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01/01/2022 06:00:00

Eppur si muove: riciclaggio dei rifiuti, in Sicilia nel 2020 migliorati i dati

“I comuni ricicloni siciliani aumentano ancora, ma la regione – sottolinea Stefano Ciafani, presidente Nazionale di Legambiente – svolterà solo quando le tre città metropolitane faranno altrettanto. Da Messina arrivano segnali importanti, aspettiamo che le amministrazioni comunali di Palermo e Catania facciano la stessa cosa. Ma non basterà solo la differenziata, occorre fare gli impianti. Basta con le discariche sia pubbliche che private. Inutile iniziare la discussione sulla realizzazione di impianti di termovalorizzazione, servono gli impianti di riciclo, a partire da quelli che trattano l’organico con la produzione di biometano e compost, così come ci sono nelle regioni del centro nord. Ci sono le risorse del Pnrr con progetti che vanno definiti entro il 14 di febbraio. I territori della Sicilia non manchino questa occasione.“I comuni ricicloni siciliani aumentano ancora, ma la regione – sottolinea Stefano Ciafani, presidente Nazionale di Legambiente – svolterà solo quando le tre città metropolitane faranno altrettanto. Da Messina arrivano segnali importanti, aspettiamo che le amministrazioni comunali di Palermo e Catania facciano la stessa cosa. Ma non basterà solo la differenziata, occorre fare gli impianti. Basta con le discariche sia pubbliche che private. Inutile iniziare la discussione sulla realizzazione di impianti di termovalorizzazione, servono gli impianti di riciclo, a partire da quelli che trattano l’organico con la produzione di biometano e compost, così come ci sono nelle regioni del centro nord. Ci sono le risorse del Pnrr con progetti che vanno definiti entro il 14 di febbraio. I territori della Sicilia non manchino questa occasione".

A Palermo, presso i Cantieri Culturali della Zisa, Legambiente Sicilia ha presentato il dossier "Comuni Ricicloni", riferito all'anno solare 2020. 

I dati, finalmente, fanno sorridere. "Eppur si muove", esclamerebbe Galileo.
Sono 170 i Comuni siciliani che nel 2020 hanno raggiunto il target del 65% di raccolta differenziata. 33 di essi, vengono definiti addirittura "rifiuti free", in quanto hanno prodotto meno di 75 kg di rifiuto indifferenziabile per abitante. 



  Soddisfatta Legambiente Sicilia: 170 Comuni, sono pari al 43% della popolazione siciliana, circa un milione e mezzo di cittadini.

Dichiara Tommaso Castronovo, responsabile Rifiuti ed economia circolare Legambiente Sicilia: "Quando è iniziato il progetto Sicilia Munnizza Free, nel 2017, i comuni che avevano superato il 65 per cento erano solo 33. Ma c’è ancora molto da fare, soprattutto nelle tre città metropolitane, anche se occorre sottolineare che il Comune di Messina, che ha esteso il porta a porta in tutta la città, ha raggiunto risultati significati quest’anno. Su Palermo c’è tanto da fare, si inseguono ancora le vasche per ampliare la discarica di Bellolampo, mentre è fermo il porta a porta”

“I comuni ricicloni siciliani aumentano ancora, ma la regione – sottolinea Stefano Ciafani, presidente Nazionale di Legambiente – svolterà solo quando le tre città metropolitane faranno altrettanto. Da Messina arrivano segnali importanti, aspettiamo che le amministrazioni comunali di Palermo e Catania facciano la stessa cosa. Ma non basterà solo la differenziata, occorre fare gli impianti. Basta con le discariche sia pubbliche che private. Inutile iniziare la discussione sulla realizzazione di impianti di termovalorizzazione, servono gli impianti di riciclo, a partire da quelli che trattano l’organico con la produzione di biometano e compost, così come ci sono nelle regioni del centro nord. Ci sono le risorse del Pnrr con progetti che vanno definiti entro il 14 di febbraio. I territori della Sicilia non manchino questa occasione.

Nell'occasione, sono stati consegnati i premi ai "Comuni ricicloni" e "Comuni rifiuti free" ai Comuni con migliori performance raggiunte nella raccolta differenziata e per la minor produzione di rifiuto solido urbano.

Premi speciali, invece, per i Comuni che si sono distinti nelle buone pratiche della gestione dei rifiuti e nell'economia circolare. Fra di essi, premiati due Comuni dell'ex provincia di Trapani.
Il Comune di Valderice per avere inserito la premialità nella raccolta differenziata conferita presso il CCR. Per l’utente che conferisce al CCR c’è uno sconto sulla parte variabile della Tari, a seconda della quantità conferita lo sconto varia dal 10 al 30%.
Il Comune di Mazara del Vallo per la promozione e applicazione di un metodo innovativo e completamente eco-sostenibile per la manutenzione e rifacimento della pavimentazione stradale attraverso il riciclaggio dell’asfalto preesistente.

A proposito, come sono andati nel 2020 i Comuni trapanesi?
Così così.
Fra i 33 più virtuosi, compaiono soltanto Paceco e Partanna.



Marsala come è messa? Abbastanza bene. Nel 2020 ha superato il 70% di raccolta differenziata, ed è terza in Sicilia per quanto riguarda i Comuni con più di 50.000 abitanti. La prima? Mazara.





Per quanto riguarda invece la tari, ovvero la tassa sulla spazzatura, dopo i rincari dell'ultimo decennio, il trend adesso è verso un leggero ribasso:







Infine, il grafico più incoraggiante: negli ultimi otto anni (2012-2020), la Sicilia ha prodotto 300mila tonnellate di rifiuti in meno.

Nella classifica dei Comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti, Marsala si piazza al 3° posto con il 70,24% di raccolta differenziata. I dati si riferiscono alla precedente amministrazione comunalie. 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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