Sono stati programmati picchettaggi e sit-in davanti alla Fiat ed alle ditte fornittrici: la Lear, la Bienne Sud, la Magneti Marelli-ex Ergom. Una delegazione di lavoratori si recherà a Roma per manifestare davanti alla sede del ministero durante la riunione tra il Lingotto e i sindacati.
Fim Fiom e Uilm contestano la decisione della Fiat di riconvertire la fabbrica, la cui mission produttiva, a partire dal 2012, non sarà più di quella di assemblare auto.
I sindacati hanno chiesto il sostegno del coordinamento dei sindaci del comprensorio; alcuni Comuni hanno accolto la proposta di inviare amministratori a Roma per partecipare, con i propri gonfaloni, alla manifestazione; altri invece si raduneranno davanti le fabbriche a Termini Imerese insieme agli operai.
Fim Fiom e Uilm chiederanno alla Fiat di rilanciare lo stabilimento, riesumando il piano di sviluppo, presentato prima della crisi, che prevedeva la produzione di 220 mila vetture, l'assegnazione di due auto e l'assunzione di tremila persone.