che si sono già registrati sul sito dedicato. Il presidente della Regione lunedì aveva visitato l'aeroporto Fontanarossa di Catania.

«Sono qui - ha esordito Musumeci, arrivando al "Falcone-Borsellino - per dire grazie al personale sanitario impegnato in questa linea di trincea per fare in modo che i passeggeri in arrivo in Sicilia, in questo caso all'aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, possano non essere positivi. Capita raramente di trovarne qualcuno positivo e in quel caso si applica il Protocollo: il passeggero viene consegnato al Servizio sanitario e tutelato fino all'ultimo momento. Non ci sono ritardi, il personale è motivato, ho detto grazie a nome della comunità siciliana perché questo servizio aggiuntivo, voluto dal governo regionale insieme alle società che gestiscono gli aeroporti, è una garanzia per questa operazione che abbiamo chiamato “Rientro sicuro”. Se ognuno di noi manterrà il rispetto delle norme potremo affrontare le prossime settimane in un clima di serenità, approntato a prudenza e rispetto delle regole». A Messina, città nevralgica per gli arrivi in Sicilia, sono stati allestiti quattro-drive in e punti di controllo, dove su oltre 400 persone sottoposte a tampone rapido sono stati individuati 16 soggetti positivi. All'aeroporto di Catania, ieri fino alle 17 sono stati effettuati oltre 650 test ed è stato individuato e isolato un cittadino risultato positivo al Covid-19.

Contagi in calo nelle scuole. Lagalla: “Nessun focolaio nelle scuole dell’infanzia e del I ciclo” - «Continua a diminuire il numero di alunni positivi e nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie non si generano focolai», così commenta gli ultimi dati divulgati dall’Ufficio Scolastico Regionale l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale. L’incidenza degli studenti attualmente positivi al Covid-19 nelle scuole dell’infanzia, rispetto al totale degli alunni, è dello 0,12%; nelle scuole elementari è dello 0,32% e nelle medie non supera lo 0,47%. I dati, riferiti a 562 scuole siciliane e quindi al 96% degli istituti scolastici, mostrano un costante decremento dei valori percentuali; se, infatti, il 19 novembre l'incidenza di alunni positivi era pari allo 0,46%, il giorno 11 dicembre la stessa scende fino allo 0,32%. Si tratta di un dato incoraggiante considerando che questi istituti scolastici hanno svolto regolare attività didattica in presenza. In particolare, nel confronto più recente tra le ultime due settimane, dal 2 dicembre ad oggi, emerge che i positivi nelle scuole dell'infanzia mostrano una riduzione del 34%, mentre il valore nelle elementari e medie scende del 20%.

«La situazione epidemiologica, aggiornata allo scorso 11 dicembre, è decisamente confortante perché segna un graduale e costante miglioramento. Il risultato si legge anche come esito dell'importante lavoro svolto, sin dalla scorsa estate e con continuità fino ad oggi, dall'intera comunità scolastica che, con il sostegno delle istituzioni, ha operato nella più rigorosa osservanza delle direttive regionali e nazionali per il contenimento della diffusione virale. Ciò rende, inoltre, evidente come l’attività della task force regionale, voluta dal Presidente Musumeci e istituita da questo Assessorato, operando in stretta sinergia con l'Ufficio Scolastico Regionale, abbia contribuito ad elaborare efficaci misure di contenimento del contagio, tali da garantire reali condizioni di sicurezza dentro le aule scolastiche. A ciò si è aggiunta anche la proficua collaborazione intervenuta tra l’Assessorato all’Istruzione e l’Assessorato alla Salute, con il quale si continua a lavorare per contenere e monitorare la situazione epidemiologica in ambiente scolastico. È, infine, degli ultimi giorni, il finanziamento regionale di 18 milioni di euro alle scuole per interventi di edilizia leggera, finalizzati all'ulteriore adeguamento delle aule, affinché possano essere garantite le norme di sicurezza anti-Covid». Conclude: «Non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma i dati ci dicono che si è lavorato nella giusta direzione e ci inducono ad essere cautamente ottimisti, mantenendo alta l’attenzione e promuovendo l’uso corretto e consapevole dei dispositivi di sicurezza. Alle famiglie, quindi, non posso che rinnovare l’invito ad una costante e attenta collaborazione, soprattutto fuori dalle aule e in prossimità delle imminenti festività natalizie».

I dati italiani - Sono 14.844 i nuovi contagi di Covid-19 in Italia (lunedì 12.030), a fronte di 162.880 tamponi giornalieri effettuati, con la percentuale di positivi che scende al 9,1% (lunedì 11,6%). È questo il quadro che emerge dal bollettino del ministero della Salute sulla situazione coronavirus in Italia. Le vittime sono 846 in un giorno, mentre le terapie intensive scendono ancora a 3.003 (-92), con 199 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore. In Italia, dall'inizio della pandemia, le persone risultate positive al coronavirus, compresi guariti e deceduti, sono 1.870.576. Le vittime in totale sono 65.857, con 846 decessi nelle ultime 24 ore (ieri 491). I guariti, sempre nelle ultime 24 ore, sono 21.799, per un totale di 1.137.416. I ricoverati con sintomi sono 27.342 (-423). Sono invece 636.958 le persone in isolamento domiciliare (-7.291). I tamponi sono in tutto 24.482.190, in aumento di 162.880 rispetto al 14 dicembre. I casi testati sono finora 14.085.459, al netto di quanti tamponi abbiano fatto.

Lockdown o zona Rossa per Natale, gli scienziati si spaccano -  Con oltre 800morti e senza ulteriori provvedimenti, il Natale ormai alle porte rischia di diventare il primo della storia a finire in lockdown. A ventilare l'ipotesi di una chiusura totale è il ministero della Salute - per voce del direttore della Prevenzione Gianni Rezza - che cerca la sponda degli esperti del Comitato Tecnico Scientifico per dare maggior peso ad una nuova ventilata stretta natalizia. Sponda che, però, non arriva. I tecnici, infatti, si spaccano e la riunione fiume va in archivio con un verbale, firmato all'unanimità, in cui si chiede sì un rafforzamento dei controlli da parte delle forze di polizia, ma in cui non si accenna affatto a zone rosse, arancioni o gialle. Questa, è l'idea degli scienziati, è una decisione che spetta al governo.   

"E' stata una riunione difficile e intensa - ammette il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo -. Alla fine abbiamo raggiunto un punto d'incontro e condiviso all'unanimità la necessità di inasprire le misure di contenimento del contagio. Al ministro Roberto Speranza e al governo abbiamo quindi suggerito di considerare quanto previsto dalla normativa già in vigore". E in serata è lo stesso premier, Giuseppe Conte, ad annunciare il "piano per le festività natalizie" con un "ritocchino" che porterà a "qualche misura ulteriore".

Dal CNR, "Senza chiusura a Natale almeno 5000 morti in più" - Un liberi tutti a Natale provocherebbe una impennata del numero dei morti per Coronavirus. Lo dice Corrado Spinella, direttore del dipartimento Scienze fisiche e tecnologie della materia del Cnr. "Allargando le maglie della mobilità per festeggiare il Natale, secondo stime matematiche, il numero dei decessi per Covid-19 potrà superare in 40 giorni abbondantemente la soglia degli 80.000, con un dato di almeno 5.000 morti in più rispetto alle proiezioni legate invece se si dovessero continuare a seguire le attuali misure di contenimento. Dopo 60 giorni, seguendo un tasso di mobilità come quello di settembre, supereremo i 100.000 morti".

L'Unione europea accelera sul vaccino anticovid. L'Agenzia Europea per i farmaci annuncia: riunione lunedì prossimo per decidere su quello della Pfizer Biontech . Il pressing dei governi, dalla Germania all'Italia potrebbe dunque abbreviare l'attesa della campagna di immunizzazione: i primi europei vaccinati entro la fine dell'anno - è l'auspicio della presidente della commissione Von Der Leyen.

Il fisico Spinella suggerisce il dato aggiornando uno studio da lui stesso condotto con le proiezioni di contagi, ricoveri e decessi per Covid-19. "Nel caso in cui si dovesse arrivare a Natale con una mobilità simile a quella vista a fine settembre - spiega Spinella - la curva dei contagi e degli ospedalizzati riprenderebbe immediatamente a salire, così da rendere vani i risultati raggiunti fino ad ora, visto anche che la discesa è stata piuttosto lenta.

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