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20/12/2020 06:00:00

Coronavirus, cresce il tasso di positività in Sicilia (12,1%). Il CTS: "restate a casa"

 Sono 50 i nuovi casi positivi al covid-19 in provincia di Trapani. E sono in aumento rispetto a ieri i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia. Sono 878 su 7237 tamponi effettuati. Diminuiscono invece i ricoverati.

Il tasso di positività risale al 12,1%, contro il 9% di ieri. Sono 22 i decessi. Il dato dei ricoveri di oggi per Coronavirus negli ospedali siciliani rispetto a ieri vede un decremento complessivo di 28 unità, così come riporta il bollettino quotidiano del Ministero della Salute. In terapia intensiva sono in cura 174 persone (otto in meno rispetto a ieri).

Con i nuovi casi sono 33.843 gli attuali positivi. Di questi sono ricoverati 1.245 pazienti. In isolamento domiciliare 32.598. Sul fronte della distribuzione fra le province Catania registra 278 nuovi casi, Palermo 180, Messina 190, Ragusa 61, Trapani 50, Siracusa 55, Agrigento 14, Caltanissetta 16, Enna 34.

 120 mila gli arrivi previsti in Sicilia per le feste di Natale. La maggior parte arriveranno questo fine settimana dei divieti che scatteranno da lunedì 21 dicembre. Molti sono già tornati o arriveranno in Sicilia con i treni, aerei e le navi. A questi andranno aggiunti quelli che verranno in auto e attraverseranno lo stretto di Messina.

Il Cts, "terza ondata inevitabile, restate a casa" -  Secondo il Comitato tecnico scientifico consultato da Musumeci questi numeri rendono molto probabile una nuova ondata di contagi a gennaio. Palazzo d’Orleans non ha commentato ufficialmente le misure che il governo nazionale ha illustrato ieri. La linea della Regione, al momento, è quella di non ritoccare il provvedimento nazionale, senza dunque misure aggiuntive.  Salvatore Corrao, membro del Cts e direttore del dipartimento di Medicina clinica dell’Università e primario di Medicina Interna del Civico avverte: "Ci sarà una nuova ondata di contagi. A questo punto è inevitabile. E non è il modo migliore per prepararsi alla campagna di vaccinazioni". Il suggerimento del Cts resta, nonostante le deroghe inserite da Conte su visite ai parenti e spostamenti, di non uscire da casa se non è per motivi di lavoro o salute. E ai sindaci è rivolto l’invito ad aumentare i controlli.

Orlando avverte i cittadini - Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha deciso di mettere in guardia i cittadini e di richiamarli al senso di responsabilità dopo le scene degli ultimi giorni con strade particolarmente affollate. "Credo necessario chiarire che quanto discusso e deciso dalla Giunta comunale rappresenta ciò che è possibile fare allo stato da parte del Comune - ha scritto in una nota -, senza ricorrere a provvedimenti estremamente restrittivi". "Se la situazione in città o in alcune zone dovesse richiederlo - prosegue nella nota -, dovrò valutare, d'intesa col Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, e dovrò chiedere ai Governi nazionale e regionale di valutare ulteriori misure. Dipenderà dai comportamenti dei cittadini, dalla volontà di tutelare prima di tutto la salute con scelte responsabili".

I dati in Italia - E sono 16.308 i positivi al tampone per il coronavirus in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 553. Venerdì i positivi erano stati 17.992, i morti 674. In totale i casi da inizio epidemia in Italia sono 1.938.083, le vittime 68.447. Gli attualmente positivi sono 620.166 (-7.632) , i guariti e dimessi 1.249.470 (+23.384). In isolamento domiciliare ci sono 592.018 persone (-7.192). Sono 176.185 i tamponi per il coronavirus effettuati in 24 ore in Italia, in leggero calo rispetto a venerdì, quando erano stati 179.800. Il tasso di positività (rapporto positivi-test, compresi quelli ripetuti e di controllo) è del 9,2%, in flessione rispetto al 10% di venerdì (-0,8%). Calano di 35 unità - nel saldo giornaliero tra ingressi e uscite - i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia. I ricoverati nei reparti ordinari diminuiscono invece dii 405 unità in 24 ore.

 La storia di Ettore Consonni, bergamasco curato a Palermo -   La vicenda del sessantenne bergamasco in fin di vita che venne trasferito all'ospedale di Palermo durante la prima ondata del virus. E' guarito e tornato a casa ma il suo pensiero, sotto Natale, torna ancora a medici e a infermieri che lo hanno salvato:

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