Un anno fa, il 9 Marzo 2020, per la prima volta nella sua storia moderna l'Italia chiudeva tutto, ma proprio tutto, per fermare il coronavirus. E un anno dopo, l'Italia rischia una nuova chiusura.
Con i 318 decessi di ieri le persone morte a causa delCovid-19 in Italia sono arrivate a 100.103. L’Italia è il sesto paese a superare la soglia dei centomila morti,gli altri sono Stati Uniti (537 mila), Brasile (265mila), Messico (190 mila), India (157 mila) e Regno Unito (124 mila).
«In Italia ha ucciso più della campagna di Russia (95mila vittime). È come se ci fosse stato un morto in una famiglia italiana ogni 250. O peggio: è come se fosse scomparsa una città grande quanto Ancona» scrive Repubblica.
Il primo dpcm di Draghi è in vigore da 48 ore, ma la curva dei contagi continua a salire, la variante inglese dilaga e ci sono più di 100 mila morti: una nuova stretta sembra sempre più inevitabile. Ieri pomeriggio c’è stata una riunione sul nuovo piano vaccini tra i ministri degli Affari Regionali Mariastella Gelmini e della Salute Roberto Speranza con il Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. All’incontro ha partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Nel corso della riunione non si è parlato di nuove misure. Dovrebbe tenersi oggi la cabina di regia con un rappresentante per ogni forza di maggioranza. Tra le soluzioni possibili il recupero del “modello Natale” (ovvero fascia rossa per tutti nei giorni festivi e arancione in quelli feriali) o il coprifuoco anticipato alle 19, almeno per questo mese, o ancora la chiusura dei negozi laddove sono già chiuse le scuole, per evitare che i ragazzi passino dalle lezioni in dad al mattino agli assembramenti nel pomeriggio.
Il coronavirus in Italia
Persone vaccinate (due dosi): 1.690.535 (2,83% della popolazione)
Prime dosi (totali): 3.859.570 (6,47% della popolazione)
•
Attualmente positivi: 472.533
Deceduti: 100.103 (+318)
Dimessi/Guariti: 2.508.732 (+13.893)
Ricoverati: 24.531 (+782)
di cui in Terapia Intensiva: 2.700 (+95)
Tamponi: 42.527.529 (+184.684)
Totale casi: 3.081.368 (+13.902, +0,45%)
Stabile il tasso di positività: domenica era al 7,6%, ieri al 7,5%.
Il ministero della Salute ha dato il via libera all’utilizzo del vaccino di Astra Zeneca anche sopra i 65 anni di età, a eccezione dei pazienti «estremamente vulnerabili».
Viggiù, in provincia di Varese, è il primo comune in Italia dove tutti i maggiorenni sono stati vaccinati.
«La pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l’accelerazione del piano dei vaccini, una via d’uscita non lontana». Così Mario Draghi in un video messaggio lungo sette minuti inviato alla conferenza "Verso una Strategia Nazionale sulla parità" organizzata dalla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti in occasione della Festa della donna. Di fatto, è stato il primo discorso del presidente del Consiglio da quando ha ottenuto la fiducia dal Parlamento. Draghi ha ringraziato i cittadini per la disciplina e ha colto l’occasione «per mandare a tutti un segnale vero difiducia. Anche in noi stessi», ha ricordato che un «nostro concittadino su venti è stato contagiato, secondo i dati ufficiali che, come è noto, sottostimano la diffusione del virus. Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli». E ancora: «Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile. Le mie preoccupazioni sono le vostre preoccupazioni».
AstraZeneca alla fine aveva promesso 40 milioni di dosi entro marzo. Finora ne ha consegnate poco più di 10 milioni.