Quantcast
×
 
 
15/03/2010 05:25:01

"Così operiamo all'ospedale di Marsala senza un reparto di rianimazione"

come quella di venerdì 26 febbraio conclusasi con grande successo. Per la prima volta nel nostro ospedale è fatto un intervento eccezionale, durato ben 16 ore, per l’asportazione di un tumore alla bocca dello stomaco a un paziente di 71 anni.
Il Dottore Mario Galfano, protagonista dell’intervento, ci spiega com’è andata: “E’andata benissimo: la cosa più importante è che il paziente stia bene, e così è. C’è da dire che l’ospedale di Marsala è attrezzatissimo per interventi di questo tipo e anche per quelli di più lunga durata. Questo anche grazie ad un equipe anestesiologica diretta dal Dottore Pumilia che ci consente di monitorare il paziente 24 ore su 24 nella fase post intensiva. L’anestesia viene fatta con un’ipotensione controllata che ci agevola nelle suture vascolari e che permette una minor perdita di sangue e quindi una maggiore sicurezza per il paziente. Naturalmente questi sono interventi un po’ particolari che nella nostra provincia non sono mai stati fatti. Nella stessa Sicilia sono poche le strutture che li fanno. L’ospedale Paolo Borsellino, essendo attrezzatissimo, ci dà la possibilità di poter fare questo tipo di interventi e, quindi, di potrebbe tranquillamente divenire il punto di riferimento sanitario della Sicilia occidentale, dal momento che lo stesso capoluogo Palermo non ha strutture attrezzate come quelle del nostre ospedale. Sta poi alla nostra azienda sanitaria potenziare le capacità che sono intrinseche all’ospedale stesso. Sarebbe, per esempio, auspicabile, potenziare il personale infermieristico, quello della sala operatoria, medici e quanto altro”.
Queste invece le dichiarazioni del Dottore Pumilia: “Grazie al monitoraggio del paziente 24 ore su 24, di cui si occupa l’equipe di anestesisti che abbiamo, potremo fare operazioni che durino anche più di 16 ore. Una cosa che ci preme è che venga aperto il reparto di rianimazione: attualmente, non avendolo a disposizione, abbiamo creato un posto tecnico di rianimazione che ci può permettere una volta alla settimana di affrontare questo genere di interventi. Non possiamo permettere infatti, in attesa che la rianimazione venga riaperta, che i pazienti della nostra provincia vadano ad operarsi fuori: il nostro ospedale ha delle grandi potenzialità che devono essere sfruttate al meglio”.


Pamela Giampino