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18/09/2021 17:15:00

No attività giovanile in "Zona Gialla" per le associazioni sportive. La protesta di Fipav Sicilia

«Sono in costante contatto con molti tra i presidenti dei comitati regionali Fipav di tutta Italia. Vogliamo, attraverso il presidente nazionale Giuseppe Manfredi, avviare una serie e definitiva interlocuzione con il Coni per ottenere un obiettivo imprescindibile: le palestre scolastiche dovranno restare nella disponibilità delle società sportive a prescindere dai colori assegnati alle regioni nel corso di questa emergenza pandemica, salvo nel caso in cui dovessero essere imposte nuove restrizioni anche per le scuole. Questa è l’unica strada perseguibile: un pensiero condiviso con moltissimi addetti ai lavori e appassionati del mondo del volley, che ringrazio per la determinazione con cui stanno, insieme al sottoscritto, combattendo questa battaglia per salvare la pallavolo e lo sport in senso lato».


Così il presidente della Fipav Sicilia, Nino Di Giacomo, che lancia un grido d’allarme a seguito del Protocollo per l’avvio dell’anno scolastico, emanato dal Ministero dell’Istruzione, che all’articolo 8 determina l’impossibilità per le associazioni sportive di utilizzare le palestre delle scuole per svolgere la propria attività, fatta eccezione per i contesti in cui vige la “Zona Bianca”.

«Un protocollo – prosegue il massimo esponente del C.R. Fipav Sicilia - che palesa ampi tratti di illogicità e che rischia di cancellare definitivamente l’attività - soprattutto dei settori giovanili - di un numero incalcolabile di associazioni e società sportive già devastate dalla pandemia. In assenza di un doveroso cambio di rotta, e quindi di una sostanziale revisione dell’articolo 8 del protocollo – aggiunge – si determinerebbe, stante l’attuale quadro epidemiologico, la sospensione delle attività di tutte le società e un danno incalcolabile per tutto il sistema pallavolistico della nostra regione (al momento in “Zona Gialla”), compromettendo il processo di sviluppo e di crescita degli atleti e lo stesso futuro dei tanti appassionati che operano nel segmento sport in senso assoluto. Una misura miope, che rischia di demolire un intero microcosmo animato da realtà che operano con determinazione per accrescere i valori e la cultura dello Sport senza poter contare su palazzetti e strutture private. Questo non sarebbe tollerabile».

 


Rossana Giacalone Caleca consigliera Regionale FIPAV e responsabile Comunicazione incalza :

«Lo sport in un momento così delicato di ripresa rappresenta un supporto pedagogico- educativo utile a fronteggiare le situazioni di stress ed insicurezza creatasi con la pandemia , lo sport dovrebbe essere favorito anche attraverso l’ uso delle palestre scolastiche per la loro finalità e non come depositi o aule suppletive. Confido nell’impegno dei dirigenti scolastici e delle istituzioni per un cambio di rotta che metta al centro i nostri ragazzi e tenga conto dell’importante ruolo educativo delle società sportive che richiedono di usare anche le palestre scolastiche»