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24/02/2021 06:00:00

Coronavirus, 760 i positivi nel Trapanese. Due nuove zone rosse in Sicilia

Continuano a diminuire i positivi in provincia di Trapani. Sono 760 gli attuali contagiati ed aumenta ancora il numero dei guariti, sono 9683 in totale. Si registrano, purtroppo, 9 decessi in più dovuti al Coronavirus in provincia di Trapani che portano a 234 il totale dei morti dall’inizio della pandemia nel trapanese.

I dati Trapanesi - Stabile il numero dei ricoverati. Sono 46 i pazienti negli ospedali della provincia e di questi 3 in terapia intensiva e 43 nei reparti ordinari. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 257 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 214. Tra le città con più contagi, Trapani ha 167 positivi (ieri erano 185), segue Castelvetrano con 133 (ieri erano 130) e infine Marsala con 118 (ieri erano 128).

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 78, Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 2; Campobello di Mazara 65 (109); Castellammare del Golfo 5, Castelvetrano 133 (ieri erano 130); Custonaci 23; Erice 61; Favignana 1; Gibellina 1; Marsala 118 (ieri erano 128); Mazara 51 (venerdì erano 93); Paceco 19; Pantelleria 1; Partanna 2; Petrosino 9; Poggioreale 1; Salaparuta 0; Salemi 0, San Vito Lo Capo 8; Santa Ninfa 4; Trapani 167 (ieri erano 185); Valderice 8; Vita 3.

 1700 over 80 vaccinati nel trapanese - Sono circa 1700 le persone over 80 vaccinate in provincia di Trapani da quando sabato si è cominciato con le somministrazioni. "Non ci sono stati problemi  - afferma il dottore Gaspare Canzoneri  direttore Epidemiologia e Medicina dell'Asp di Trapani -. Gli ambulatori che già erano programmati per i vaccini come quelli di Castelvetrano, Marsala, Alcamo, Mazara, Salemi e Pantelleria hanno risposto bene e anche a Trapani, dove abbiamo allestito in due giorni la struttura all'interno dei locali della Parrocchia San Michele, nonostante il grande afflusso di questi primi giorni". In totale in provincia sono 30mila gli over 80, ma sono 12mila le persone che hanno trovato spazio e prenotato online. Sono 400 circa i vaccini over 80 che attualmente si possono fare ogni giorno in provincia. 

I dati siciliani - Continua a scendere la curva dei contagi in Sicilia. Ieri sono stati registrati 452 nuovi casi su 25.179 tamponi totali tra molecolari e rapidi, con un tasso di positività di nuovo in calo che si assesta all'1,8%. Rispetto a 7 giorni fa solo la provincia autonoma di Bolzano ha una decrescita maggiore.

Sono 21 le vittime mentre i guariti sono 1.141. Continuano a diminuire i pazienti negli ospedali dell'isola: sono 953 in tutto i ricoverati, di cui 818 in regime ordinario (25 in meno di lunedì) e 135 in terapia intensiva (-7). Questa la suddivisione per province dei nuovi casi: 163 a Palermo, 126 a Catania, 37 a Siracusa e Agrigento, 25 a Ragusa, 21 a Enna e Messina, 17 a Trapani e 5 a Caltanissetta.

Sono in totale 149.854 i siciliani che sono stati colpiti dal virus: 4.039 le vittime da inizio pandemia mentre 117.158 persone sono guarite dall'infezione. Torna a scendere il numero degli attuali positivi sull'isola: sono in tutto 28.657 (-710), di cui 27.704 in isolamento domiciliare obbligatorio e gli altri 953 come detto ricoverati nei reparti ospedalieri. 


Zone rosse a San Cipirello e San Giuseppe Jato -  Da giovedì 25 febbraio San Cipirello e San Giuseppe Jato, due comuni alle porte di Palermo, diventeranno "zona rossa". Lo prevede un'ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, pubblicata sul portale istituzionale. Il provvedimento arriva d'intesa con l'assessore alla Salute Ruggero Razza e dopo le note dei Comuni e le relazioni del dipartimento di Prevenzione dell’Asp sulla diffusione del Coronavirus. Le misure restrittive resteranno in vigore fino a giovedì 11 marzo.  Il provvedimento dimostra come nella regione dove i contagi sono al momento sotto controllo e dove è al momento salda la zona gialla, si cerca di isolare immediatamente i focolai come nel caso dei due comuni in provincia di Palermo.

I dati italiani - Sono 13.314 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia. Sono 356, invece, le vittime. Sono 303.850 i tamponi effettuati. In Italia il tasso di positività sui nuovi casi (13.314) scende al 4,4% rispetto al 5,6% di lunedì. I pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia sono 2.146, 28 in più rispetto a lunedì. I ricoverati con sintomi sono, invece, 18.295 (+140). Gli attualmente positivi in Italia tornano a salire raggiungendo quota 387.948 (+45 rispetto a ieri). Il totale dei dimessi o guariti è 2.347.866 (+12.898), mentre quello delle vittime è di 96.348.

Cresce la variante inglese. Il Cts: "Serve prudenza su palestre e cinema" - Il governo accelera sul nuovo dpcm con le norme anti-contagio da Covid. Una riunione del premier Mario Draghi è in corso con i ministri sul dossier Covid. Alla riunione partecipano anche gli esperti Silvio Brusaferro, Agostino Miozzo e Franco Locatelli.

Coinvolgere il Parlamento nell'adozione dei futuri provvedimenti anti-Covid. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, l'intenzione manifestata da diverse componenti del Governo, che starebbero pensando quindi a un superamento dei Dpcm, modalità adottata finora per l'introduzione delle misure restrittive. L'ipotesi per il futuro - in questi casi - potrebbe quindi essere l'approvazione di decreti legge, che vanno poi convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni.

Oltre il 30% delle infezioni Covid in Italia è dovuto alla variante inglese. Il dato è stato fornito dagli esperti dell'Istituto superiore di Sanità e del Cts con il premier Mario Draghi. Secondo gli scienziati, verso la metà di marzo la variante sarà predominante in tutto il Paese. Nel corso dell'incontro, inoltre, il governo ha chiesto valutazioni sulle misure da adottare e gli esperti avrebbero ribadito i rischi legati a possibili aperture.

"Ascolteremo il Presidente. Noi diremo che serve la linea della prudenza. Questo si". lo spiega il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, interpellato prima di entrare a Palazzo Chigi. Le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico non cambiano rispetto alle scorse settimane, soprattutto alla luce degli sviluppi delle nuove varianti del virus. E' quanto si apprende da ambienti del Cts, che nei giorni scorsi aveva già messo in guardia dai rischi di ulteriori contagi che potrebbero arrivare da eventuali riaperture di impianti da sci, palestre o cinema. I tecnici sono stati ora invitati a Palazzo Chigi, in vista dei prossimi provvedimenti che saranno assunti dal Governo.

Il ministro Speranza parla oggi in Parlamento - Il ministro della Salute Roberto Speranza terrà comunicazioni sulle nuove misure per il contrasto della pandemia oggi, mercoledì 24 febbraio, alle 13.30 al Senato e alle 17 alla Camera. L'alta incidenza del Covid non arresta le richieste di far ripartire le attività. Salvini, che ha visto per mezz'ora il premier Draghi, insiste. "Abbiamo parlato di riaperture. Se c'è un problema a Brescia - ha spiegato - intervieni in quella provincia, non è che fai il lockdown nazionale da Bolzano a Catania. Dunque chiusure mirate e un ritorno alla vita. Se si può pranzare tranquilli, allora si può cenare tranquilli. Se i ristoranti sono sicuri a pranzo allora lo sono anche a cena. E la riapertura di teatri, cinema, realtà sportive, palestre e piscine è un ritorno alla normalità". Il presidente dell'Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, definisce "ragionevole" la richiesta di Salvini con l'obiettivo di "dare ossigeno a qualche attività". Voglia di riapertura è stata espressa da diversi ministri, di vari partiti, anche dal dem Franceschini, con Gelmini ad auspicare il sostegno con adeguati ristori per le attività che dovessero rimanere chiuse.

Intanto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto recante "ulteriori disposizioni urgenti in materia di spostamenti sul territorio nazionale per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19" che è stato varato ieri dal Consiglio dei ministri. Lo si è appreso al Quirinale.

 

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