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29/12/2023 08:36:00

Il cammino della Finanziaria. Scoppia il caso Asu

Si tornerà in aula, all’ARS, presto, il cammino della Finanziaria non è ancora finito. Nella giornata di ieri è scoppiato il caso degli Asu, è stato approvato l’articolo 11 della Finanziaria che prevede la loro stabilizzazione, questo però significherà che già a partire dal 2 gennaio, i Comuni siciliani non potranno più utilizzare queste figure, almeno fino alla totale approvazione della legge di stabilità.


A mettere una pezza è l’assessore al Bilancio, Marco Falcone: “Un emendamento del governo prevede che la norma entri in vigore già dal primo gennaio 2024. Con questa disposizione potrà arrivare una direttiva dell’assessore al Lavoro in base alla quale il dirigente potrà modificare la circolare”.

I lavoratori Asu però avranno dei percorsi diversi: per circa duecento precari, che attualmente sono in servizio alla Regione, precisamente in forza all’assessorato dei Beni Culturali, si avvierà una stabilizzazione a
30 ore; per gli Asu che sono a lavoro presso i Comuni le ore saranno 24.

Approvato anche l’articolo 13 della Finanziaria che prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro per le misure a sostegno dell’occupazione.
Sarà riconosciuto ai datori di lavoro nel 2024, per le assunzioni a tempo indeterminato o per la conversione del contratto di lavoro da tempo determinato ad indeterminato, nel 2024, un contributo massimo di 30.000 euro nel triennio 2024-2026 per ciascun lavoratore contrattualizzato. Una misura che è stata voluta dal governatore Renato Schifani: “Con l’approvazione dell’articolo 13 destiniamo 50 milioni di euro a sostegno di nuova occupazione. Risorse importanti volute dal governo regionale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel corso del 2024. Una risposta concreta per il futuro dei nostri giovani e delle nostre imprese”.
Approvati anche due emendamenti per il rafforzamento delle misure antincendio e il potenziamento della lotta agli incendi boschivi.
Disco verde per la norma che ha assegnato circa 3 milioni di euro ai Comuni per iniziative di carattere sociale, economico e culturale. Su questa norma si è aperto lo scontro, parlamentari di opposizione e di maggioranza non eran favorevoli all’approvazione della norma ritenendola fuorviante, la richiesta di voto segreto avanzata da Gianfranco Micciché non ha avuto sostegno e alla fine la norma è stata approvata.
Anche l’articolo 3 ha avuto una riscrittura: tagliati i fondi per le unioni dei Comuni per il 2024: da 8,7 a tre milioni di euro. Aggiunti, invece, altri tre milioni per il 2025 e il 2026. Le risorse serviranno per la costituzione e la funzionalità degli uffici, le spese di primo impianto, l’assunzione di personale a tempo determinato e l’attività di progettazione.