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14/01/2010 14:00:50

Sviluppo: il Consorzio Universitario propone progetti sull'alta formazione

Si tratta di attività di alta specializzazione, rivolte a giovani ricercatori, finanziate in massima parte dal Ministero, che saranno sviluppate in sinergia tra Università di Palermo – Facoltà di Ingegneria, Facoltà di Scienze e Biologia, ITA – Istituto per le Tecnologie Avanzate che ha sede a Trapani presso la base di Milo dell’Agenzia Spaziale Italiana.

 

L’obiettivo è quello di sviluppare su Trapani un polo scientifico avanzato sulle energie rinnovabili, collegato alla ricerca universitaria, che si sposi con la vocazione e le caratteristiche ambientali del nostro territorio e che possa dialogare con le imprese che vi operano.students.jpg

“Questa attività, come altre in cantiere, è la migliore risposta a coloro che sostengono che vi sia un depotenziamento delle iniziative del Consorzio – afferma il vicepresidente Curatolo –. Anche dal punto di vista dei corsi ordinari, nonostante il momento non favorevole per l’Università Italiana sulla spinta ministeriale della razionalizzazione dell’offerta formativa, possiamo affermare che il Polo Universitario gode di buona salute e si attesta sul numero di iscrizioni degli anni precendenti con un dato consolidato che ha superato i 2000 studenti”.

“Non intendo entrare in dinamiche di ordine politico – continua Curatolo – ma è bene che si sappia che il decreto ministeriale sulla programmazione del sistema universitario nazionale, mette al primo posto, fra le linee generali di indirizzo, la razionalizzazione dell’offerta formativa, intendendo con questo termine l’insieme degli interventi mirati a ottimizzare il rapporto tra il numero dei corsi e il numero degli studenti - in relazione alle risorse disponibili e al bacino d’utenza - in modo da minimizzare i casi di sovraffollamento ed evitare la proliferazione di corsi con basso numero di iscritti, indici di una probabile inefficiente utilizzazione delle risorse economiche disponibili. Dinamiche che, giova ricordare rientrano nella sfera di autonomia didattica di cui godono gli atenei e che non possono essere oggetto di decisione unilaterale del Consorzio. L’autonomia implica che “le università svolgono attività didattica e organizzano le relative strutture nel rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e dei principi generali fissati nella disciplina relativa agli ordinamenti didattici universitari”. Proprio tali ordinamenti, dettati nel corso degli anni dal MIUR, oggi incidono sulla attivazione ed il mantenimento dei corsi di laurea. Trapani ha superato brillantemente il momento di difficoltà creato dalle nuove direttive ministeriali mantenendo tutti i corsi di laurea esistenti pur modificando alcune strategie dovute a logiche di ottimizzazione del decentramento dell’Ateneo palermitano in funzione anche dei docenti disponibili a ricoprire gli incarichi di insegnamento. Per favorire la crescita del decentramento universitario il Consorzio Universitario ha voluto anche investire risorse sull’incardinamento di docenti su Trapani . Questo percorso avviato ha l’ambizione di costruire un futuro sull’autonomia universitaria della sede di Trapani, ma i Trapanesi vogliono condividere questo progetto? E’ urgente realizzare delle vere e proprie scuole scientifiche investendo sui giovani per orientarli verso la ricerca e pensare così di rinnovare la classe docente.

“Mi preme sottolineare – conclude il professore Curatolo – che il Consorzio Universitario della Provincia di Trapani è oggi, in Sicilia, il punto di riferimento metodologico ed operativo, il modello che l’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione ha preso a riferimento per i programmi di decentramento universitario e per l’alta formazione. Tutto ciò è avvento grazie ai buoni rapporti con l’Ateneo palermitano, con il Polo territoriale di Trapani al fine di ottimizzare le risorse e garantire agli studenti una elevata qualità degli studi. Se Trapani oggi può aspirare a crescere è grazie a questo lavoro attento prodotto nel corso degli ultimi anni”.