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28/06/2021 12:20:00

Abrignani: "Covid adesso simile all'influenza. Due dosi proteggono al 90%"

 "Lo stiamo addomesticando, ho l’impressione che si stia adattando a convivere con noi. Sembra più simile ai virus dell’influenza che non al virus pandemico conosciuto all’inizio del 2020″.

A dirlo l'immunologo Sergio Abrignani, marsalese, componente del Cts, che ha aggiunto: "La buona notizia è che i vaccini funzionano contro la variante Delta. Oltre che gli studi sperimentali lo confermano i dati della Gran Bretagna. Da poche centinaia di nuove infezioni in media al giorno, sono diventati 18mila. Eppure le vittime sono ‘soltanto' 20. Pochi anche i ricoverati in terapia intensiva, proprio perché gran parte della popolazione è immunizzata. La cattiva notizia, invece, è che la variante Delta si sta diffondendo molto rapidamente e in poco tempo ha scalzato la variante Alfa, ex inglese. Succederà anche in Italia. Se ci faremo trovare vaccinati, la variante avrà un impatto modesto sul piano dei decessi e dei casi di malattia grave".

Tra gli altri temi toccati da Abrignani, quello attualissimo dell’Italia, che proprio da oggi è diventata tutta bianca. Esistono rischi legati ad una ripresa dei contagi? Secondo l’esperto, riaprire “non significa sia finito tutto. Il virus, ha detto, “circola ancora, oltre 2,6 milioni di ultra sessantenni non sono vaccinati. La letalità sopra gli 80 è del 27%, sopra i 70 dell’11% e sopra i 60 del 4%. Dovrebbero bastare queste percentuali per dissuadere da comportamenti non virtuosi”, ha aggiunto, lanciando un monito. E, a proposito delle mascherine all’aperto, da oggi non più obbligatorie, “vanno indossate in tutte le situazioni in cui ci sia assembramento, vale a dire trovarsi molto vicini ad altri individui”, ha consigliato. Esiste comunque, anche in virtù dell’andamento della curva epidemica, la possibilità che si torni indietro. “Al momento esistono le basi epidemiologiche per avere un’Italia tutta bianca. Siamo in fase di netto miglioramento rispetto al mese scorso. Se la situazione dovesse cambiare in peggio abbiamo un sistema strutturato, quello dei colori. E’ un meccanismo che scatta se i dati dovessero darci indicazioni negative”, ha sottolineato infine.