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24/04/2022 06:00:00

Covid, un vaccino aggiornato in autunno per over 50. Crisanti: "Proteggere i fragili"

Un vaccino anti-covid aggiornato in autunno da effettuatre agli over 50/60. E' questo ciò che prevede il direttore generale dell'Aifa, Agenzi Italiana del farmaco Nicola Magrini.

"Alla fine dell'estate avremo certamente vaccini diversi, associati o meno a quello dell'influenza, che saranno adattati ad alcune delle varianti del virus e, quindi, più efficaci. Credo si arriverà a definire una soglia d'età oltre la quale raccomandare la vaccinazione annuale contro il Covid. Potrà essere quella degli over 60 o degli over 50, in base alle valutazioni sanitarie e all'andamento della pandemia, sempre in coordinamento con gli altri Paesi europei". Questo il quadro tracciato dal direttore generale dell'Aifa, in un'intervista a 'La Stampa'.

In autunno arriverà anche il vaccino universale contro tutti i coronavirus? "Non quest'anno credo, anche se quella è senza dubbio la linea di ricerca più interessante a cui guardare. Credo che per il pan-coronavirus dovremo aspettare il 2023", la  risposta di Magrini. Dunque, anche in autunno Pfizer e Moderna resteranno i vaccini "principali a disposizione. Oltre a Pfizer e Moderna "ne arriverà un terzo, quello di CureVac, entro la fine dell'anno o nei primi mesi del 2023: era atteso prima, ma hanno avuto problemi di sviluppo e inizieranno tra poco gli studi clinici".

Crisanti: “Troppi morti Covid, il Governo sta sbagliando. I fragili vanno protetti" - ”Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia a Padova, è intervenuto sulle colonne de “Il Fatto Quotidiano” per commentare i dati giornalieri legati ai morti Covid, che ultimamente hanno fatto segnare cifre piuttosto elevate. L’esperto ha dichiarato che “non ci possiamo permettere 150 o anche 130 decessi al giorno. Significa più di 50mila all’anno, altro che l’influenza, che ne fa 8-10 mila. L’ho detto dall’inizio che i morti non vengono, se non in misura marginale, dalle terapie intensive”.

Secondo il professor Crisanti, inoltre, “è stato tutto falsato dalla polemica vax/no vax. Solo all’ultimo hanno ammesso che la maggior parte dei morti sono persone fragili, anziane, vaccinate. Non le portano in terapia intensiva. In Italia muoiono circa 1.800 persone al giorno, i 140 morti Covid sono quasi l’8%. Sarebbero morti in ogni caso? Beh, allora l’8% della popolazione italiana sarebbe infetto, più di cinque milioni, anzi 20, visto che la malattia dura cinque giorni. Ma non è così, i 60/70 mila contagi rilevati giornalmente corrispondono a 150-200 mila. La verità è che il governo sta sbagliando, fatica a orientare le priorità sulla protezione dei fragili”.

Il professor Crisanti sulla questione mascherine: servono oppure no? “Le mascherine devono portarle le persone fragili e coloro che hanno a che fare con loro, perché proteggono dalla trasmissione molto più del vaccino. Però a livello di popolazione non è efficace: che senso ha indossarla al supermercato o in farmacia e poi toglierla allo stadio, in discoteca, nei ristoranti e nei bar stracolmi? È giusto che la metta la cassiera del supermercato o il farmacista al banco, o nella scuola per proteggere i fragili, bambini o insegnanti che siano”.

"L'obbligo di mascherina al chiuso è una norma esagerata, siamo uno dei pochi Paesi in Europa a mantenerla. E' assolutamente giusto tenere l'obbligo sui mezzi di trasporto, ma per altri luoghi, come uffici o cinema, ha più senso una raccomandazione. Resto dell'idea che sia il momento per uscire dalla fase dell'obbligo e passare a raccomandazioni". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, in trasferta a Lisbona per il congresso europeo di malattie infettive. "Pur essendo il Portogallo un Paese molto colpito da Covid-19, ma anche fra i più vaccinati d'Europa - dice Bassetti - qui la mascherina da oggi non è più obbligatoria, se non sui trasporti pubblici e negli ospedali".

 Mascherine al chiuso, Bassetti: "Obbligo ha senso solo per trasporti e ospedali" - "L'obbligo di mascherina al chiuso è una norma esagerata, siamo uno dei pochi Paesi in Europa a mantenerla. E' assolutamente giusto tenere l'obbligo sui mezzi di trasporto, ma per altri luoghi, come uffici o cinema, ha più senso una raccomandazione. Resto dell'idea che sia il momento per uscire dalla fase dell'obbligo e passare a raccomandazioni". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, in trasferta a Lisbona per il congresso europeo di malattie infettive. "Pur essendo il Portogallo un Paese molto colpito da Covid-19, ma anche fra i più vaccinati d'Europa - dice Bassetti - qui la mascherina da oggi non è più obbligatoria, se non sui trasporti pubblici e negli ospedali".

"Così si poteva fare anche in Italia - incalza - mantenere l'obbligo nei trasporti pubblici, ospedali, Rsa, farmacie e arrivare a una raccomandazione negli altri luoghi. Invece, si vuole continuare con questa strategia del terrore, che però non so dove porti. Non si può andare avanti per sempre con gli obblighi, bisogna uscire da questa logica in cui siamo entrati due anni fa: continuo a sostenere che bisognerebbe dare raccomandazioni molto stringenti sull'uso della mascherina. Per esempio, è bene che le persone anziane e fragili continuino a utilizzarla".

 I dati in Sicilia - Diminuiscono i nuovi casi Covid in Sicilia rispetto a ieri. Diminuiscono anche i positivi e i decessi, e c'è un aumentano (seppur di poco) i ricoverati in terapia intensiva. Sono 4.944 i nuovi contagi a fronte di 27.936 tamponi effettuati. Nelle ultime 24 ore in Sicilia sono stati registrati 14 decessi (ieri 27) che portano il totale delle vittime, sull'isola, a 10.479. Il numero degli attuai positivi in Sicilia è di 117.274 (-2762), mentre le persone ricoverate con sintomi sono 827, di cui 49 in Terapia intensiva (ieri erano 48) In isolamento domiciliare ci sono 116.398 pazienti. I guariti siciliani dall’inizio dell’emergenza sono 955.737 (+8207). Questi i la situazione nelle nove province: Palermo 1028, Catania 1176, Messina 1012, Siracusa 554, Ragusa 332, Trapani 440, Agrigento 514, Caltanissetta 291 e Enna 112.

I dati trapanesi - Sono 5.718 (+235 rispetto a venerdì) gli attuali positivi, secondo quanto comunicato dall'Asp di Trapani, ieri, sabato 23 aprile. Sono 673 i nuovi casi (venerdì erano 616), a fronte di altri 438 negativizzati.

Non si registrano vittime (634 totali), e sono 89.411 i guariti dal Covid-19. Sul fronte ospedaliero, una persona ricoverata in terapia intensiva (+0 rispetto a ieri), 9 in Terapia semi-intensiva ( come ieri), 72 i ricoverati in Degenza ordinaria (-1 rispetto a venerdì) e 14 in RSA e Covid Hotel (-2 rispetto a venerdì).

Questi i dati degli attuali positivi, suddivisi per i 25 Comuni della provincia, tra parentesi il dato di sabato: Alcamo 595 (580), Buseto Palizzolo 43 (38), Calatafimi Segesta 105 (93), Campobello di Mazara 147 (155), Castellammare del Golfo 197 (188), Castelvetrano 250 (256), Custonaci 107 (99), Erice 404 (366), Favignana 116 (107), Gibellina 25 (24), Marsala 1.176 (1.211), Mazara del Vallo 412 (354), Misiliscemi 1 (1), Paceco 208 (187), Pantelleria 220 (207), Partanna 109 (103), Petrosino 69 (68), Poggioreale 13 (16), Salaparuta 13 (13), Salemi 92 (89), San Vito Lo Capo 62 (61), Santa Ninfa 41 (43), Trapani 1.039 (975), Valderice 242 (225), Vita 32 (24).

I dati Italiani - Sono 70.520 i nuovi casi di coronavirus in Italia (73.212 ieri) a fronte di 421.533 tamponi effettuati su un totale di 211.365.630 da inizio emergenza. È quanto si legge nel bollettino del Ministero della Salute-Istituto Superiore di Sanità.

Nelle ultime 24 ore sono stati 143 i decessi che portano il totale di vittime da inizio pandemia a 162.609. Con quelli di oggi diventano 16.079.209 i casi totali di Covid in Italia. Attualmente i positivi sono 1.232.229 (+9.107), 1.221.906 le persone in isolamento domiciliare.

I ricoverati in ospedale con sintomi sono 409 di cui 43 in Terapia intensiva. I dimessi/guariti sono 14.684.371 con un incremento di unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore è la Lombardia (8.516), poi Campania (8.161), Lazio (7.071), Veneto (6.984) e Puglia (6.109).