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07/12/2021 17:00:00

Erice, polemiche tra Pd e 5 Stelle sulla ricandidatura di Toscano

 Polemiche ad Erice tra il Pd e il Movimento 5 Stelle sul sostegno alla ricandidatura a sindaco di Daniela Toscano.

Ad Erice Pd e 5 Stelle avevano provato a intavolare un'alleanza per le prossime elezioni amministrative, ma sul nome della Toscano, che il Pd sosterrebbe, c'è il “no” dei 5 Stelle.
Questa la nota del Pd a firma del segretario Vito Brillante.


Il Partito Democratico nel rispetto delle regole democratiche, in vista delle elezioni amministrative ad Erice nella prossima primavera ha intrapreso una serie di incontri con altre forze politiche e civiche che si riconoscono nell’area rifomista e nel rispetto delle indicazioni che arrivano e dalla Direzione Nazionale del partito e nel rispetto delle forze civiche che nel nostro territorio interagiscono, nel tentativo di rafforzare il centro sinistra ed allargare gli orizzonti del governo locale. Tra le delegazioni incontrate, quella del movimento 5 stelle rappresentate dal Sen. Maurizio Santangelo, dal cons. comunale ericino Alessandro Barracco e da Maurizio Oddo con cui in un clima cordiale si sono discussi vari punti e in più contatti sia telefonici che di presenza si sono fatte varie ipotesi per cercare di approdare ad un accordo che potesse coinvolgere i pentastellati sul prossimo governo della città tra cui anche l’ipotesi delle elezioni primarie rigettate dal Movimento nell’ultimo incontro. Intanto pur dialogando con noi partecipavano ad incontri con l’opposizione, firmando documenti politici congiunti con una e con l’altra parte.
Per ultimo la proposta del movimento approda ad una candidatura diversa da quella di Daniela Toscano.
Per quello che ci riguarda non possiamo accettare un modo di fare politica che non ci appartiene, così come non possiamo accettare la politica dei veti su persone che si sono spese per il bene comune e non comprendiamo come mai una Sindaca uscente che a nostro avviso ha ottimamente lavorato in questi cinque anni, debba rinunciare ad un progetto futuro che può vedere Erice, grazie a tanti progetti realizzati e tanti finanziamenti arrivati ed ad altri che arriveranno, capo fila virtuosa di una vasta area geografica.
Possiamo, però, accettare un ulteriore incontro che porti ad un accordo su un programma di governo che veda in una alleanza di forze riformiste un futuro illuminato di buone proposte e progetti che sappiano guardare avanti, tenendo presente un principio importantissimo e cioè che la politica quella con la P maiuscola si fa nell’interesse della collettività e mette da parte contrapposizioni personali che a nulla servono, tranne che alimentare infruttuose polemiche.

A Brillante ha risposto il Movimento 5 Stelle. 

Riteniamo opportuno fare chiarezza su quanto espresso dal Segretario del  PD di Erice, Vito Brillante. In primo luogo è bene ribadire che il MoVimento 5 Stelle ha sempre  operato con la massima trasparenza in vista dei prossimi importanti  impegni amministrativi che riguardano diversi comuni della provincia  trapanese. Infatti, quando abbiamo partecipato all'incontro con il PD era noto che  parallelamente avevamo già avviato delle interlocuzioni con altre forze  civiche. Così come il PD era a conoscenza anche della posizione del  MoVimento 5 Stelle nei confronti dell'attuale sindaca Daniela Toscano e  dell'impossibilità per noi di accettare una sua ricandidatura.
Da qui la nostra proposta di avviare un percorso condiviso che fosse  anche fondato sulla presenza di volti nuovi, con l'obiettivo di  realizzare quel deciso cambio di passo che i cittadini si aspettano  dalla politica ericina. Le parole del segretario Vito Brillante, però, portano a degli  interrogativi sulla reale volontà nonché sul modo di fare politica del  PD di Erice che sembra ben lungi dall'essere condiviso concretizzandosi  nella mera gestione di accordi e poltrone diventando quasi surreale.
Il MoVimento 5 Stelle, quindi, intende ribadire fermamente la propria  disponibilità a dialogare anche ad Erice con il PD, come proficuamente  ha già fatto in altri comuni trapanesi, al fine di gettare le basi per  un'alleanza basata su solide fondamenta costruite in modo condiviso e  non su pacchetti chissà da chi già preconfezionati.