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10/10/2010 06:00:02

Cuffaro presenta il simbolo del suo partito e si prepara alla campagna acquisti

“Presentiamo oggi ufficialmente un nuovo movimento politico che vuole farsi interprete della migliore tradizione del popolarismo europeo e che vuole parlare a quell’area di centro che si colloca naturalmente nel centro-destra – afferma il coordinatore nazionale Popolari di Italia domani Saverio Romano -. E’ con grande entusiasmo e gioia che muoviamo i primi passi, ben sapendo delle difficoltà in cui versa il nostro Paese, delle tensioni che lo attraversano e della crisi che lo attanaglia, che è politica ma anche sociale. Pensiamo di poter dare un importante contributo, in termini di idee, di proposte politiche, di impegno sul territorio. Abbiamo rispetto dei cittadini italiani e della loro volontà – aggiunge -, ed è per questo che lottiamo contro ogni forma di trasformismo, causa prima della disaffezione di molti italiani nei confronti della politica. Siamo per la linea della coerenza, per il rispetto della persona, per la difesa della vita, per il sostegno alle piccole e medie imprese, per delle politiche familiari vere e forti, per la tutela delle prerogative del Mezzogiorno e per una politica di riconciliazione del Paese che è grande solo se unito, senza egoismi e particolarismi. Vogliamo occuparci dei problemi reali dei cittadini e difenderne i diritti. E’ per questo – conclude Romano – che abbiamo dato vita ad una nuova formazione politica. E’ stata una scelta di coraggio e di passione e di questo siamo fieri”.

 

Un messaggio trasmesso tramite sms che ha come mittente 'TotCuffaro' invita a partecipare all'iniziativa organizzata a Palermo "Nascono i Popolari di Italia domani" (Pid), in programma il prossimo 11 ottobre al teatro Zappalà. "Diventa anche tu protagonista della nuova avventura e partecipa", si legge nel messaggio telefonico. Il mittente riporta il cognome del senatore Cuffaro, che negli ultimi giorni, in più d'una occasione replicando a esponenti politici che lo tiravano in ballo, ha sostenuto "che già da qualche tempo ho scelto di essere lontano dalla politica attiva", decisione assunta per seguire le vicende giudiziarie che vedono l'ex presidente della Regione siciliana imputato a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa, dopo la condanna per favoreggiamento a Cosa nostra.