Alla presentazione del Piano era presente anche il Direttore Generale dell’A.S.P. di Trapani Fabrizio De Nicola il quale illustrerà e commenterà il Piano di riordino della Rete ospedaliera della Provincia di Trapani nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alle ore 10,00, presso la Sede centrale dell’A.S.P. (Via Mazzini n° 1 – Trapani).
“Per quanto concerne la provincia di Trapani – dichiara del Direttore Generale dell’A.S.P. Fabrizio De Nicola – l’Assessorato Regionale ha confermato sostanzialmente l’impianto del Piano predisposto dalla direzione strategica dell’Azienda sanitaria e approvato dalla Conferenza dei Sindaci del 30 dicembre scorso. Non posso pertanto che esprimere la mia soddisfazione per il lavoro svolto, frutto di un confronto leale e costruttivo con le realtà locali, e predisposto nel pieno rispetto degli indirizzi e dei criteri per l’applicazione del “Piano di Rientro” stipulato dalla Regione Siciliana in data 31 luglio 2007 e della legge regionale n°5/2009 di riordino del servizio sanitario regionale. Con l’adozione del Piano ci si avvia verso una nuova organizzazione del servizio sanitario in provincia di Trapani, con una migliore distribuzione delle risorse, una maggiore integrazione fra ospedale e territorio attraverso una più efficace azione sinergica tra Medici e Pediatri di libera scelta, strutture distrettuali territoriali, come i Presidi Territoriali di Assistenza, e le Unità Operative specialistiche degli ospedali”.
Ma sul piano di riordino ci sono molte critiche. L’Associazione Medico Chirurgica Lilibetana, la SNAMID (Società scientifica), lo SNAMI(Sindacato medico) manifestano la propria insoddisfazione e disappunto per i contenuti del Piano di riordino della rete ospedaliera, che "mortifica la città di Marsala". Scrivono in un documento: "Abbiamo promosso un incontro con tutte le forze politiche della città finalizzato alla sottoscrizione di una proposta unitaria da sottoporre al governatore Lombardo. Nell’ipotesi che non dovessimo essere ascoltati annunciamo fin da adesso che inviteremo marsalesi e petrosileni ad una forte mobilitazione visto che il Piano adottato compromette per sempre l’organizzazione ospedaliera della nostra città".
L’on. Massimo Grillo, ex assessore regionale alla sanità, in riferimento alla notizia dell’approvazione del Piano di rimodulazione della rete ospedaliera della Regione Siciliana, condivide l’iniziativa dell’Associazione Medico Chirurgica Lilibetana, Snamid e Snami e ritiene indispensabile una mobilitazione della Città di Marsala che indubbiamente è stata gravemente mortificata: "Chi dice che il Piano di riordino è buono si faccia spiegare dai tecnici del settore come stanno realmente le cose. Rispetto alla media di 3,87 posti letto x 1000 abitanti, Marsala ha soltanto 1,4 posti letto x 1000 abitanti. Vengono aboliti reparti, cancellati servizi importantissimi malgrado le grandi potenzialità del nuovo ospedale che rimane inutilizzato. Non c’è solo il problema del pronto soccorso, con i gravi disagi che purtroppo abbiamo constatato in tanti, con attese di ore ed ore. Anche per un semplice ricovero,ormai, i marsalesi sono costretti a recarsi altrove perché al Paolo Borsellino non ci sono più posti. Quanti cittadini sono informati che per fare una visita in senologia occorre una prenotazione di circa 160 giorni. Più di 5 mesi! Oppure un attesa di 75 giorni per una visita cardiologica o peggio di 3 mesi per l’urologia. È un invito quotidiano ad andare fuori Marsala, per chi può farlo!".
Il Piano recepisce “le indicazioni espresse dai dirigenti generali delle aziende e dalle conferenze dei sindaci” e l’Amministrazione Comunale di Marsala ha condiviso tale proposta. Scrive Grillo: "Invito il signor sindaco a rivedere la sua posizione e ad attivarsi in armonia con i tecnici del settore. Marsala non è più difesa neppure per quanto le spetta di diritto. Faccio appello, alla suddetta iniziativa, bisogna accelerarla chiamando a raccolta quanti hanno responsabilità politiche e non. Il provvedimento di ieri, se non modificato, compromette per sempre la sanità a Marsala. Non si può non tenere conto che Marsala oltre ad essere la quinta città della Sicilia, ha un presidio ospedaliero moderno e ben attrezzato".
Nel corso di un vertice, a cui hanno preso parte gli amministratori dei comuni di Trapani, Erice, Buseto Palizzolo, Custonaci, Valderice e Paceco è stato deciso di ricorrere contro il piano appena varato dall'Assessorato regionale alla Salute. Il sindaco Mimmo Fazio ha invitato i propri colleghi a valutare l'ipotesi di presentare un unico ricorso per evitare un inutile dispendio di risorse ed energie. Intanto si cerca di ottenere rassicurazioni in relazione alla realizzazione del centro di radioterapia che dovrebbe essere realizzato presso l'ospedale Sant'Antonio Abate. Il Piano di riordino della rete ospedaliera prevede una sola struttura presso il nosocomio di Mazara del Vallo. L'ospedale trapanese non può beneficiare infatti dei finanziamenti per l'alta tecnologia perchè sorge in un territorio con meno di trentamila abitanti. Il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha però assicurato che il secondo centro sarà ugualmente realizzato con fondi statali. Su sollecitazione dei deputati Pio Lo Giudice e Baldo Gucciardi, è stato deciso di chiedere un incontro con il presidente della Commissione regionale sanità per ottenere un'ulteriore conferma.
Intanto e aziende sanitarie del sistema sanitario siciliano dovranno pubblicare sul proprio sito aziendale tutti i dati relativi ai tempi d'attesa per l'erogazione delle prestazioni sanitarie quali gli esami diagnostici, le visite specialistiche e i ricoveri programmati in day hospital e in day surgery.
Lo ha deciso l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, con una nota inviata ai manager delle aziende in cui si chiede di provvedere ''in tempi brevissimi''.
''E' un provvedimento necessario - ha detto Russo - se si vuole continuare a perseguire la politica della trasparenza amministrativa, con l'obiettivo di fornire al cittadino un servizio sanitario piu' moderno e funzionale. Sono convinto che la pubblicazione dei dati, anche quelli negativi, costituisce un modo efficace per stimolare una maggiore efficienza da parte di ciascuno e perfino una sana competizione tra le aziende. Quando tra qualche mese sara' finalmente ultimata la realizzazione del CUP regionale, il centro unico di prenotazione, riusciremo ad abbattere drasticamente le liste d'attesa e ad allinearci agli standard delle regioni italiane piu' virtuose, sfruttando la tecnologia informatica anche per evitare le tante duplicazioni nelle prenotazioni degli esami che finiscono per rendere poco credibili le attuali statistiche. So bene che siamo ancora lontani da una situazione ottimale ma non abbiamo nulla da nascondere e non e' certo un mistero che da troppi anni, in Sicilia , si aspettano tempi troppo lunghi per riuscire ad ottenere un esame''.
Russo ricorda come quello dell'abbattimento delle liste d'attesa fu uno dei suoi primi provvedimenti.
''Non e' accettabile - aggiunge Russo - che un cittadino che ha bisogno di un esame specialistico sia costretto ad attendere mesi se non addirittura anni prima di vedere soddisfatta la sua legittima aspettativa. Negli ultimi mesi le cose sono un po' migliorate ma e' chiaro che solo adesso, con la riorganizzazione prevista dalla nuova riforma sanitaria, con il potenziamento della medicina territoriale e con il prossimo acquisto di numerose strumentazioni di alta tecnologia per le strutture pubbliche sara' possibile fare il salto di qualita'. Invito i manager a vigilare sulla riduzione delle liste d'attesa che rappresentano un utile indicatore dello stato di salute della sanita' siciliana''.