e regionali eletti nella provincia di Trapani, il Presidente e la Giunta della Provincia Regionale di Trapani, il Prefetto di Trapani, il
Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale di Marsala, il Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, il Club UNESCO di Trapani, il Soprintendente dei Beni Ambientali e Culturali di Trapani, il Presidente ed il Segretario Generale della Fondazione Whitaker, il Preside del Liceo Classico “Giovanni XXIII” di Marsala, l’Avv. Fabio D’Anna, già Consulente del Comune di Marsala per la pratica UNESCO.
Il Consiglio Provinciale straordinario di lunedì prossimo è stato convocato dal Presidente Peppe Poma, in raccordo con la Conferenza dei Capigruppo, a seguito della richiesta scritta in tal senso avanzata dal Consigliere Paolo Ruggieri nella seduta del 24 maggio scorso, sottoscritta anche dagli altri Consiglieri Provinciali eletti nel Collegio di Marsala: Ignazio Passalacqua, Edoardo Alagna, Anna Maria Angileri, Francesco Brignone, Filippo Maggio e Giuseppe Angileri, condivisa anche da Giovanna Benigno (assente per motivi personali) nonché dall’intera Aula ed ha preso le mosse dall’atto di indirizzo sullo stesso argomento presentato e illustrato il precedente 31 marzo dal Consigliere Ignazio Passalacqua quale primo firmatario del documento.
L’isola di Mozia, pur facendo parte della Riserva Naturale Orientata “Isole dello Stagnone”, gestita dalla Provincia Regionale di Trapani sulla base delle competenze assegnatele dalla Legge Regionale n.9 del 1986, è di proprietà della Fondazione “Giuseppe Whitaker” che ha pienamente condiviso l’iniziativa del Comune di Marsala di chiederne all’Unesco il meritato riconoscimento, assieme a Lilybeo, di Patrimonio dell’Umanità. Questa ipotesi, però, sarebbe stata ultimamente accantonata a vantaggio di un’altra candidatura, quella dell’itinerario arabo–normanno di Palermo.
L’eventuale accoglimento di quest’ultima candidatura – sottolinea il Presidente del Consiglio Provinciale, Poma - significherebbe perdere una grande opportunità per il territorio marsalese, ma sarebbe altresì un danno di enorme portata per il turismo e per l’economia dell’intero territorio della provincia di Trapani. Da qui la necessità di rilanciare, sostenendole unitariamente e con forza, le buone ragioni della candidatura di Mozia e Lilybeo, vero e proprio gioiello di incommensurabile valore sia per l’unicità ambientale che per la grande valenza storica ed archeologica.