Sicilia, le regole di Schifani per la nuova Giunta. I nomi
Renato Schifani, dopo un incontro ad Arcore con Silvio Berlusconi, è tornato in Sicilia, c’è da affrontare la prima riunione di maggioranza per parlare di assessori.
I partiti che hanno ottenuto più voti, con 13 parlamentari a testa, sono Fratelli d’Italia e Forza Italia, tradotto significherebbe tre assessorati per ciascuno. La Sanità è la delega più contesa tra i due partiti di maggioranza, così come la presidenza dell’ARS che questa volta i meloniani chiedono per se con dei nomi di punta: Alessandro Aricò, Giorgio Assenza, Giusy Savarino. La messinese Elvira Amata potrebbe trovare un posto in giunta proprio alla Salute, così lasciano trapelare alcuni ambienti di Fratelli d’Italia.
In giunta non ci saranno esterni ma solo deputati eletti, questa pare una prima indicazione di Schifani, giunta che potrebbe vedere alcuni riconfermati come Mimmo Turano, che diventa il leader di Prima l’Italia in provincia di Trapani con oltre sette mila preferenze, dimostrando consenso e anche la marcia futura del partito.
Un partito che diventa in Sicilia occidentale a trazione Turano e nella parte orientale a trazione Luca Sammartino, con oltre 20 mila preferenze potrebbe trovare facilmente un posto in giunta. Tra i riconfermati ci potrebbe essere anche Marco Falcone alle Infrastrutture, nome su cui storce il naso Gianfranco Miccichè, che non ha ancora deciso se andare a Roma a fare il senatore o restare deputato regionale, nel primo caso lascerebbe entrare all’ARS Francesco Cascio che altrimenti avrebbe un ruolo nell’esecutivo regionale.
Stagione di riforme e di grandi opere, è quello che verrà fuori dal nuovo governo Schifani, lo afferma il deputato della Lega, Vincenzo Figuccia: "Nascerà già nelle prossime settimane il nuovo governo Schifani e quando l’Assemblea regionale siciliana si insedierà avvieremo una grande stagione di riforme e di lavoro per far crescere la Sicilia. Sui rifiuti, i termovalorzzatori, le politiche sociali e il lavoro, il Parlamento sarà chiamato ad un ruolo fondamentale per realizzare il programma elettorale e le riforme urgenti per la Sicilia. C’è la grande opportunità di lavorare politicamente contando anche su un governo nazionale di centrodestra. Per questo sono certo che le grandi opere, a partire dal ponte sullo stretto di Messina, che finora è stato solo una chimera, potranno essere realizzate e già in questa legislatura vedremo i primi frutti. Schifani sarà certamente un presidente dialogante che terrà in considerazione le opposizioni per il ruolo fondamentale di controllo che sono chiamate a svolgere in una democrazia dell’alternanza”.
Rossana Titone