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08/10/2010 04:23:23

Un siciliano su Forbes tra i più ricchi del pianeta: è Matteo Messina Denaro. Preso il boss Di Fresco

Solo che stavolta la classifica non riguarda i patrimoni a nove zeri (anche se quelli ne sono una diretta conseguenza) e gli imperi industriali, bensi' quelli criminali. Tra Osama Bin Laden, signori della droga messicani e gangster russi, c'e' anche "the Sicilian mafioso', Matteo Messina Denaro, confermato, dopo la prima comparsa nel 2008, come uno dei dieci piu' pericolosi latitanti del mondo.

 

"La rete criminale piu' famosa del mondo rimane potente -spiega Forbes nelle 'motivazioni'- e sicuramente il suo latitante piu' pericoloso e' Messina Denaro, conosciuto anche come 'Diabolik'". La descrizione di Forbes concede forse qualcosa al folklore: "The Italian mafia's playboy", viene definito Messina Denaro, "noto per il suo stile di vita 'veloce' per le sue Porsche e la sua passione per gli orologi Rolex'", ma e' corretta nell'indicare che Messina Denaro "avrebbe assunto la guida dell'organizzazione dopo la cattura dei principali boss di cosa nostra".

L'erede di Riina e Provenzano si trova in buona compagnia nella speciale hit parade di Forbes, "The World's 10 Most Wanted", dominata, come sempre, da Osama Bin Laden, 'leader' anche nella classifica dei piu' ricercati dall'Fbi. Alle spalle del fondatore di Al Qaeda, il signore della droga messicano Joaquin Guzma'n Loera, a capo del cartello di Sinaloa, seguito da un altro boss dei boss, l'indiano di fede musulmana Dawood Ibrahim Kaskar, numero uno del network criminale conosciuto anche come 'D-Company', sospettato, tra l'altro di essere uno dei finanziatori degli attacchi terroristici a Mumbai del 2008.

Ecco la classifica:

Osama Bin Laden, Saudi Arabian. Founder of Al-Qaeda.
Joaquín Guzmán Loera, Mexican. Drug Lord
Manuel EL MENO Esquivel, Chicano. Twinkie Cartel
Dawood Ibrahim Kaskar, Indian. Believed to be hiding in Pakistan. Head of Criminal Network (also called D-Company)
Matteo Messina Denaro, Italian. Mafioso
Felicien Kabuga, Rwandan. Implicated in organizing the 1994 Rwandan genocide
Pedro Antonio Marin, Colombian. (Then) head of FARC, died in May 2008
Joseph Kony, Ugandan. Leader of the Lord's Resistance Army
James "Whitey" Bulger, American. Boston gangster, fugitive since 1994
Omid Tahvili, head of a Canadian organized crime syndicate. Iranian gangster associated with Dawood Ibrahim

DI FRESCO. Lo hanno scovato in un appartamento al sesto piano di un palazzo in viale Croce Rossa, a Palermo La casa di famiglia, dove Francesco Di Fresco viveva con la moglie e due figli. Gli agenti della Catturandi della Squadra mobile, guidati da Gianfranco Minissale, lo hanno sorpreso nel corridoio. Non ha fatto in tempo a rifugiuarsi nel suo nascondiglio: uno sgabuzzino di un metro e mezzo, dietro l’armadio della cucina, dopo quindici anni di latitanza.
Di Fresco si era dato alla macchina nel 1995 quando divenne definitiva una condanna all’ergastolo. Assieme a Gaspare Spatuzza, Mimmo Raccuglia e Leoluca Bagarella ha ammazzato Antonino Vallecchia, un picciotto “colpevole” di avere messo a segno alcuni furti senza l’autorizzazione dei boss. Gli agenti della Suadra mobile da cinque mesi erano sulle tracce di Di Fresco.Come ricordano gli investigatori in passato ha fatto da tramite fra i boss palermitani e Matteo Messina Denaro. Al capomafia di Castelvetrano avrebbe pure trovato dei rifugi sicuri all’epoca in cui si è nascosto nel bagherese.