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16/02/2021 06:00:00

Coronavirus, giù i nuovi contagi in provincia e in Sicilia. Gli esperti vogliono il lockdown subito

C'è un boom di guariti dal Coronavirus in provincia di Trapani, sono 8845 (venerdì erano 8373). Passano, invece, dai 1959 di venerdì scorso agli attuali 1522 i contagiati dal Covid-19 in provincia. Purtroppo si registrano rispetto all’ultimo rilevamento 10 nuove vittime che portano il totale dall’inizio della pandemia a 222.

Anche in Sicilia si registra un calo dei nuovi contagi ed è stabile il numero delle persone ricoverate. A preoccupare a livello nazionale sono le varianti, a causa delle quali, gli scienziati chiedono un nuovo lockdown totale. 

I dati trapanesi - Continuano a diminuire i ricoverati. In totale sono 77 i pazienti e di questi 7 in terapia intensiva e 70 nei reparti ordinari. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 329 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 610. Tra le città con più contagi, Trapani in vetta con 286 positivi (venerdì erano 392), segue Castelvetrano con 210 (erano 274 venerdì), Mazara con 189 positivi (venerdì erano 274) e Marsala 188 (venerdì ne contava 226).

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 170, Buseto Palizzolo 1; Calatafimi-Segesta 8; Campobello di Mazara 104; Castellammare del Golfo 44, Castelvetrano 210 (274); Custonaci 40; Erice 123; Favignana 5; Gibellina 31; Marsala 188 (226); Mazara 189 (274); Paceco 26; Pantelleria 2; Partanna 5; Petrosino 18; Poggioreale 2; Salaparuta 9; Salemi 14, San Vito Lo Capo 13; Santa Ninfa 5; Trapani 286 (392); Valderice 16; Vita 13

 I dati siciliani - Scendono ancora i nuovi positivi al Covid in Sicilia. Il bollettino di ieri registra 332 casi su 18.637 tamponi, tra molecolari e rapidi. E' il dato più basso del 2021, e con il tasso di positività che scende al 1,8%. Stabile il numero delle vittime: 21, quindi il totale delle vittime in Sicilia sale a 3.869. Aumentano lievemente i ricoveri, sono 5 in più i pazienti ricoverati in regime ordinario rispetto a domenica, stabile invece il conto delle terapie intensive occupate. Attualmente positive sono 34.549 persone. I guariti ammontano invece a 107.658, 628 in più rispetto a quanto registrato domenica. Degli attuali positivi, 1.035 pazienti sono ricoverati con sintomi, 165 persone sono in terapia intensiva. La distribuzione nelle province vede Palermo con 110 casi, Catania 110, Messina 51, Trapani 9, Siracusa 16, Ragusa 5, Caltanissetta 19, Agrigento 2, Enna 10.

I dati italiani - Sono 7.351 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 11.068. Le vittime sono 258, lunedì erano state 221. In Italia scendono sotto i 400 mila i malati di Covid-19 - gli 'attualmente positivi' delle tabelle del ministero della Salute -, con un calo odierno di 4.685 unità. Il totale è ora di 398.098. I positivi al coronavirus non calavano sotto questa soglia dal 2 novembre scorso. Sono stati 179.278 i test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 205.642, quindi oltre 26 mila in più. Il tasso di positività è del 4,1%, a fronte del 5,3% di lunedì (-1,2% in 24 ore). Sono 2.089 i pazienti in terapia intensiva per il Covid in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, con un saldo giornaliero di 4 unità in più tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 122. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono ora 18.515, con un aumento di 66 unità.


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Gli esperti chiedono subito un Lockdown -  Comitato tecnico scientifico, l'Istituto superiore di sanità e un gruppo di oltre mille esperti che fa capo all’Italian Renaissance Team contro Covid-19 chiedono Restrizioni subito prima che sia troppo tardi. 

Walter Ricciardi - A lanciare la prima pietra ci aveva pensato ieri il consigliere del ministro Speranza, Walter Ricciardi che ha sottolineato la necessità di un lockdown temporaneo soprattutto per arginare il dilagare delle varianti. Uno stop totale che dovrebbe coinvolgere anche la scuola come è successo la scorsa primavera. Concetto ribadito anche stamani a Rainews24: "C'è una situazione epidemiologica oggi grave, ingravescente, incompatibile con gli assembramenti e pericolosa per l’arrivo di queste varianti molto insidiose dal punto di vista della contagiosità e della letalità, e anche in qualche caso capaci di sfuggire al vaccino". "Dobbiamo purtroppo in questo momento serrare un po' le fila - ha ribadito - e scegliere una strategia di aggressione nei confronti del virus e non di inseguimento.

Il virologo Andrea Crisanti: "Piuttosto che pensare a sciare e mangiare fuori, anche in Italia dovremmo decidere un lockdown come è stato un anno fa a Codogno. Ormai le zone rosse non bastano più". "Bisognava fare il lockdown a dicembre, prevenendo tutto questo, mentre ora siamo nei guai - ha sottolineato -. Come se ne esce? Con un lockdown duro subito per evitare che la variante inglese diventi prevalente e per impedire che abbia effetti devastanti come in Inghilterra, Portogallo e Israele".

Fondazione Gimbe - Sulla richiesta di lockdown generale da parte del consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, "credo che il suo ragionamento sia allineato con quello che abbiamo pubblicato prima del periodo natalizio - spiega Nino Cartabellotta, il presidente della Fondazione Gimbe -. La strategia che il governo ha assunto è quello della convivenza con il virus, varando misure per evitare la saturazione degli ospedali". Chiudere tutto per 2 settimane significherebbe abbassare la curva per poter riprendere il tracciamento.

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