Marsala, la protesta dei commercianti contro la zona rossa

 Monta la rabbia tra i commercianti e titolari di ristoranti a Marsala per la zona rossa, in vigore da ieri, in città.

Un centinaio di commercianti questa mattina hanno protestato al Comune per far sentire tutta la propria rabbia per un provvedimento ritenuto ingiusto. "Non siamo noi gli untori, da 14 mesi siamo danneggiati, veniamo subissati di controlli, mentre negli uffici pubblici non vengono rispettate le regole anti-covid" hanno detto fuori dal Comune al sindaco Massimo Grillo, uscito per confrontarsi con i commercianti. 

"Siamo molto arrabbiati per questa chiusura. Sappiamo che le regole restrittive non le fa il Comune, ma chiediamo che ci sia più elasticità nei controlli, e che si controllino di più le case private, dove si sviluppa di più il contagio", hanno detto i commercianti al sindaco. 

Grillo in strada ha sostenuto le ragioni dei commercianti: "Io ho chiesto la chiusura, lo so che la maggior parte del danno lo state subendo voi. Mi batto con voi per delle disposizioni ingiuste, che però non faccio io. Facciamola cambiare questa legge". Dice il sindaco che "la maggior parte dei contagi si sviluppano in ambiti familiari e nelle scuole". "Sono stato l'unico sindaco in Italia a vietare la musica a Carnevale per poter controllare meglio eventuali feste abusive", aggiunge Grillo. 

I commercianti però sono arrabbiati, e chiedono al Comune di farsi portavoce della loro situazione e di usare la stessa intransigenza nei controlli sugli uffici pubblici, come quello dell'Inam, come ha testimoniato Antonio Mistretta, commerciante marsalese, a Buongiorno24.