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25/01/2021 08:43:00

Verso le elezioni ad Alcamo. Prime manovre. Surdi ci riprova, Scala e Palmeri ci pensano

 Ci sono già i primi schieramenti ad Alcamo per le amministrative della primavera, voto attualmente confermato ma molto dipenderà dalla curva dei contagi.

Il sindaco uscente Domenico Surdi, del Movimento Cinque Stelle, ha quasi terminato il suo mandato, ci riproverà dicono fonti interne e potrebbe essere proprio appoggiato dal deputato Ignazio Corrao e dal parlamentare nazionale Lombardo, entrambi eletti tra le fila pentestellate.


I movimenti arrivano anche da una alleanza che dovrebbe ricalcare lo schema regionale, proprio ieri pomeriggio si è tenuta una riunione, in seguito alla diffusione di un documento, tra UDC, Forza Italia, Diventerà Bellissima, Cantiere Popolare, Fratelli d’Italia, Lega (assente) e CentrAli per la Sicilia.
Mimmo Turano
ha rafforzato l’asse con Giacomo Scala rappresentante del movimento CentrAli per la Sicilia, ma lo stesso è coordinatore provinciale per Italia Viva. La Lega non ha partecipato ai lavori chiedendo prima un tavolo di discussione regionale per poi eventualmente sottoscrivere un accordo.


E’ un asse di centrodestra con due partiti sovranisti, Lega e Fratelli d’Italia, la stessa compagine poi dovrebbe presentarsi e sostenere elettoralmente il presidente Nello Musumeci alla tornata regionale del 2022.
Tre al momento i candidati sindaco su cui si ragiona, da una parte c’è Valentina Palmeri che ha abbandonato il M5S e che è molto vicina all’assessore Turano, dall’altra parte c’è l’avvocato Enzo Catanzaro e poi un altro nome è proprio quello di Giacomo Scala.
Cosa dice quel documento che hanno preparato e che però ancora non è stato sottoscritto da nessuno degli alleati? Sottolinea la forza della

coalizione regionale che sostiene il governo: “Siamo convinti che questo perimetro politico di partenza possa e debba essere il fondamento per costruire un nuovo progetto di governo per Alcamo e aprire una nuova stagione per la città. Un progetto di governo e una nuova stagione non si improvvisano: crediamo che oltre alla solidità politica serva un'apertura a 360° nei confronti della parte sana della politica alcamese, della società civile seria e costruttiva della città che ha cuore il futuro e lo sviluppo del territorio. Non si tratta di allargare una coalizione ma di fare uno sforzo comune, di mettere insieme le energie migliori indipendentemente dalle tifoserie con lo sguardo fisso nel futuro. Lo sforzo comune a cui siamo chiamati e a cui chiamiamo è quello di restituire un'identità ad Alcamo”.


Insomma, la coalizione c’è anche se qualche esponente gioca sulla dinamica dei due forni,
da una parte è il coordinatore di un partito che governa con il Pd, dall’altra parte è il leader di CentrAli che invece è arroccato al centrodestra, il fine giustifica i mezzi in questo caso perché si ha unicamente a cuore il rilancio di Alcamo: “ La nostra città negli ultimi dieci anni ha subito una retrocessione intollerabile a causa di amministrazioni timide e approssimative, ha perso di vista il suo ruolo in relazione ad un territorio naturalmente strategico nella Sicilia occidentale. Il nostro obiettivo è ridare consapevolezza ad Alcamo del suo ruolo nel comprensorio, rilanciarne la strategicità al fine di progettare, quando l'emergenza sanitaria determinata dalla pandemia da Covid-19 sarà finita, la ripartenza e il rilancio del territorio. L'identità è il fondamento della strategia: la consapevolezza del ruolo della città in relazione al territorio permetterà ad Alcamo di sviluppare concrete strategie di sviluppo fondate sull'interazione tra settori come turismo, cultura, ambiente e attività produttive. Il nostro obiettivo è sicuramente ambizioso ma sarà il parametro imprescindibile sul quale decideremo anche il candidato a sindaco e la squadra di governo della città. Alcamo non può più permettersi di rimanere ferma. Alcamo ha bisogno di donne e uomini con visione e capacità amministrativa, dove quest'ultima è sintesi di esperienza e coraggio che sfociano in azione”.


Adesso l’accordo passerà da un tavolo regionale per poi fare sintesi anche su Alcamo.