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26/03/2022 06:00:00

Sicilia 2022. La destra sempre più spaccata e i "Frankenstein" della politica

 Centrodestra spaccato, da una parte c’è Fratelli d’Italia con Nello Musumeci, prossimo al suo bis, dall’altra la coalizione che tenta di mettere in campo un unico candidato sindaco su Palermo, per poi tirare la volata alle regionali.


Musumeci ha definitivamente strappato con la Lega di Matteo Salvini,
che oggi in Sicilia prende il nome di “Prima l’Italia”, lanciando la federazione del centrodestra per gli impegni elettorali, dalle amministrative alle regionali.


Il governatore non è andato leggero con Salvini, definendone il progetto una sorta di “Frankenstein da laboratorio”, nel frattempo temporeggia sulla data delle amministrative, ancora non indicata, che addirittura potrebbe coincidere con la data del referendum, facendo quindi slittare a giugno il primo turno e a fine giugno il ballottaggio: “Contiamo di economizzare e di poterci allineare al giorno dell’Election day”.


Decisivo questo fine settimana dove a Palermo c’è sia Licia Ronzulli per Forza Italia, che tenterà l’ennesima pace tra i frondisti e i miccicheiani, congiuntamente però il partito è pronto a lanciare la candidatura di Francesco Cascio a sindaco di Palermo, che si andrebbe a contrapporre a Carolina Varchi di Fratelli d’Italia, partito che è pronto a fare un cambio di vertice sull’Isola: ad assumere il ruolo di commissario potrebbe essere Ignazio La Russa, che verrebbe affiancato dalla Varchi, da Salvo Pogliese, Manlio Messina, Raffaele Stancanelli e Giampiero Cannella.

 

 


Nessuna alleanza con il centrodestra, invece, per Cateno De Luca, che corre per la presidenza della Regione: “La mia proposta è trasversale, chi mi etichetta col centrodestra sbaglia.
De Luca è duro nei confronti della Meloni e del Musumeci bis: “Utilizza la Sicilia per poter dare poi la presidenza della regione Lazio a suo cognato, Francesco Lollobrigida”.


L’obiettivo di De Luca, che intanto sta visitando tutte e nove le province della Sicilia, dice, è quello di riportare alle urne una buona parte degli elettori.
Ad evidenziare la litigiosità del centrodestra per tutti gli appuntamenti elettorali è Peppino Lupo, capogruppo del Pd all’ARS: “Il centrodestra siciliano è in ‘coma profondo’, Musumeci ed i suoi alleati di governo pensano solo a litigare sulle prossime elezioni e dimenticano che c’è una manovra economica da approvare per sostenere lavoro ed imprese. Ad oggi di bilancio e finanziaria non c’è traccia.Sono già passati tre mesi di esercizio provvisorio nell’immobilismo più totale da parte del governo regionale. Ho chiesto più volte, anche nel corso dell’ultima seduta all’Ars, di sapere quando pensano di presentare la manovra economica per permettere al parlamento di esaminarla – aggiunge Lupo – ma l’unica risposta è stata il silenzio”.



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