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03/01/2022 06:00:00

La Sicilia da oggi in zona gialla, aumentano contagi e ricoveri. Caos al pronto soccorso di Marsala

La Sicilia da oggi è in zona gialla. Ieri l'Isola ha registrato quasi 4mila nuovi casi, con un tasso di positività che sale al 17,4%. Con la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che manda in giallo oltre alla Sicilia anche Lombardia, Piemonte E Lazio salgono a 10 le Regioni che hanno cambiato colore. In zona gialla c’erano, infatti, già Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche,  Veneto e PA Bolzano, PA Trento.

Il tasso di positività al Covid-19 nel Paese passa dal 13 al 22%, e i ricoveri crescono in otto regioni, con la Liguria prima ad avvicinarsi - dopo mesi - nuovamente alla zona arancione, uno scenario sempre più prossimo in Italia. 

A Marsala sette ambulanze in attesa al Paolo Borsellino - Con l'aumento  dei contagi e dei ricoveri in tutta la Sicilia inizia a farsi pesante la situazione in alcuni ospedali. Questo è quanto accaduto  ieri al Covid Hospital di Marsala, con tante ambulanze  al pronto soccorso del "Paolo Borsellino", in attesa del proprio turno per poter far scendere i pazienti. Come potete vedere dal video qui sotto, le ambulanze in attesa, erano bene sette, e un'altra era in procinto di arrivare nel nosocomio marsalese con un altro caso Covid.

I dati Siciliani - Sono 3.964 i nuovi casi Covid registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 22.832 tamponi processati. Il tasso di positività sale addirittura al 17,4% (sabato era al 10%, con 5.764 casi). Questi i numeri del report quotidiano del ministero della Salute che segnala 13 morti e 420 guariti.

L'isola è al sesto in Italia per contagi. Gli attuali positivi sono quindi 51.296 (+3.531 rispetto a ieri). Aumentano i ricoverati negli ospedali dell’Isola sono 918 (48 più di ieri), 107 sono in terapia intensiva. Le province con più casi sono: Catania con 797 e Palermo con 701.Questi i contagi nelle altre sette province: Messina 604, Siracusa 313, Trapani 377, Ragusa 404, Caltanissetta 177, Agrigento 575, Enna, 16.

 LE REGOLE DELLA ZONA GIALLA. Rispetto alla prima fase della pandemia, il passaggio di colore in questo momento non comporterà stravolgimenti nella vita di tutti i giorni. Di fatto sarà soltanto il primo passo verso altre eventuali restrizioni che potrebbero arrivare con la zona arancione. Le regole in zona gialla, infatti, sono praticamente le stesse di quelle in fascia bianca. Quel che cambia è l'obbligo di mascherina all'aperto anche se fino alla Befana il Governo lo ha imposto in tutta Italia indipendentemente dal colore delle zone.

Tutti i negozi restano aperti, né ci saranno cambiamenti nell'attività di bar, e ristoranti. Nessun limite agli spostamenti, nessun coprifuoco previsto. Ecco in sintesi tutte le regole della zona gialla.

Le regole della zona gialla - mascherine
In zona gialla è obbligatorio l'uso delle mascherine pure all’aperto anche dove non ci sono assembramenti.

Le regole della zona gialla - spostamenti
Consentiti tutti gli spostamenti in zona gialla, sia all’interno del proprio Comune, che tra Comuni diversi e anche tra Regioni. Non c'è coprifuoco, né autocertificazione, la circolazione è libera a tutte le ore.

Le regole della zona gialla - negozi, ristoranti e bar
In zona gialla tutti i negozi sono aperti e anche nei centri commerciali non ci sono limitazioni legate agli orari o ai giorni della settimana. Aperti anche ristoranti e bar, stessa cosa per ciò che riguarda le sale al chiuso. Restano sempre consentiti il servizio di asporto e la consegna a domicilio.

Le regole della zona gialla - scuola
Per quanto riguarda la scuola, al momento non ci sono cambiamenti. Dunque, così come previsto per la zona gialla, la didattica sarà in presenza al 100 per cento per le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre per le scuole superiori la didattica in presenza comprenderà dal 70 al 100% delle ore di lezione.

 I dati nazionali - Sono 61.046 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 141.262). Le vittime sono 133, mentre ieri erano state 111. Sono 1.070.537 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 48.744 in più rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 6.328.076 e i morti 137.646. I dimessi e i guariti sono invece 5.119.893, con un incremento di 12.164 rispetto a ieri.

Governo al lavoro su super green pass e obbligo vaccinale - Anche se non c'è ancora un calendario definito sulle misure in cantiere, al tavolo del Consiglio dei Ministri approderà la discussione sull'estensione del super Green pass nel mondo del lavoro. Autorevoli espponenti del Pd, sulla scia delle richieste di sindacati e Confindustria, vanno oltre e puntano - cercando l'appoggio di Forza Italia e M5s - ad incassare da subito la misura dell'obbligo vaccinale dai 18 anni in su per tutti. Una stretta definitiva ai No Vax, che trova d'accordo lo stesso coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, secondo il quale le condizioni sono mature per questo tipo di provvedimento. Ma nell'Esecutivo non pare siano previste fughe in avanti: il dibattito è aperto e la riflessione è in corso, però l'unica misura su cui potrebbe esserci un accordo certo già da subito è l'estensione dell'obbligo del certificato verde rafforzato agli impiegati della Pubblica amministrazione. Nella categoria del lavoro privato, invece, ci sarebbero alcune complessità da superare e per questo sarà necessario consultare sindacati e imprese poiché il Governo intende giungere a scelte il più condivise possibile. Non è dunque detto che la soluzione arrivi entro il 5 gennaio.

Scuola - Resta da affrontare ancora la questione del ritorno a scuola. Anche se non è previsto alcun posticipo della data del ritorno in classe (gli istituti riapriranno tra il 7 e il 10 gennaio), l'Esecutivo valuta alcune modifiche proposte dalle Regioni, come la Dad di dieci giorni anche alle elementari e in prima media - nel caso di due contagi in una stessa classe - solo per i bambini non vaccinati, mentre quelli immunizzati resterebbero in presenza. Questa ipotesi ha sollevato qualche malumore nella maggioranza, in particolare dalla Lega e dal M5s, ma il Governo chiarisce che farà di tutto per evitare la chiusura delle scuole. Tecnici e mediatori della politica saranno in ogni caso al lavoro da subito, perché il virus corre.

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