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31/01/2012 18:29:32

Anche il consiglio provinciale dice "No all'Italia senza le province"

seduta straordinaria e aperta per ribadire, senza se e senza ma, il netto dissenso ad una Italia senza le Province e per dire si, invece, al loro rafforzamento con la piena attribuzione di tutte le funzioni già previste per legge in quanto le Province sono Enti giuridicamente e costituzionalmente riconosciuti e la cui abolizione – come ha sottolineato il Presidente Poma nella sua articolata relazione introduttiva - costituirebbe innanzitutto un “attacco alla democrazia”, poiché tutta la società civile italiana è organizzata a livello provinciale e verrebbe meno l’unico Ente che sul territorio provinciale ha la legittimazione democratica e la capacità di rappresentanza generale dei diversi interessi organizzati. Le proposte e le ben motivate ragioni di questa posizione, condivise e appoggiate dal Presidente della Provincia, Mimmo Turano, che ha tratto le conclusioni del dibattito, e da tutti gli altri intervenuti (nell’ordine i Consiglieri: Antonio Ricciardi, Francesco Cucchiara, Piero Russo, Salvatore Daidone, Silvano Bonanno, nonché l’ex Consigliere Prov.le Aldo Marchingiglio), sono contenute nell’ordine del giorno unanimemente sottoscritto e approvato stasera dal Consiglio Provinciale di Trapani ed il dispositivo finale così recita.
Il Consiglio Provinciale di Trapani
dice no ad un’Italia senza Province perché:
• Ci sarebbero meno garanzie democratiche.
• Verrebbero garantite meno opportunità a chi è più debole.
• Diminuirebbe l’identità locale fatta di storia e cultura.
• Le Istituzioni si allontanerebbero dai cittadini.
Il Consiglio Provinciale di Trapani chiede:
ai Parlamentari del territorio di farsi promotori in Parlamento di iniziative volte a garantire l’esistenza delle Province intese come strumento di partecipazione democratica dei cittadini nel governo del territorio;
• alle organizzazioni sindacali di mobilitarsi contro l’abolizione o allo svuotamento delle Province, per tutelare le persone che ci lavorano;
• Alle forze economico-sociali di mobilitarsi per ristabilire un punto di riferimento istituzionale certo nel territorio, per garantire il rilancio degli investimenti per lo sviluppo locale.
• Ai cittadini tutti, agli uomini di cultura, alle associazioni e ai gruppi di volontariato di manifestare il loro amore per il territorio, opponendosi all’abolizione o allo svuotamento delle nostre Province, o alla loro trasformazione in enti nominati dai partiti e non eletti direttamente dal popolo.