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10/12/2021 07:00:00

Trapani, mercato ittico. Fratelli d’Italia: "Tranchida peschi nell'umiltà"

 Continua la bagarre a Trapani sul mercato ittico
Questa volta, tocca a Fratelli d'Italia rispondere al primo cittadino Giacomo Tranchida.
Riceviamo e pubblichiamo...

E’ arrivata sabato scorso l’arrogante risposta del saccente Tranchida ai dubbi, da noi riscontrati durante i confronti con i pescatori, sul futuro del Mercato Ittico a Trapani. Sia chiaro, l’infrastruttura è cruciale per il futuro della pesca a Trapani. Ci accusa di creare “zizzania” e di pescare nel torbido, è arrivato il tempo in cui il sindaco impari invece a pescare nell’umiltà.

Ci risponde con un comunicato in stile “Copia e Incolla”, aggiungendo la giusta dose di inconcludenza che contraddistingue questa A.C., amministrazione comunale. Un logorroico mantra ripetuto in tutti i comunicati sul tema, Tranchida abbiamo capito che ti piace il “crudité” di pesce, ma i dubbi e le perplessità degli operatori della piccola pesca che hai deciso di non coinvolgere escludendoli dalla farsa inaugurale sono ben chiari e li abbiamo riportati in tutti i nostri interventi pubblici sul tema. Insomma il sindaco Tranchida ha preso la scena da protagonista relegando, paradossalmente, i pescatori al ruolo di antagonisti e compromettendo l’unica via di confronto che ci avrebbe dato la giusta logistica della struttura adattata al modus operandi dei nostri operatori della pesca.
Tranchida, ha tanta fretta di inaugurare il “suo” mercato agroalimentare in tempo per l’imminente stagione elettorale ma, mina la già precaria stabilità del comparto pesca trapanese. Siamo contenti che dopo il nostro intervento abbia deciso di accelerare sul bando di assegnazione del quale attendiamo con ansia i requisiti richiesti ai partecipanti. In oltre il sindaco ci racconti come, grazie alle sue manie di protagonismo, sia riuscito a far perdere al capoluogo la presidenza del “FLAG”, sappiamo bene di quante volte questa amministrazione abbia usato l’organo come stampella.
Tranchida racconta di un “notorio e datato disinteresse” di Fratelli d’Italia alla categoria dei pescatori a Trapani. A noi manca un tassello. Caro Sindaco.
Vuole, la signoria vostra, indicarci il periodo in cui il partito di Giorgia Meloni abbia in passato amministrato la città di Trapani? Illustrarci degli atti o delle azioni di Fratelli d’Italia che hanno danneggiato gli operatori della pesca? Vuole, la signoria vostra, spiegarci a cosa fa riferimento con questa affermazione? Perché, caro sindaco, o si tratta di una “zizzania” o ti riferisci al vecchio centrodestra trapanese che, ti segnaliamo, fa parte della tua maggioranza e ti tiene in piedi con convinzione.

Notare come Tranchida riesca a coinvolgere il consiglio comunale ed il presidente Guaiana ci fa ben sperare. Ad oggi pensavamo che il sindaco agisse quasi da commissario, coinvolgere il consiglio comunale solo per approvare i regolamenti o gli atti da te proposti non rende alcun onore alla macchina amministrativa. Ancor prima di mettere in ballo il consiglio comunale, che sulla vicenda ha solo fatto da notaio al tuo regolamento, ti ricordiamo che hai nominato un assessore ai mercati di cui tu stesso dimentichi spesso l’esistenza. L’assessore Vassallo ha degli incarichi o è stato nominato solo per rispettare il tuo caro “Manuale Cencelli”?
Tornando nel merito dei fatti e nella concretezza, chiediamo al sindaco Tranchida di rendere pubblici gli atti che autorizzano i pochi operatori attivi all’interno del precario mercato ittico al chiuso a pulire il pesce all’interno della struttura ed a citare su quali norme si basano le
sue dichiarazioni tanto permissive. Inoltre, dato che come dichiarato da Tranchida la pulizia del pesce avviene, in che locali avviene e gli scarti che fine fanno?
Siamo certi che il sindaco Tranchida troverà il modo di risponderci nel merito dei fatti che ormai da settimane esponiamo alla collettività e non, come fatto fino ad oggi, con maleducazione e totale assenza di criterio istituzionale.

Fratelli d'Italia federazione Trapani