Quantcast
×
 
 
05/03/2021 06:00:00

Coronavirus, stabili i contagi in Sicilia. Da lunedì chiuse le scuole in 11 Comuni

Ancora in leggero calo i positivi in provincia di Trapani. Sono 506 gli attuali contagiati, mercoledì erano 514. Si registra un nuovo decesso che porta il totale a 250 vittime dall’inizio della pandemia. In Sicilia la situazione contagi rimane stabile ma con il nuovo Dpcm, nonostante la "zona gialla" c'è la nuova ordinanza di Musumeci che  da lunedì chiude le scuole di 11 Comuni siciliani.

I dati trapanesi - Aumentano i guariti: dall'inizio della pandemia si sono ammalate e guarite dal Covid 10.038 persone. Scendono a 30 in totale i ricoverati e di questi: 2 in terapia intensiva e 28 nei reparti ordinari. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 271 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 247. Tra le città con più contagi: Castelvetrano con 99, Trapani 98 e Marsala con 78.

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 61, Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 1; Campobello di Mazara 51; Castellammare del Golfo 1, Castelvetrano 99; Custonaci 10; Erice 47; Favignana 0; Gibellina 0; Marsala 78; Mazara 31; Paceco 8; Pantelleria 1; Partanna 0; Petrosino 2; Poggioreale 2; Salaparuta 0; Salemi 2, San Vito Lo Capo 2; Santa Ninfa 3; Trapani 98; Valderice 8; Vita 1.

I dati siciliani - Diuminuisce il dato dei ricoveri per Coronavirus negli ospedali siciliani. Rispetto a mercoledì c'è stato un decremento complessivo di  19 unità. In Terapia Intensiva sono in cura 118 persone (1 in più rispetto a mercoledì). Il dato dei guariti è pari a 1.130 persone. Quattordici i decessi. I nuovi soggetti positivi rilevati sono 560. I tamponi molecolari processati sono stati 7.505. I tamponi rapidi sono stati 19.332. Questo il report dei contagi nelle province: 22 Agrigento, 38 Caltanissetta, 97 Catania, 7 Enna, 51 Messina, 257 Palermo, 24 Ragusa, 47 Siracusa, 17 Trapani.

Ordinanza di Musumeci, da lunedì scuole chiuse in 11 Comuni siciliani, Riesi “zona rossa” - La Sicilia resta in “zona gialla”, ma in attuazione del nuovo Dpcm scuole chiuse in 11 Comuni siciliani da lunedì 8 a sabato 13 marzo. Lo ha deciso il presidente della Regione Nello Musumeci, con una propria ordinanza. In base al report dell'assessorato alla Salute, infatti, sono stati superati i 250 casi positivi al Covid su 100mila abitanti. Lo stop alle lezioni riguarderà: Caccamo, San Cipirello e San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo; Castell'Umberto, Cesarò, Fondachelli Fantina e San Teodoro, nel Messinese; ; Licodia Eubea e Santa Maria di Licodia, nel Catanese; Montedoro, Riesi e Villalba, in provincia di Caltanissetta.

Erano stati inseriti erroneamente anche i comuni di Lampedusa e Linosa e Porto Empedocle, in provincia di Agrigento,  infatti, i 250 casi positivi al Covid su 100mila abitanti - inseriti nel report dell'assessorato alla Salute - comprendono anche i migranti e quindi non computabili quale criterio per determinare la chiusura degli istituti. Pertanto, il presidente della Regione Nello Musumeci firmato una nuova ordinanza di rettifica. La valutazione sulla chiusura o riapertura degli istituti scolastici verrà fatta settimanalmente in base ai dati del servizio di Sorveglianza ed epidemiologia dell'assessorato. Con la stessa ordinanza, visto il crescente numero di casi positivi, è stata disposta l'istituzione della “zona rossa” a Riesi, nel Nisseno, da sabato 6 a lunedì 22 marzo. Attualmente sono già “off limits” San Cipirello e San Giuseppe Jato, nel Palermitano.

 Razza, Regioni recepiscono indicazioni da Roma ma servono più vaccini - «E’ ingenerosa, falsata nella sua ricostruzione e infondata nei fatti la rappresentazione secondo la quale, nell’ambito della campagna vaccinale, le Regioni procedono per conto proprio e senza un indirizzo unitario. Va ricordato ancora una volta come le Regioni non abbiano stabilito che la Fase3 del Piano (insegnanti, forze dell’ordine, forze armate, penitenziari, servizi essenziali) anticipasse la Fase2 (fragili e over 70): ciò, invece, è stato determinato a livello nazionale dalla struttura commissariale che, a sua volta, ha dovuto recepire le indicazioni dell’Agenzia regolatrice del farmaco che ha autorizzato il vaccino di AstraZeneca solo sulla popolazione under 65, mentre – come è noto – nel resto del mondo non esiste questa limitazione. Così come è opportuno ribadire che, proprio nell’ambito della categoria dei servizi essenziali, le Regione non hanno declinato un ordine di priorità, che invece era stato chiesto uniforme per tutto il Paese. E su questo punto non abbiamo mai ricevuto una risposta da parte della struttura commissariale».
Lo dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

«Al posto di sostenere polemiche, che mortificano migliaia di operatori sanitari - prosegue l'esponente del governo Musumeci - ci aspettiamo vengano attivate tutte le procedure per autorizzare gli altri vaccini già disponibili (a partire dallo Sputnik V) e aumentare l’approvvigionamento nazionale delle fiale. Se ci fossero centinaia di migliaia di dosi a settimana, infatti, in ogni Regione non ci sarebbe neppure il problema di scegliere da dove partire! Semmai saremmo tutti ventre a terra a moltiplicare le sedi vaccinali e distribuire fiale ai medici di famiglia. Fin dall’inizio dell’emergenza, la Sicilia, su disposizione del presidente Musumeci, ha scelto un'organizzazione in collaborazione con la Protezione civile e il concorso di Forze armate ed enti locali: vorremmo poter vaccinare per 24 ore al giorno! Senza subire polemiche infondate e, magari, ricevendo le risorse umane aggiuntive promesse e finora arrivate in numero contenuto. Adesso più che mai è tempo di lavorare, non di polemizzare».

 I dati italiani  - Sono 22.865 i test positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Mercoledì i positivi erano stati 20.884. Le vittime sono 339. Sono 339.635 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Mercoledì erano stati 358.884. Il tasso di positività è del 6,7%, era stato del 5,8%, e ieri è aumentato di 0,9% punti percentuali. Sono 2.475 i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 in Italia, in aumento di 64 unità nel saldo quotidiano tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati ben 232. Nei reparti ordinari ci sono invece 20.157 persone, in aumento di 394 unità rispetto a mercoledì

Sono oltre un milione e mezzo in Italia le persone vaccinate che hanno ricevuto anche la seconda dose, quella cosiddetta 'di richiamo'. Precisamente si tratta di 1.517.624 di cittadini a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose del vaccino. Sono invece 4.841.993 le somministrazioni effettuate complessivamente, secondo i dati del ministero della Salute.

Impennata di casi di Covid in Piemonte. Il bollettino dell'Unità di crisi della Regione riporta 2.167 contagi, con un tasso del 12% rispetto ai 17.984 tamponi diagnostici processati (10.607 antigenici). E continua la crescita del numero dei ricoverati: +7 in terapia intensiva (in totale 188), +31 negli altri reparti (2.171). I morti sono 26 (di cui 6 relativi a oggi). Le persone in isolamento domiciliare 16.785, i guariti +915, gli "attualmente positivi" 19.144.

Sono di nuovo sopra quota 5.000 i nuovi casi in Lombardia, una soglia che non veniva raggiunta dalla fine di novembre: i positivi sono infatti 5.174 con 53.563 tamponi effettuati con il tasso di positività in crescita al 9.6% (ieri 8.2%). Aumentano sia i ricoverati in terapia intensiva (+26, 532) che negli altri reparti (+190, 4.735). I decessi sono 59 per un totale complessivo di 28.577 morti in regione dall'inizio della pandemia. Milano torna a essere la provincia più colpita con 1200 casi, di cui 421 a Milano città, seguita da Brescia (1.114), Monza e Brianza (475), Como (403), Varese (378) e Bergamo (372).

 

 

Made with Flourish