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17/06/2010 09:32:54

Scarpinato si insedia a Caltanissetta

Scarpinato per tanti anni è stato nel pool antimafia della Procura di Palermo dove si è congedato da procuratore aggiunto. Nato a Caltanissetta, 58 anni fa, è entrato in magistratura nel 1977. Il lungo lavoro in Procura ha avuto due brevi parentesi: alla Pretura di Nicosia e alla commissione antimafia del Csm. Dopo la strage di Capaci, Scarpinato guidò la “rivolta” dei sostituti palermitani contro l’allora capo della Procura Pietro Giammanco, poi trasferito dal Csm. Il 27 marzo del 1993, insieme all’allora procuratore di Palermo, Giancarlo Caselli, e ai colleghi Guido Lo Forte e Gioacchino Natoli, firmò l’avviso di garanzia, per concorso in associazione mafiosa, a Giulio Andreotti, rappresentando in aula l’accusa nel processo al sette volte presidente del consiglio. Un filone, quello delle indagini su mafia e politica, in cui Scarpinato è stato protagonista: sue le inchieste sull’omicidio dell’eurodeputato Salvo Lima e dell’ex presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella e quella sui cosiddetti “sistemi criminali”, fino alle recenti indagini sulla cosidetta ‘trattativa’ tra Stato e mafia. Nel 2000 Scarpinato è diventato procuratore aggiunto a Palermo con delega alle indagini sulla mafia del Trapanese. Nel 2008, come prevede la legge che fissa nel massimo di otto anni la permanenza nei ruoli semidirettivi, Scarpinato ha lasciato l’incarico di aggiunto ed è tornato a fare il sostituto con una delega molto ampia alle indagini su mafia ed economia.