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26/09/2024 06:00:00

Approvata la legge contro le dipendenze in Sicilia: un nuovo modello di prevenzione e cura

 Il Parlamento siciliano ha approvato all'unanimità la nuova legge contro le dipendenze, con il Presidente della Regione, Renato Schifani, presente in Aula. La norma introduce un nuovo assetto sociosanitario per affrontare il problema delle dipendenze in Sicilia, con un finanziamento di 11 milioni di euro.

La legge prevede la creazione di unità mobili in ogni capoluogo di provincia, composte da medici e assistenti sociali delle Asp, per intervenire direttamente nei luoghi di consumo. Queste unità potranno stabilire un primo contatto con i tossicodipendenti, distribuire materiale informativo e sanitario sterile, effettuare test tossicologici e attività di "drug checking" per verificare la qualità delle sostanze. Saranno previsti anche screening medici gratuiti per migliorare la prevenzione e il supporto.

Schifani ha espresso soddisfazione per l'approvazione del provvedimento: "Con questa legge, la Regione si impegna non solo nella prevenzione, ma anche nella cura e nel reinserimento sociale di chi cade vittima delle droghe. Il finanziamento di oltre 23 milioni di euro nel triennio dimostra l'impegno concreto del mio governo. Ringrazio le forze politiche, il mondo cattolico, le associazioni e le università per aver lavorato insieme a questo importante traguardo. Questa legge offre una speranza a famiglie e comunità, ponendo la nostra Regione in prima linea nella lotta contro l'uso e il traffico di stupefacenti, per costruire un futuro più sicuro per le nuove generazioni."

Dario Safina, deputato del PD, ha sottolineato l'importanza della legge: "L'Assemblea Regionale Siciliana è la prima in Italia ad approvare una legge dedicata alla lotta contro le dipendenze da crack. Sono orgoglioso del mio emendamento, che destina il 5% dei fondi ai distretti sociosanitari per finanziare progetti di educazione e recupero, offrendo ai giovani in difficoltà una via di speranza."

Anche Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all'ARS, ha elogiato il lavoro bipartisan: "Questa legge nasce da una forte iniziativa politica del Presidente Schifani, che ha dimostrato grande sensibilità verso un tema delicatissimo. L'approvazione unanime rappresenta un bell'esempio di politica del fare, che supera le divisioni ideologiche per dare aiuto concreto ai giovani e alle loro famiglie colpite da questo dramma."

Il DDL è frutto di un percorso cominciato il 4 novembre 2022 con il corteo cittadino “Emergenza Crack” e ha coinvolto tutta la collettività, dal dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo e i suoi studenti e studentesse alle associazioni di tutto il territorio regionale, passando per i Ser.D, le parrocchie, i e le cittadine che riconoscono le dipendenze come un problema di salute sociale - spiega il Comitato SOS Ballarò, in prima linea sull'emergenza crack. Tutte e tutti abbiamo lavorato affinché le esperienze, le conoscenze dal basso e le legislazioni in tema di dipendenze patologiche potessero essere espresse in una proposta di legge efficace volta a colmare le lacune esistenti che hanno peggiorato la situazione dei soggetti con dipendenze patologiche, con doppia diagnosi, delle loro famiglie e in senso allargato, di tutta la comunità».

A supportare il Ddl anche l'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Memorabile il suo discorso in Cattedrale durante la sera del 400° Festino di Santa Rosalia. "Nessun dorma": l'appello rivolto alle istituzioni.

CHINNICI. Oggi è una giornata importante, finalmente l’Ars ha approvato il disegno di legge contro le dipendenze e in particolare contro l'uso del crack e delle droghe. È una battaglia e una vittoria di tutto il Parlamento, ma soprattutto delle forze di opposizione, perché questo ddl grazie al nostro intervento è stato finanziato adeguatamente con più di 11 milioni di euro per ogni anno”. Lo dice Valentina Chinnici, deputata del Pd all’Assemblea regionale siciliana.
“Ciò significa – aggiunge – che questo disegno di legge non farà la fine di quello sul diritto allo studio, perché sappiamo che il diritto allo studio invece è ancora negato poiché manca la messa a terra con finanziamenti adeguati”.
“Un ruolo importante – continua Chinnici – sarà quello della scuola perché educare sia gli insegnanti, sia i genitori, sia ovviamente gli alunni con linguaggi adeguati contro il rischio delle droghe e delle dipendenze è fondamentale. La scuola non si tirerà indietro neanche questa volta”.
“Vigileremo perché questo provvedimento – conclude – sia realmente efficace e perché i ragazzi che soffrono e le loro famiglie, che sono sempre lasciate più sole, possano avere un aiuto e un sostegno per recuperare la loro vita”.

 DAGNINO. «Le risorse stanziate per la legge anti-crack nel triennio sono pari a 23 milioni di euro». Lo dichiara l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, smentendo le ricostruzioni di chi afferma che nel triennio, per l’attuazione della legge contro le dipendenze, sarebbero stati stanziati 11 milioni di euro.

Già nel 2024, con un’applicazione immediata della norma, si prevede la spesa di 1,7 milioni per le attività di prevenzione nelle scuole. Si tratta di una spesa strutturale con risorse già stanziate in tutto il triennio, per un totale di 5,1 milioni di euro.
Per il servizio di unità mobili per interventi di screening, sostegno e assistenza sul territorio, con particolare attenzione ai contesti abituali di consumo, sono stati stanziati 2 milioni nel 2025 e 2 milioni e mezzo nel 2026 e per tutti gli anni a seguire.
Per la realizzazione dei centri di prima accoglienza nelle Asp sono stati stanziati 5,4 milioni di euro sia nel 2025 che nel 2026, per un totale di 10,8 milioni di euro.

Infine, nel biennio 2025-2026 sono stati stanziati a valere sul Fondo sociale europeo 1,5 milioni di euro all'anno, per una somma complessiva di 3 milioni, per le attività di inclusione lavorativa dei soggetti interessati dalle attività.

«La forte sensibilità, condivisa con il presidente Schifani per questo tema - afferma l’assessore Dagnino - ha portato l’assessorato dell’Economia e la Ragioneria generale, con la collaborazione degli uffici degli assessorati della Salute e della Famiglia, a realizzare ogni sforzo per dotare il disegno di legge delle coperture necessarie per la sua completa ed efficace attuazione. È stato fatto in brevissimo tempo, colmando le criticità che avevano rallentato il percorso, anche grazie alla proficua collaborazione di tutte le forze politiche».