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24/02/2017 11:29:00

Salemi, omicidio Di Giorgi. Franco condannato anche in appello, con sconto di pena

Venti anni di carcere sono stati inflitti dalla prima sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo al 24enne salemitano Pietro Franco, accusato di avere ucciso, a colpi di pala in testa, Antonino Di Giorgi, di 74 anni, agricoltore. Il cadavere dell’anziano fu trovato il 29 giugno 2014 nei pressi dell'orto della sua abitazione di contrada Terraglia San Miceli. In primo grado, con rito abbreviato, Pietro Franco era stato condannato dal gup di Marsala Riccardo Alcamo a 23 anni e 4 mesi di carcere (il pm Antonella Trainito aveva chiesto 30 anni).

Il pensionato ucciso aveva denunciato Pietro Franco (difeso dall’avvocato Melchiorre Palermo) nel 2009 e nel 2010 per furto e lesioni personali. Intercettato con una microspia a bordo della sua auto, Franco aveva spiegato ai suoi familiari come e perché aveva ucciso Di Giorgi. A scatenare la sua furia sarebbero state sia le denunce sporte da Di Giorgi, che l’anziano non avrebbe voluto ritirare, che un processo in cui il pensionato si era costituito parte civile contro una zia di Pietro Franco. La donna, accusata di lesioni da Di Giorgi, due giorni prima dell’omicidio era stata condannata a tre mesi di reclusione dalla Corte d’appello di Palermo. A spiegare modalità e movente dell'omicidio di Antonino Di Giorgi era stato lo stesso Franco, che non sapendo di essere intercettato a bordo della sua auto raccontava ai suoi familiari come aveva aggredito e ucciso l’anziano, le precauzioni prese per evitare di essere individuato e il movente che ha scatenato la sua ferocia.