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29/10/2010 06:23:26

A Marsala si inaugura nefrologia. Trapani aspetta ancora radiologia

Una delle due nuove sale dialisi sarà dedicata al dott. Pietro Genna, ex dirigente di reparto, medico in servizio presso il San Biagio dal 1979 al 2007.

Con il trasferimento dal vecchio «San Biagio» al nuovo ospedale di contrimage_preview.jpgada Cardilla, infatti, l'Asp ha voluto imprimere un radicale salto di qualità anche all'Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi, mettendola in condizione di dare ai dializzati nuove speranze, ma anche di regalare loro delle certezze, garantendo i migliori standard assistenziali.
Il reparto nefrologico-dialitico del «Paolo Borsellino», diretto dal dr. Gaspare Oddo, può essere equiparato adesso ai migliori centri di dialisi italiani, all'avanguardia per quanto riguarda confort e tecnologia. Sono state acquistate nuove attrezzature quali poltrone e letti bilancia di ultima generazione che, oltre a rendere più confortevole per i pazienti il periodo della dialisi, garantiscono un monitoraggio preciso delle sue condizioni di salute e quindi una sempre maggiore sicurezza del trattamento; acquistati anche un impianto di biosmosi e monitors per dialisi di ultima generazione che permettono di trattare il paziente con insufficienza renale con tutte le possibili tecniche emodialitiche
Le prestazioni sanitarie attualmente erogate dalla Nefrologia e Dialisi del «Borsellino» comprendono le visite nefrologiche ambulatoriali volte alla prevenzione, diagnosi e terapia dei pazienti con insufficienza renale, la prescrizione di diete per nefropatici, il trattamento delle nefropatie primitive e secondarie, il posizionamento ecoguidato di cateteri venosi centrali per dialisi in regime di urgenza, prestazioni emodialitiche in regime ambulatoriale, inserimento in lista per trapianto renale e monitoraggio dei pazienti nel post-trapianto. Prossimamente sarà possibile non soltanto il posizionamento ecoguidato di cateteri venosi centrali permanenti ma anche, compatibilmente con il quadro clinico, il trattamento dei pazienti con la dialisi peritoneale.

TRAPANI. Katia Bucaria è tornata a chiedere l'istituzione a Trapani, presso l'Ospedale Sant'Antonio, di un centro di radioterapia. Dopo le polemiche dei mesi scorsi sul progetto è adesso caduto il silenzio più assoluto. La presidente del Consiglio comunale ha chiamato in causa la proposta di privati che si erano dichiarati disponibili a sostituirsi, a costo zero, all'istituzione pubblica per il realizzare radioterapia, proposta che però non ha ricevuto alcuna attenzione. La Bucaria si è fatta portavoce delle esigenze dei cittadini trapanesi, ed in particolar modo dei malati di cancro, che hanno diritto a curarsi nella loro provincia piuttosto che vedersi costretti a recarsi a Bagheria, per pochi minuti di terapia. Katia Bucaria si è scagliata contro il silenzio della Regione, chiedendo risposte concrete e non usando mezzi termini nel parlare del tentativo di mortificare ulteriormente il sistema sanitario dell'Ospedale Sant'Antonio Abate a vantaggio di altre istituzioni ospedaliere.