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01/09/2021 06:00:00

No-vax violenti anche in Sicilia. Minacce ai medici. Timida ripresa delle vaccinazioni

Si teme un’escalation di violenza da parte dei no-vax e dei no green pass dopo le aggressioni e le minacce di questi giorni.

Nel mirino medici, virologi, giornalisti, politici, e anche il ministro Di Maio. Minacce anche in Sicilia, dove l'infettivologo palermitano Antonio Cascio è stato vittima di attacchi, nelle scorse ore, per aver scritto su Facebook di essere "favorevole a far pagare a coloro i quali hanno rifiutato il vaccino tutte le spese relative al loro ricovero ospedaliero nel momento in cui ne avranno bisogno a causa della loro positività". L’Ordine dei Medici è intervenuto allertando anche la questura. “I medici sono sotto pressione e ci chiedono aiuto. Anche in Sicilia cominciano a essere bersagliati dai pazienti negazionisti che pretendono esami gratuiti prima di essere vaccinati contro il covid o il certificato di esenzione per avere il green pass. Al rifiuto sono minacciati di denuncia alla più piccola reazione avversa dopo la somministrazione”. A denunciarlo il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato e consigliere del direttivo Fnomceo, e il presidente dell’Albo medici dell’Omceo Giovanni Merlino, che hanno già allertato la questura dopo le tante segnalazioni dei medici.

La tensione cresce in tutta Italia. Da oggi Green pass obbligatorio (ne parliamo in un altro articolo su tp24) anche per treni e mezzi a lunga percorrenza e aerei. Certificato verde obbligatorio anche a scuola, per docenti, amministrativi e operatori scolastici. Una misura che consentirebbe il ritorno in classe in sicurezza e in presenza dopo un anno e mezzo di didattica a distanza.
Per oggi si temono sabotaggi ai treni, con le questure allertate, e si prevedono altre proteste come quelle dei giorni scorsi.

Nel frattempo sul fronte contagi la Sicilia continua ad essere la prima regione italiana per numero di nuovi positivi, anche se ieri si è registrato un calo. La buona notizia è che timidamente aumentano le vaccinazioni sull’isola e Musumeci ha deciso di revocare alcune restrizioni nei comuni in “arancione”, come la riapertura dei ristoranti.

 

 


I dati siciliani
Sono 1.091 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia (lunedìi erano 1.600)a fronte di 21.113 tamponi processati in Sicilia. L'incidenza scende al 5,1% (lunedì era al 14,3%).
L'isola resta sempre al primo posto per nuovo contagio giornaliero seguita a distanza dalla Lombardia con 723 casi.
Gli attuali positivi sono 28.443 con un decremento di 46 casi. I guariti sono 1.118 mentre si registrano altre 19 vittime che portano il totale dei decessi a 6.342. La Regione Sicilia riporta che tra i decessi comunicatiieri 1 è deceduto il 30 agosto, 1 il 29 agosto e 7 il 28 agosto.

Sul fronte ospedaliero sono adesso 941 i ricoverati, 6 in meno rispetto al giorno precedente mentre in terapia intensiva sono 117, uno in più rispetto a lunedì.
Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 240, Catania 319, Messina 27, Siracusa 126, Ragusa 45, Trapani 86, Caltanissetta 75, Agrigento 105, Enna 68.

 

 

 


Vaccini, timida ripresa
«In Sicilia sono cresciute le prime vaccinazioni (oltre diecimila), ma ancora non basta. Il mio invito è, e resta, lo stesso: prenotarsi e proteggersi, perché non possiamo pagare il prezzo altissimo di ospedali pieni e attività economiche a rischio. Nei prossimi giorni avvieremo una nuova campagna di informazione: sono convinto che esistano persone che hanno bisogno di maggiori risposte ai loro quesiti, gente ben diversa da chi pensa di sovvertire il buon senso e le istituzioni come i troppi sedicenti no-vax/no-pass».

Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, a margine di un evento in corso a Gangi, nel Palermitano.

«Voglio esprimere - prosegue l’esponente del governo Musumeci - la mia più viva solidarietà ai troppi che stanno ricevendo in queste ore attacchi e minacce da parte di sedicenti no-vax che, forse, pensano di intimorire chi sta in prima linea, diffondendo informazioni del tutto infondate. Vorrei che parlassero con chi vive le corsie delle intensive o con quanti oggi sono pentiti di aver ritardato la propria vaccinazione. In nessun caso la violenza, anche solo verbale, può essere tollerata».
L’aumento, in pochi giorni, delle vaccinazioni nei quattro Comuni “zona arancione” consente da domani (primo settembre) un alleggerimento di alcune delle restrizioni. A Comiso e Vittoria (nel Ragusano), Barrafranca (nell’Ennese) e Niscemi (in provincia di Caltanissetta) sarà infatti consentita l’attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, pur mantenendo il limite massimo di quattro persone al tavolo (limite che non vale per i conviventi) e l’obbligo di green pass per i locali al chiuso.

Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, appena firmata.

«Tenuto conto che nei quattro Comuni si è raggiunto il 70 per cento delle prime dosi di vaccino – sottolinea il governatore – abbiamo ritenuto di poter allentare le misure precauzionali disposte in precedenza, per quanto sia ancora necessario uno sforzo della cittadinanza per raggiungere alte percentuali di immunizzazione. Solo se tutta la popolazione aderirà alla campagna di vaccinazione potremo arginare la diffusione del virus ed evitare nuove chiusure di attività economiche».
Il nuovo provvedimento consente anche la vendita di cibi e bevande da asporto (oltre che il domicilio) pure ai clienti sprovvisti di certificazione verde, per i quali, comunque, permane il divieto di consumazione all’interno dei locali.


La situazione in provincia di Trapani
Molti guariti a Mazara, tanti contagi a Marsala e Trapani. E nuovi decessi. In provincia di Trapani sono 2357 le persone positive al Covid 19 secondo quanto comunica l'Asp di Trapani.
Il dato che salta più all'occhio è quello di Mazara del Vallo, che oggi registra 362 positivi, e qualche giorno fa erano oltre 500. Ma aumentano i positivi a Marsala e Trapani, entrambe intorno ai 320 positivi.
Ecco i dati nel dettaglio.
Alcamo 310; Buseto Palizzolo 5; Calatafimi-Segesta 18; Campobello di Mazara 121; Castellammare del Golfo 90; Castelvetrano 249; Custonaci 31; Erice 121, Favignana 19; Gibellina 15; Marsala 329; Mazara del Vallo 362; Paceco 23; Pantelleria 85); Partanna 15; Petrosino 19; Poggioreale 1; Salaparuta 4; Salemi 82 ; San Vito Lo Capo 24; Santa Ninfa 45; Trapani 321; Valderice 58 ; Vita 10.

 

 

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Il virus in Italia
Sono 5.498 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Lunedì erano stati 4.257.
Sono invece 75 le vittime in un giorno, rispetto alle 53 di lunedì.

Sono 307.643 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Lunedì erano stati 109.803. Il tasso di positività è del 1,8%, in netto calo rispetto al 3,88% di lunedì.

Sono 544 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, quattro in meno rispetto a lunedì nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 49. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.252, 12 in meno rispetto a lunedì.

Sale in 5 regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia) il tasso di occupazione delle terapie intensive dei pazienti Covid toccando il 13% nelle due isole maggiori, sopra la soglia d'allerta del 10%. E' quanto emerge dai dati del monitoraggio giornaliero a cura dell'Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali (Agenas), di ieri, 30 agosto.

Per quanto riguarda l'occupazione di posti letto in reparto, 4 regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Sicilia) segnano un aumento giornaliero. In particolare la Calabria (+1%) arriva al 17% e la Sicilia (+2%) al 23%, entrambe oltre la soglia d'allerta del 15%.