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20/09/2010 03:06:52

Miccichè e Adamo fuori dal Pdl, preparano il "Partito del Popolo siciliano"

simile. Lo prendevano per matto. Era solo un precursore. Tant'è che oggi la bella idea è venuta a Miccichè. Che ha chiamato a cena Giulia Adamo e altri suoi fedelissimi per dire: "Basta con il Pdl. Facciamo un partito tutto nostro. E lo chiamiamo Partito del Popolo Siciliano". Peccato che questo nome esista già. Peccato che anche Cosa Nostra nel 1993 voleva fare un partito simile. Quel che importa, però, per Miccichè, dopo la torrua con Lombardo, è prepararsi all'opposizione nel migliore dei modi.

 

I fatti sono questi. Lombardo ha rotto con Miccichè. Il fidanzamento è durato pochissimo. Quindi Cimino e Bufardeci assessori di riferimento di Micchichè hanno le ore contate. Quindi Giulia Adamo perde peso. Perchè, di fatto, passa all'opposizione.  Giulia ha fatto la conta: sono sei (lei compresa) i fedelissimi di Miccichè. Si sono visti a cena, e hanno deciso: gruppo autonomo all'Ars subito, poi il "partito del popolo siciliano", alleato del Pdl. E poi, ancora, la candidatura di Miccichè al governo della Regione per le prossime elezioni (2013?). Il mazarese Tony Scilla è quello più perplesso su questo percorso, ma si è dovuto adattare anche lui, perchè Giulia Adamo è il suo unico alleato contro lo strapotere del Sindaco di Mazara del Vallo Nicola Cristaldi.

Presto parterà la conta di amministratori e politici fidati su cui contare. In questo elenco non c'è il nome del Sindaco di Marsala, Renzo Carini, ovviamente

Ma il progetto resisterà? Secondo alcuni è un bluff. In realtà - dicono fonti interne al Pdl - Miccichè e Adamo stanno soltando tentando di alzare il prezzo per il rientro nel Pdl, perchè questo il gruppo di Cimino e compagni non è mai stato all'opposizione negli ultimi dieci anni, e non sopravviverebbero.

Forse è anche per questo che tutto si deciderà domani. Lombardo annuncerà la sua nuova giunta, la nuova maggioranza che vede dentro il Pd e fuori il Pdl nel più clamoroso ( e basso) dei ribaltoni politici. Il Pdl sarà ufficialmente all'opposizione. E Miccichè, seduto accanto a Castiglione, al tavolo di quelli che non governano, finalmente farà vedere le sue carte.

Miccichè ha scritto ieri sul suo blog  un ‘addio’ accompagnato dall’attacco ad uno dei coordinatori del Popolo delle libertà, Ignazio La Russa: “E’ volgare e violento. Un fascista autentico. Il partito è nelle sue mani”. Annuncio che lo stesso sottosegretario alla Presidenza del Consiglio affida ad un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Domani battezziamo il gruppo autonomo in Consiglio regionale”, fa sapere, anticipando che a seguirlo nella nuova ‘avventura’ sono “sei deputati regionali sicuri e stanno per diventare di più”. Miccichè è convinto che la nuova formazione alle prossime elezioni in Sicilia può “prendere il 20%: metà dell’elettorato Pdl, che era al 40″. Miccichè, che fu promotore di Forza Italia in Sicilia ed è stato l’artefice del trionfo siciliano del centrodestra sull’isola nel 2001 (61 seggi a 0), spiega di essere “più berlusconiano di Berlusconi: non lo tradirò mai”. “Sto facendo un favore a Berlusconi e alla Lega”, sostiene, spiegando che il suo progetto punta a far nascere “il vero ‘partito del Sud’”, in modo da “levare a Fini e Casini la possibilità di pescare nel Mezzogiorno”. Quanto al nuovo governo siciliano al quale sta lavorando Lombardo, Miccichè dice: “Io col Pd nè ora nè mai”. E ancora: “Lombardo probabilmente resterà fuori dalle inchieste giudiziarie, ma attorno a lui molti saranno coinvolti. A quel punto, Bersani che dirà?”.