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24/01/2018 00:10:00

Porto di Selinunte. Interrogazione all'Ars dei 5 Stelle

 Selinunte, oltre ad essere sede di uno dei Parchi Archeologici più importanti d’Europa, è anche un piccolo borgo marinaro (Marinella), che versa in uno stato di abbandono desolante.

A peggiorare la situazione si è aggiunta la persistente e difficile condizione del suo Porto, con il fondale intasato da sabbia e ammassi di posidonia oceanica, cosa che rende impossibile la navigazione e le tipiche attività della pesca. Tale stato di cose è stato segnalato dal MeetUp locale Castelvetrano- Selinunte al portavoce del M5S all’Ars,  Sergio Tancredi.

A seguito di un sopralluogo, il 5 gennaio,  Tancredi, come primo firmatario assieme ad altri Parlamentari del Movimento 5 Stelle, ha quindi presentato un’interrogazione (a risposta scritta urgente) all’ARS, rivolta al Presidente della Regione e all’Assessore delle Infrastrutture e della Mobilità, proprio per richiedere “chiarimenti in merito alla pericolosa condizione in cui versa il Porto di Selinunte”, al fine di trovarvi un’immediata soluzione e “individuare i responsabili dell’accaduto”. Ad oggi, nessuna risposta è stata data dal Governo Regionale.

Di seguito la trascrizione dell’interrogazione presentata:

 

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE; ALL’ASSESSORE DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA’;

PREMESSO CHE:
la località di Selinunte in territorio di Castelvetrano, non è famosa solamente per il parco archeologico più ampio e imponente d’Europa, ma è una località balneare molto frequentata da turisti provenienti da tutto il mondo;
VISTO:
che da quanto segnalatomi, il porto della località turistica versa in condizioni estremamente gravi dovute non solo all’insabbiamento dello stesso, condizione che rischia di mettere a repentaglio l’attività di pesca del comparto, ma paradossalmente l’insabbiamento ha semplicemente messo in evidenza la gravissima condizione di pericolo in cui versa il molo dello stesso;

RILEVATO:
che le criticità in oggetto sarebbero direttamente riconducibili a lavori effettuati circa due anni fa, a causa dei quali per facilitare il passaggio di un cavo, avrebbero tagliato il molo tranciando le barre di ferro, con ciò determinando l’instabilità della parte esterna del molo.

CONSIDERATO:
che il possibile crollo dello stesso determinerebbe un enorme danno a tutto il territorio e ingenti spese;

PER CONOSCERE:
se non ritengano opportuno adoperarsi per trovare una soluzione a questa gravissima vicenda, in modo da restituire una struttura fruibile e sicura a tutti i cittadini e turisti che frequentano la località di Selinunte;
se non ritengano necessario individuare i responsabili dell’accaduto in modo da rivalersi sugli stessi per quanto riguarda gli eventuali danni che si verrebbero a creare a causa dello scivolamento a valle della parte di molo a rischio;