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06/02/2010 09:08:26

Mancata attivazione di Oncologia al Sant’Antonio Abate di Trapani

Nella lettera l’On. Marrocco definisce l’incontro urgente in considerazione di quanto sta accadendo nell’hinterland Trapanese con 8 amministrazioni comunali (Trapani, Erice, Valderice, Custonaci, Buseto Palizzolo, Castellamare del Golfo, Favignana e Paceco) che hanno promosso una raccolta di firme ed organizzato una manifestazione di protesta che si terrà a Palermo, davanti i locali dell’assessorato regionale alla Sanità, mercoledì 10. In quell’occasione dimostreranno tutto il loro disappunto per una scelta, quella dell’assessorato regionale alla Sanità, che contraddice quanto già previsto nel precedente piano sanitario. L’On Marrocco, infatti, nella richiesta di incontro con il Presidente Lombardo, ricorda che un’intesa del febbraio 2009, fra il Sindaco di Erice ed il Direttore pro-tempore dell’Azienda ospedaliera di Trapani, Ing. Guido Catalano, prevedeva, la «permuta tra l’ex Albergo Igea in Erice Vetta, di cui l’Azienda era proprietaria, ed una area alle spalle del Sant’Antonio di proprietà del Comune ericino, che prefigurava una ulteriore riqualificazione del Centro storico della Vetta da un lato e l’insediamento di un Polo Oncologico a valle dall’altro. Un’intesa – afferma l’On. Marrocco - che ha prodotto tutta una serie di atti propedeutici alle due realizzazioni, quali la partecipazione ad un apposito bando regionale da parte del Comune, con una previsione di spesa di circa 6 milioni, e, collateralmente, l’avvio delle procedure tecnico amministrative indispensabili per conseguire la variante urbanistica in favore della Azienda sanitaria».
L’On. Marrocco, infine, si sofferma anche sulla motivazione addotta dall’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo per spiegare l’esclusione del «Sant’Antonio Abate» di Trapani dagli investimenti sul programma comunitario 2007-2013: l’ubicazione della struttura sanitaria nel territorio comunale di Erice che non supera i 30.000 abitanti, soglia minima, secondo l’assessore Massimo Russo, affinché le strutture ospedaliere possano avere accesso ai finanziamenti. «Il “Sant’Antonio Abate” ricade nel territorio comunale di Erice, Comune che sfiora i 29 mila abitanti - conclude l’On. Marrocco -, ma fornisce assistenza sanitaria a 150 mila residenti, oltre un terzo dell’intera popolazione della provincia».