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20/07/2017 06:00:00

La crisi politica a Marsala. Sturiano: "Compravendita di consiglieri comunali"

 Al consiglio comunale di Marsala martedì scorso si è consumato un ulteriore strappo, molti rapporti, non solo politici ma anche umani, sono compromessi. Non c'è possibilità di recupero, le accuse volate sono gravi, così graffianti che qualcuno ha già minacciato di discutere le cose in tribunale.

Daniele Nuccio, consigliere di maggioranza, all'ennesimo documento letto in aula da Ginetta Ingrassia, longa manus di Enzo Sturiano, sulla storia della non condivisione e sul fatto che taluni consiglieri (il chiaro riferimento era a Nuccio) farebbero meglio a discutere le cose in aula e non a mezzo stampa, prende parola ed etichetta il documento come una supercazzola. Nuccio non inventa nulla di nuovo, la parola è tratta dal Conte Mascetti, indimenticato protagonista del film Amici Miei di Mario Monicelli, e certamente non è un'offesa anche se la Ingrassia si irrigidisce. Supercazzola  è una cosa che non significa niente proprio perchè la gente non la comprende. E difatti di questo, e di altri consigli comunali, la gente non capisce nulla, soprattutto non è interessata alla beghe politiche semmai vuole concretezza e risoluzione dell'ordinario che al momento non esiste.

Guerra aperta. Nuccio chiede l'azzeramento della Giunta, chiede ai due assessori presenti in aula, Annamaria Angileri e Rino Passalacqua, di prendere parola. I due sono seduti, ascoltano, si guardano tra loro, non proferiscono nemmeno “bic”, figurarsi una frase intera, però si muovono, altrimenti sarebbe stato facile scambiarli per due busti di marmo. Non si comprende cosa  facessero in aula se non sono stati parte attiva e non hanno nemmeno sciolto la riserva se sono assessori politici o tecnici. Questo è un altro dei misteri della Giunta Di Girolamo, alla fine per interpretarli ci si avvarrà di maghi sensitivi.

Il dibattito è acceso, la lettura politica è un'altra: Daniele Nuccio non difende l'amministrazione, non lo fa più, analizza i dati in maniera oggettiva. Chiede l'azzeramento della Giunta per un indice di gradimento che in città si avverte pari allo zero, non si può difendere l'indifendibile e si deve ripartire, secondo Nuccio, da un nuovo input e slancio di governo della città.

Del resto fuori dal Palazzo c'è un mondo produttivo, una società civile che se ne impipa dei regolamenti di conti politici e di altrettante liti per le poltroncine, in estate poi meglio che siano refrigerate.

E mentre Rosanna Genna chiede sempre le dimissioni di Clara Ruggieri e Nuccio il totale azzeramento della composizione di Giunta, i due assessori presenti non rispondono nemmeno per la propria parte di deleghe assessoriali, per le proprie responsabilità. Il sindaco, Alberto Di Girolamo, non è solo a dover rispondere di tutto in città, qualora fosse così farebbe bene ad accentrare a sé ogni delega, con risparmio per le casse comunali.

Scelta e coraggio spesso non fanno rima con politica, almeno quella spicciola, quella di borgata abituata a fare i conticini al proprio interno, così sta proseguendo il Partito Democratico, che durante la discussione politica non è quasi più in aula. Poche anime a rappresentarlo, i dem non vogliono parlare, lasciano che siano gli altri a litigare...ah si c'è una interlocuzione interna che dura da mesi ormai e che non approda a nulla visto che le altre forze di maggioranza non sono rese partecipi. La cosa più grave pare sia un'altra, il PD sta chiamando singoli consiglieri per cercare di portarli a sé, incontri con pochi che esulano dai relativi gruppi consiliari di appartenenza. Ma che politica è? C'è un disegno dietro? E quale sarebbe? Forse dopo nove mesi partoriranno...

Sturiano diventa furioso, parla incessantemente per venti minuti, nessuno gli toglie la parola, è il super presidente. Lui non ci sta a sentirsi dire che il sindaco lo deve accontentare con due assessori: “Io non cerco contentini, il sindaco però deve sapere chi resta in aula a garantire il numero legale quando una buona parte di maggioranza non c'è più”.

Per Sturiano il suo gruppo non chiede nulla, non chiede assessorati, non vuole altro che rispetto e condivisione della programmazione cittadina.

Allora il sindaco è avaro e muto, basta condividere e parlare con i Democratici per Marsala che tutto è a posto. Semplice no? Mettiamo fine alle tarantelle della città con un corso base di comunicazione.

Bisognerebbe anche capire di quale altra maggioranza si parli, il PSI con Michele Gandolfo si è espresso per tornare alle urne, sfiducia a dicembre. Gandolfo, così come altri, dimenticano che c'è un altro strumento per andare subito a casa: non approvare il bilancio. Siamo sicuri che questi consiglieri siano davvero così temerari da voler andare a casa? La prossima tornata saranno eletti in ventiquattro e il loro gettone sarà di appena 200 euro al mese, poca cosa, troppe responsabilità, meglio restare gli altri due anni e mezzo.

Insomma questa maggioranza non c'è, l'UDC non è interessato ad farne parte, poi Flavio Coppola si lascia scappare che si è incontro per caso con i vertici del PD. Un po' difficile credere che le cose in politica accadano per caso, facciamo finta di credergli. Il PD con l'UDC parla già dall'anno scorso, non è una colpa, una maggioranza che si allarga è sinonimo di buoni progetti politici, un anno di sole chiacchiere è invece una tattica elettorale, chiamasi competizione regionale targata 5 novembre.

Per Sturiano meglio la prima repubblica, lì si che la politica era seria “qui si si comprano e si vendono consiglieri ad uno ad uno”.

A cosa si riferisce il presidente? A cosa allude? Se sa parli o, nel pieno delle sue ufficiali funzioni, denunci nelle sedi preposte e non in aula.

Sturiano non si ferma: “Il sindaco non sta amministrando casa sua ma una città, cosa si è fatto per Agenda Urbana ed Area Vasta?”.
Ci pensa Linda Licari a ricordare al presidente Sturiano che durante uno degli incontri importati di Agenda Urbana le cariche di presidenza del consiglio comunale non erano presente perchè impegnato ad incontrare Massimo Grillo.

Non si approderà ad una sintesi così facilmente, troppi fuochi incrociati e spade affilate in aula, i consiglieri uno contro l'altro. Gli avvertimenti fuori aula, ma davanti un gruppo di altri consiglieri, di portare le dichiarazioni della Licari in Procura rimbombano.

Il guazzetto politico è servito, spetterà al sindaco mettere ordine e soprattutto fare chiarezza sulla maggioranza, una verifica politica che la stessa Licari ha chiesto da un anno e che non è mai stata fatta. E' sicuro il sindaco di poter contare sul PD in aula? Dov'erano i dem quando c'era da votare la delibera sull'abolizione di Marsala Schola? Ah si, il capogruppo, Antonio Vinci, ha dichiarato che quella delibera veniva votata secondo coscienza, siamo in chiesa amen.

Dov'era tutto il resto della maggioranza che ha sostenuto il sindaco durante la campagna elettorale proprio quando si parlava dell'abolizione di quell'ente nell'ottica di una perdurante spending revew?

Solo cinque i voti favorevoli per la soppressione, la maggioranza non c'è, non esiste. Nemmeno il PD è con il sindaco, nonostante gli annunci e i proclami. Con la differenza che gli altri gruppi consiliari restano in aula e litigano, si dimenano, si accusano tra di loro ma c'è dialettica viva, il PD lascia l'aula.
Forza e coraggio, che dopo la supercazzola avremo ....



Politica | 2024-04-17 06:00:00
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